È
dedicato ai funghi e alle castagne di Roccamonfina, l'Oro Bruno, l'ultimo
libro, il novantacinquesimo, della Collana "I Mangiari", edita da
Pacini Fazzi di Lucca. A scriverlo Nadia Verdile, scrittrice molisana,
casertana di adozione, roccana per amore. È di Roccamonfina, infatti, il suo
compagno di vita, Nicodemo Petteruti, che ha curato la prefazione e la
postfazione, sull'onda emotiva dell'amarcord. I piccoli libri della grande
cucina italiana raccontano al Paese storie, tradizioni e sapori di cibi che tra
antico e moderno costituiscono la grande tradizione della nazione.
Quarantasette ricette, dagli antipasti ai dolci, un capitolo dedicato all'uso
delle castagne per la cura del corpo, aneddoti, leggende, cabala e molto altro
ancora in ottanta pagine, piccole e dense, per portare Roccamonfina, i suoi
preziosi funghi e le sue gustosissime castagne tra gli scaffali delle librerie
d'Italia. «Scritto gemello di Molise, radici e sapori - scrive Petteruti nella
prefazione - questo libro offre al lettore un breve viaggio in uno dei luoghi
più suggestivi della Campania, dove l'oro bruno si fa, più che ricchezza, pur
economicamente significativa, storia, cultura e infine poesia. Nadia Verdile
non smette i panni della storica neanche in questa avventura quando la sua
penna si distende sull'onda del sentimento e così racconta, in questo
godibilissimo piccolo libro, l'incontro con la terra del vulcano, le
suggestioni della natura, della storia e della tradizione». "L'oro bruno
di Roccamonfina" sarà presentato, in anteprima, sabato pomeriggio, alle
18, al Roccamonfina Palace Hotel, nella piazza del paese alle pendici del
vulcano omonimo, nell'ambito dell'ultimo weekend della Sagra della castagna e
dei funghi e delle iniziative dei Borghi della Lettura di cui Roccamonfina è
parte. Un'occasione, fortemente voluta dal sindaco Carlo Montefusco, per
chiudere un mese di iniziative che hanno visto decine di migliaia di persone
passeggiare per le vie del borgo, tra il "vrollaro" più grande del
mondo, le sculture lignee, le infinite casette, i profumi di un autunno caldo e
luminoso fatto di caldarroste, zuppe saporite, vino novello e tanta cultura
popolare.
Lucca,
23 ottobre 2019
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