Anche la provincia
di Caserta ha la sezione di Toponomastica Femminile e la sua prima uscita
pubblica è con una lettera alla città. «Nel Comune di Caserta – spiega Nadia Marra, referente provinciale del
gruppo casertano - l’indice di femminilizzazione toponomastica risulta
estremamente basso e precisamente solo 36 strade o piazze su 1908 sono
intitolate a donne.
La memoria femminile non ha ancora ricevuto
quell’auspicabile riconoscimento utile a far nascere un nuovo immaginario,
supportato da stima e rispetto».
Il gruppo
Toponomastica femminile, di cui è presidente nazionale Maria Pia Ercolini, che
conta oltre 9000 aderenti e circa 300 tesserate/i, attraverso ricerche di
storia locale e censimenti toponomastici segnala e suggerisce alle
amministrazioni comunali figure femminili meritorie di intitolazioni stradali e
spazi pubblici, affinché i luoghi urbani offrano nuovi modelli di riferimento
alle giovani generazioni.
Bambine e ragazze, oggi,
difficilmente possono identificarsi con donne di spessore culturale nei loro
percorsi quotidiani. «Anche la toponomastica può dare il proprio contributo a
superare modelli culturali stereotipati e conformisti e a creare una cultura
non discriminante nei confronti delle donne. Promuovere figure femminili di rilievo contribuisce a portare un valore
aggiunto al miglioramento della società e della cultura. L’evidente
sessismo – continua Marra - che caratterizza l’attuale insieme dei nomi delle
strade, piazze, e più in genere, di tutte le aree di circolazione di un centro
abitato infatti, danneggia sia l’autostima delle giovani, sia l’economia del
Paese, non favorendo la realizzazione e l’imprenditorialità dei talenti
femminili. E’ con questo spirito che anche a Caserta è stato costituito un
gruppo dell’associazione. La
toponomastica, infatti, può farsi parte attiva e responsabile nell’azione di
recupero della memoria storica delle donne che hanno agito, prodotto cultura e
contribuito al progresso. Riteniamo sia d’interesse condiviso mostrare a
cittadine e cittadini il ruolo che esse hanno avuto nell'evoluzione della
storia, delle scienze e delle arti e offrire in tal modo alle giovani
generazioni una pluralità di prospettive che permettano di superare gli stereotipi femminili imposti in modo pervasivo nel nostro
vissuto quotidiano».
Il gruppo casertano di
Toponomastica femminile auspica che possa nascere una proficua collaborazione
con l’Amministrazione comunale con supporti operativi, ricerche sul territorio
e attività didattiche e culturali volte a sensibilizzare la cittadinanza ed ha
deciso quindi come propria prima iniziativa di aderire alla campagna nazionale
“8 marzo 3strade 3 donne” campagna promossa dall’associazione per la memoria
femminile.
«Secondo la nostra opinione – conclude
Marra -, infatti, per modificare
l'immaginario collettivo, che considera le donne più corpi che persone, è necessario agire sui simboli restituendo
visibilità culturale all'elemento femminile, troppo spesso occultato dalla
storia. Abbiamo pertanto chiesto al sindaco Carlo Marino e al consiglio
comunale tutto, di intitolare uno spazio o una strada pubblica a: Maria Rita Saulle, nata a Caserta, Docente
universitaria di Diritto Internazionale, seconda donna magistrato della Corte
Costituzionale, Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana
(2004), Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana
(2005).
Grazia Mancini, scrittrice e traduttrice di fama
internazionale, patriota dell’Unità d’Italia, fu tra le rare donne accolte
nell'Accademia Pontaniana di Napoli, fondò l’Asilo e scuola di lavoro femminile
con annesso ricreatorio di musica a Centurano (CE);
Anna Maria Mozzoni, giornalista, patriota dell’Unità
d’Italia, attivista dei diritti civili e pioniera
del femminismo, portò avanti per l’intera vita la battaglia per l’emancipazione
femminile in Italia».
Nadia Marra
Referente
provinciale
Gruppo toponomastica
femminile Caserta
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