«Scelte chiare e nuove commesse che possano portare
l’Arescosmo a proseguire nella propria attività garantendo stabilità
occupazionale ai trenta dipendenti. E’ necessario che le istituzioni tutte, dal
livello locale a quello nazionale, si impegnino per fare in modo che da qui a
maggio, quando terminerà la cassa integrazione, l’azienda possa riprendere di
slancio il proprio ciclo produttivo mettendo la parola fine ad una crisi,
altrimenti, irreversibile». L’appello forte arriva dal segretario generale
della Uiltec-Uil Daniele Aquilea, da sempre in prima linea al fianco delle
maestranze dello stabilimento di San Pietro Infine. «Siamo di fronte a
lavoratori altamente specializzati – ha sottolineato il sindacalista – che
hanno anche un’età giovane dal momento che sono tutti al di sotto dei
quarant’anni che non possono essere lasciati soli. Le politiche sugli F35 degli
ultimi anni, hanno messo in crisi la produzione di una componentistica di
grande qualità. Con il dovuto sostegno istituzionale ci sono le condizioni per
rilanciare la produzione dell’Arescosmo e, di conseguenza, per fare in modo che
la stessa possa garantire un futuro al suo personale. Come Uiltec portiamo
avanti un confronto costante con il ministero, ma anche con la Regione, per
cercare di individuare il percorso più funzionale allo sblocco delle attività e
al rilancio dell’azienda».
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