martedì 22 ottobre 2019

Vietri sul Mare: quando il "periodo tedesco" della ceramica parlava olandese. Giovedì 24 ottobre alle ore 18,00 al Centro culturale CaT

Vietri sul Mare: quando il "periodo tedesco" della ceramica parlava olandese. Giovedì 24 ottobre alle ore 18,00 al Centro culturale CaT

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Al Centro culturale CaT di Vietri sul Mare (via Ospizio, 3 - traversa Corso Umberto I), giovedì 24 settembre alle ore 18, Giorgio Napolitano, Claudia Bonasi e Antonio Dura ospiti di Mara D'Arienzo nel nuovo spazio espositivo vietrese per parlare del "periodo olandese" della ceramica costiera a partire da quello più noto "tedesco". Lo spunto per la discussione è il volume "Storie di ceramica. La presenza e la produzione dei maestri olandesi a Vietri sul Mare" di Claudia Bonasi e Antonio Dura. Prefazione di Giorgio Napolitano (ed. Puracultura). Il libro è nato da un incontro casuale con l'arte di Frans Brugman a Vietri sul Mare. Un artista noto a tutti nella cittadina costiera, ma pressoché misconosciuto da tutta la letteratura fiorita negli anni intorno al tema ceramica. Nei diversi libri editi, pochi autori – tra cui Matilde Romito e Enzo Biffi Gentili – hanno avuto il merito di riportare frammenti di vita e di opere di Brugman. Da una ricerca di fonti, documenti e opere presso le famiglie Brugman, Pinto e Bente, e nelle botteghe e fabbriche dove Frans Brugman, Josephine Elizabeth Laming e Rudolf Bente hanno lavorato, sono emerse molte notizie interessanti sulla loro vita e attività artistica. Il volume mira a ricollocare a pieno titolo la presenza degli olandesi a Vietri sul Mare al centro di un periodo – quello cosiddetto tedesco – cui sempre si attribuisce il merito di avere 'fatto risorgere' la produzione ceramica vietrese. La ricerca ha consentito di andare a ritroso nel tempo per seguire la presenza e l'attività di altri artisti olandesi a Vietri sul Mare, come Sophia van Stolk e suo marito Adriaan, Maurits Cornelis Escher, che pure nella cittadina costiera è stato più volte, e Lena Hagstotz, fino ad arrivare in Grecia, a Rodi, dove la van Stolk si recò per lavorare con Luigi De Lerma e dove nacque la fabbrica I.C.A.R.O. di cui nel libro si riportano notizie originali. Ingresso libero.

Ufficio stampa Claudia Bonasi

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