Al Sindaco di Caserta dott. Pio Del
Gaudio
Ho appreso con viva soddisfazione che sono state
avviate visite nelle frazioni e nei vari
rioni della città al fine di verificare esigenze, priorità e calendarizzare
interventi necessari. Una iniziativa lodevole, se estrapolata dalla
esigenza di fare politica sul territorio attraverso il recepimento di necessità
da sempre note e che oggi, con l'avvento del Sindaco e della Giunta sui luoghi
del bisogno, potrebbero passare anche, in parte, a formale esecuzione.
Consapevole che la politica non deve generare impulsi specifici e
particolari ma deve saper organizzare il territorio in funzione di un
miglioramento della qualità della vita complessiva, propongo al Sindaco
unitamente alla importante attività di monitoraggio, di attivare una fase di
ascolto delle commissioni consiliari in cui tante riflessioni si perdono tra le
righe dei verbali e soprattutto di dare concreta attuazione ad istanze,
proposte e suggerimenti che arrivano dai banchi del consiglio comunale in cui pur
siede una parte di quella città che continua ad osservare uno stato di
degenerazione del quadro complessivo, in cui ogni buona intenzione, a questo
punto, rischia di naufragare nel mare del malessere generale e della sfiducia
radicale che la gente nutre nei confronti delle istituzioni e della politica, a
prescindere da parti, partiti e singole individualità.
In tale direzione, mi permetto di riepilogare in sintesi un pò di
problematiche che fin dall'inizio della consiliatura ho dapprima suggerito e
poi anche trascritto, nell'auspicio che, dal corretto funzionamento del
servizio pubblico, nascessero in via naturale risposte concrete ed azioni
positive verso il territorio e la città. Questa terra non merita di essere
riportata all'epoca in cui la linea tra il servizio dovuto ed il piacere
personale reso era indefinita ed utilizzata dalla piccola politica per
alimentare consenso.
In questa fase la città e le nostre frazioni necessitano di tutto e di
alcuni interventi in particolare che potrebbero essere attivati fin da subito e
a prescindere dalla visita di cortesia che potrà pur essere resa. Le ripropongo,
pertanto, alcuni urgenti ed indifferibili interventi da cui potrebbero
scaturire naturali soluzioni a problematiche annose, insorte e generate dal
difetto di funzionamento di alcuni servizi pubblici:
Ø pulitura di fognature e caditoie intasate, a seguito della pioggia, da
fogliame e detriti;
Ø intervento rapido e monitoraggio nei luoghi della città in cui
più frequente è stato l'allagamento in questo periodo estivo (vedasi Torretta,
via Acquaviva, Aldifreda, Ponte di Ercole e di Sala, ecc. Per tale
obiettivo con il comando di polizia municipale, la protezione civile ed i Vigili
del Fuoco, analizzare la ripetività di chiamate ed i dati utili da sottoporre
ad intervento;
Ø sostituire le pompe di sollevamento dell'acqua dai sottopassi che oltre al rischio di generare
gravi danni per i cittadini, incidono fortemente sulle dinamiche del traffico
tutte le volte che i viadotti vengono
chiusi per allagamento;
Ø con l'ASL definire un intervento per la derattizzazione e la disinfestazione
della città, invasa dai topi a causa della tracimazione delle fogne e da
zanzare per effetto del clima umido;
Ø avviare prontamente uno spazzamento straordinario della città nelle
zone in cui aghi di pino e fogliame potrebbero produrre, dopo la pulizia
delle fogne, nuovo intasamento;
Ø avviare per tempo la dovuta potatura degli alberi ed eliminare stati di
pericolo incombente. A tal riguardo da tempo viene richiesta la potatura degli alberi di Corso Trieste, Via
Cesare Battisti e Via Roma che hanno ostruito finestre e balconi e che con
il loro alto fusto sono particolarmente pericolosi e produttivi di fogliame
ostruttivo delle fogne. A tal riguardo, lo scrivente oltre un mese fa ha anche
già protocollata, specifica istanza. Analoga
esigenza sorge in Via Cappuccini lato interno ed esterno del Rione Vanvitelli e
fino alla piccola villetta della stele all'angolo di via Fontom in cui gli
alberi, con la folta chioma, hanno ostruito strade e marciapiedi rendendo
difficile la vista per le auto e pericoloso il transito per i pedoni. Urgente è l'intervento sulle piante dei
rioni, e della Villetta di Via Trento e di Piazza Cavour in cui il vento
dei giorni scorsi piegava i rami fino a terra e ad altezza persona. Al Parco Primavera una potatura è attesa da
anni e le condizioni del degrado ambientale sono ascrivibili allo stato di
abbandono in cui l'istituzione cittadina ha lasciato quel quartiere in quanto a
necessità di fogne, luci e manto stradale. La gente del posto, in varie
occasioni, ha manifestato il proprio malessere e la voglia di vivere con
dignità il proprio quartiere;
Ø la pulizia della città deve
passare per un programmato e ciclico livello di diserbo e scerbamento delle strade invase da erbacce di ogni tipo ed
ora dopo le piogge, ancor di più (in particolare ho fatto sopralluoghi
personali in diverse parti della città come ad es. Parco Cerasola, Via Fuga, Via Niccolini, Via Eleuterio Ruggiero, nello
stesso centro storico dove esiste una rigogliosa infiorescenza che si sta diffondendo
in tutta la città e che presto riporterà le allergie nelle nostre case;
Ø avviare un programma stringente di pulizia della città con orari e tempi noti per
tutti affinchè, con opportuna segnaletica di divieto di sosta per pulizia
strade, si possa realizzare settimanalmente un più profondo intervento di sanificazione
di marciapiedi, strade e sotto marciapiedi;
Ø bloccare dalle 7,30 alle 9, anche in funzione della ripartenza
delle attività e delle scuole, i camion
della raccolta rifiuti che, ancora in queste giornate, hanno creato cortei
di auto, bloccando il traffico. Questa circostanza rappresentataLe anche in
passato ha prodotto una ordinanza che, allo stato odierno, non risulta essere
rispettata;
Ø avviare un piano di razionalizzazione della segnaletica
pubblica affinchè la città provochi accoglienza ed orientamento e mai
solitudine e smarrimento. A tal riguardo si segnala l'esigenza della
introduzione di una segnaletica Turistica che indichi come raggiungere il
Belvedere, Vaccheria, San Leucio, Casertavecchia e di emergenza con
l'indicazione dell'Ospedale e dei principali uffici di interesse pubblico della
città che sono ormai quasi tutti nell'area Saint Gobain e che, malgrado gli
anni trascorsi, generano ancora una gran confusione complessiva anche alla luce
delle nuove ordinanze del traffico (ad es. San Benedetto, Falciano);
Ø indifferibile è una attività di
ripristino e riallineamento pali ed
eliminazione di quelli inutili, di riposizionamento tabelle di indicazione e di
eliminazione di quelle non più attive ed abusive. Anche su questi aspetti
si misura purtroppo il degrado, lo scadimento della qualità della vita, il
disordine, la scarsa attenzione per il decoro e l’immagine della città;
Ø attivare una diffida per tutti i proprietari terrieri del centro città e delle
frazioni affinchè si abbia particolare cura nella gestione dei propri spazi che
lasciati incolti continuano a produrre, smottamenti ed invasione di carreggiate
con erbacce e detriti, degrado, disagio e stati di pericolosità per i cittadini
abitanti nelle zone circostanti. Cito, tra tanti esempi possibili, Via
Curie, dove di recente e su mia personale istanza è stato pulito il terreno di
proprietà Leonetti, ma già ci si avvia a nuovo stato di degrado con erba alta
circa un metro, ciò che offre occasione per i malintenzionati di depositare
rifiuti anche pericolosi e con il tempo la ripresa di fuoriuscita di animali di
ogni specie. Ho citato questa circostanza per dire che i proprietari dovrebbero
recintare e manutenere le aree affinché il loro diritto di proprietà non abbia a
scontrarsi con gli interessi diffusi circostanti. La situazione di Via Curie è simile a quella di Via Niccolini, di Via
Amendola, di Via Brunelleschi, di Via Falcone, di Via per San Leucio ed ancor
più frequente è nelle frazioni. Urgono sanzioni ed un provvedimento complessivo
di diffida a tutti a curare, con assiduità durante l’anno, la proprietà ed il
bene comune collegato;
Ø la Pubblica illuminazione è uno dei grandi crucci di questa città, ad ogni
acquazzone intere strade e quartieri rimangono al buio anche per settimane.
E' appena il caso di segnalare che la pubblica illuminazione è uno dei
rilevatori della qualità della vita e della sicurezza di una città. Questo
punto da analizzare in sede di adempimenti contrattuali e contenziosi in atto è
da trattare con ogni urgenza e possibilità di definitiva soluzione. In
particolare, si suggerisce, di collegare
questo punto con quello delle potature, poiché su Corso Trieste, su Via
Cappuccini, nella villetta di Via Trento i pali della pubblica illuminazione,
pur funzionanti, sono avvolti da rami e fogliame che ne depotenziano la
portata, vanificandola in alcuni casi. Su questo punto necessaria sarebbe
una interazione tra l'ufficio verde pubblico e quello della pubblica
illuminazione che insieme dovrebbero, con rapidità, verificare queste
condizioni che sono di grave rischio e nocumento per i cittadini;
Ø buche, strisce pedonali e lavori di asfalto, urge una calendarizzazione
degli interventi che devono essere resi noti dall’amministrazione in via
preventiva e spalmati su tutta la città, sottraendola ai poteri taumaturgici
del politico di turno che risolve un problema, generandone altri. Su questo punto c’è da
accelerare nella conta e nella rilevazione dei danni derivati dall'ultima
pioggia e produrre interventi distribuiti nelle prime ore dell'alba ed in ogni
caso prima dell'apertura delle scuole. Segnalo in particolare che dopo l'asfalto di Via Cappuccini furono
individuati punti per tracciare strisce pedonali ed attraversamenti che ad oggi
non risultano realizzati, lasciando i pedoni e le utenze deboli della strada
alla mercè di rischi, pericoli e alla non sempre spiccata sensibilità degli
automobilisti. A tal riguardo, l'ufficio mobilità con la tracciatura di
quelle scolorite, dovrebbe effettuare un nuovo piano di monitoraggio ed
individuazione del bisogno di strisce che, a partire dalle scuole cittadine,
tenga conto delle nuove esigenze di moderazione del traffico e della velocità
in città;
Ø sulle soste selvagge, parcheggiatori abusivi presenti fin sotto il palazzo
comunale ho detto e scritto mille volte e lascio oggi concludere, risultando
afono ed impotente in materia, in base alla sensibilità dei vigili e alle
direttive politiche impartite da questa amministrazione. Certo che lo spettacolo di Piazza Dante è raccapricciante ed opportuno
sarebbe effettuare una valutazione necessaria tra l’utilità della presenza dei
vigili e le auto in sosta vietata e tollerata. Su Piazza Vanvitelli parlano da sole le foto che quotidianamente i nostri
concittadini postano, a conferma della propria indignazione, sui social
network.
Potrei continuare a lungo ma mi rendo conto, alla luce dei precedenti, del
rischio di parlare e scrivere a vuoto, ciò che non impedisce di offrire
riscontro alla mia coscienza di persona impegnata in politica.
Ritengo che questi punti, noti ai più e da tempo, all'interno ed
all'esterno dell'amministrazione, sono, senza alcun dubbio, quelli emersi e che
emergeranno dal monitoraggio territoriale che il Sindaco effettuerà nei
territori, su di essi si provi a dare risposte serie ai cittadini ed anche
cortese riscontro a chi da tempo, invano, si sforza di sottoporre idee e
modalità per un miglioramento sostanziale della quotidianità, una riorganizzazione
delle funzioni ed un cambio di passo radicale capace di generare, fin da subito, il
passaggio dalla contemplazione del passato e dall’ovvio e difficile presente ad
una ipotesi di futuro, a cui legare la nostra speranza e quella dei tanti
giovani che hanno abbandonato la fiducia verso le istituzioni e, forse, già
anche il suolo natio.
Buon lavoro.
Caserta 08 settembre 2014
Il Consigliere Comunale
Antonio
Ciontoli
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