Al Sindaco di Caserta dott. Pio Del Gaudio
Al
Dirigente dell’Ufficio Traffico Ing. Giovanni Natale
Al
Comandante della P.M. Dott. Alberto Negro
La collocazione
di una telecamera all'uscita di Via Ferrante, su Largo S.Elena ed all'incrocio
con Via Gasparri se da un lato chiude, durante le ore di ZTL, il perimetro
del centro storico da accessi di non residenti, lascia aperta l'intera
questione della vivibilità e dei controlli da attuarsi su una porzione di
territorio strategica per la città e la sua vocazione turistica, ad oggi tutta
da individuare e perseguire.
In ogni ora del
giorno e della notte c’è chi sceglie questa zona franca in cui si abusa, per
orari di carico e scarico merci, parcheggi anche nei tratti stretti in
coincidenza di passaggi pedonali e/o di passi carrabili presidiati da parcheggiatori
abusivi, difetto di pulizia specie nelle ore post movida e la domenica mattina,
lasciando, altresì vulnerabile tutta la zona collegata, attraverso il primo
tratto di Corso Trieste, tra la Reggia, Piazza Gramsci e Piazza Dante, in cui
spesso si ritrovano autovetture provenienti da ogni direzione e che trovano
parcheggio gratuito nell'emiciclo degli storici quattro palazzi e fin sotto il
palazzo reale, dinanzi a cui continuano a sfrecciare autovetture
alla stregua di un autodromo.
Non sarà possibile parlare di città moderna ed evoluta, accogliente e
turistica se i disservizi ed i disagi derivanti dall'incuria nella zona storica
e di eccellenza della città, diventano poi un quotidiano abuso che intacca il
decoro, l'immagine, la sicurezza e finanche gli interessi dei commercianti e
dei principali avventori, in prevalenza giovani, lasciati in solitudine ad
impegnare e gestire spazi e territorio senza che nessuno detti le coordinate e
le regole di sviluppo ordinato della vita comunitaria.
La collocazione dell'ultima
telecamera, peraltro, e di tanto mi sono più volte premurato di offrire
suggerimento ai tecnici comunali, è in chiaro contrasto con la segnaletica e la
filosofia della ZTL.
Mi spiego, mentre la telecamera
giustamente è rivolta a chi da Via Gasparri cerca una via di ingresso con
autovettura nella ZTL, la segnaletica è poi essa stessa induttiva all'ingresso
nelle ore del varco non attivo. La conseguenza è che la gente potrà
tranquillamente entrare su Via Mazzocchi per lasciare l'auto in sosta vietata direttamente
su Piazza S. Elena, in Largo San Sebastiano, nelle stradine e direttamente su
Via Mazzini, in cui la serena passeggiata di chi a piedi è mediata dalla insicurezza provocata
da avventori esterni, non residenti, che scelgono la più comoda vista
finestrino sulle luci della città.
La segnaletica in quel tratto, mi
riferisco sempre all'incrocio tra Largo S.Elena e Via Gasparri è stata sempre
di uscita su Via Gasparri e non viceversa, come realizzato oggi, in modo tale che gli stessi
residenti per uscire di casa, non dovessero più volte passare sulla
centralissima Via Mazzini.
In tema di segnaletica sarà anche utile rafforzare quella direzionale di
svolta tra Via Maielli e Via Ferrante (ex
largo Cinone) dove i residenti spesso sono impediti alla manovra da auto in
sosta.
In altri termini Sindaco sarà il caso di suggerire agli uffici di
razionalizzare segnaletiche e direzioni, in modo da semplificare la vita ai
residenti, rendere sicura la passeggiata ed impedire gli accessi ai veicoli non
autorizzati. Uno sforzo che a partire dal centro dovrebbe estendersi all’intera
città ed alle frazioni in cui purtroppo, per segnaletica divelta o inesistente,
i cittadini non si orientano più.
Al fine di una migliore interpretazione dei flussi e degli sforzi da
compiere per trovare vie di uscita e di fuga dalla città, unitamente a nuove,
diverse ed alternative opportunità di circolazione e transito è appena il caso di ricordare l'ipotesi di
imbocco di Via Gasparri in una possibile strada da realizzarsi direttamente
nella ex Caserma Pollio, ciò che darebbe la possibilità di impegnare
direttamente e rapidamente il Sottopasso di Via Veneto per il
decongestionamento dell’area ad est della città.
La mobilità non è una scienza esatta ma l'improvvisazione di questo periodo
rischia di creare pregiudizi e disagi che, non analizzati in tempo e con acume
e saggezza, rischiano di distruggere il territorio e le opportunità ad esse
collegate.
Purtroppo, la attuale amministrazione, senza voler essere ad ogni costo polemico,
ha semplificato gli sforzi, azzerando i passi fatti, ciò che ci impone di
ripartire da zero alla ricerca di una vivibilità che altrove (si veda Salerno)
è costata duri sacrifici e scelte importanti, non sempre popolari, ma coerenti
verso la meta di rimettere in moto l'economia ed i fattori di sviluppo del
territorio.
Caserta 08 settembre 2014
Il Consigliere Comunale
Antonio Ciontoli
Nessun commento:
Posta un commento