«La
partecipazione dell’85% dei lavoratori allo sciopero di questa mattina
testimonia il livello di preoccupazione che vivono i dipendenti dell’ex Iacp
rispetto al loro futuro a causa della poca chiarezza che c’è sul processo di
trasformazione in atto da Istituto autonomo case popolari ad Acer». Così il
segretario territoriale della Uil-Fpl Rosario Friello commenta il dato della
protesta indetta assieme alla Cgil. «La mancata approvazione del bilancio ha
determinato un clima di provvisorietà che spaventa i dipendenti e che mette a
serio rischio i servizi per gli inquilini delle case popolari che, sul nostro
territorio sono un numero elevatissimo – ha sottolineato Friello – è necessario
che Regione e Acer sblocchino la situazione nell’interesse di utenza e
personale». Le parole di Friello vengono sottoscritte dal segretario generale
della Uil-Fpl Domenico Vitale che aggiunge: «Dispiace il comportamento del presidente
dell’Acer che non cerca di imprimere una svolta alla vicenda e che non sostiene
in maniera adeguata l’azione delle organizzazioni sindacali – ha spiegato
Vitale – l’aver convocato solo ieri le parti sociali per congelare lo sciopero
è stato un atto intempestivo ed inopportuno tanto è vero che Cgil-Fp e Uil-Fpl
hanno portato avanti una protesta che ha fatto registrare numeri bulgari che
fotografano l’insofferenza e il timore del personale che vede poca chiarezza
sia sul salario che sul futuro prossimo».
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