Nuova Accademia Olimpia
Le moderne concezioni scientifiche e
filosofiche offrono
nuove chiavi di interpretazione della natura
Il 17 Febbraio del 1600, Giordano
Bruno moriva sul rogo a Roma in località Campo dei Fiori. La Nuova Accademia
Olimpia ha voluto dedicare al grande filosofo, scrittore e scienziato una
conferenza nell'ambito degli Incontri dell'Umanesimo. La conferenza, dal titolo
"Giordano Bruno, precursore di una scienza nuova" sarà tenuta a
Caserta sabato 15 febbraio, presso l’Aula Magna del Liceo Statale “A. Manzoni”,
dal Prof. Franco Ventriglia, del Dipartimento di Fisica "E. Pancini"
dell'Università di Napoli Federico II. Franco Ventriglia, oratore d’eccezione,
presenterà le più importanti idee seminali del filosofo nolano le quali oggi
possono essere inquadrate in una visione cosmologica organica che gli aggiudica
il ruolo di precursore di una scienza
nuova.
***
Chiudete gli occhi e pensate
all’universo. Lo vedrete sconfinato, con innumerevoli soli e mondi
probabilmente abitati, forse simili alla terra. Questa visione cosmologica la
dovete a Giordano Bruno, il pensatore dell’infinito, il geometra dello spazio
cosmico, che per primo la suggerì.
Bruno nasce a Nola nel 1548 e
a quattordici anni va a Napoli per gli studi superiori. Bisogna immaginarla la
Napoli spagnola di quegli anni, che in
Italia ospitò i primi cuori investiti dal soffio della Riforma, la grande metropoli
tra le più grandi d’Europa, splendida e miserabile, ricca di chiese e di
palazzi, di preti e di cortigiane, di monaci ignoranti e di mercanti, di
artisti e di ladri, di nobili e straccioni, una folla di volti che in tanti, da
Caravaggio a Ribera lo “Spagnoletto”, avrebbero poi preso a modello nei loro
dipinti sacri e profani, per le Maddalene, per gli Angeli, per gli Apostoli e i
filosofi greci…
Bruno per vivere da studioso
entra nel 1565 fra i domenicani del convento di San Domenico Maggiore. Dopo
dieci anni, per sfuggire a una prima accusa di eresia -dubitava anche della
Trinità- getta via l’abito e comincia il suo peregrinare per l’Europa: da
Ginevra a Parigi, da Londra a Praga, in Germania, interlocutore di re, regine,
imperatori, litigando con calvinisti, puritani, luterani e tutte le specie di
pedanti aristotelici, da tutti scomunicato.
Ambasciatore del pensiero di
Copernico, nel 1584 pubblica a Londra La Cena de le Ceneri. Il Dialogo,
svoltosi il 15 febbraio 1584 -mercoledì delle ceneri - espone il pensiero
cosmologico post-copernicano del Nolano, e si situa cronologicamente a metà
strada tra Il 1543, anno di pubblicazione del De Revolutionibus copernicano, e
il 1632, anno in cui Galileo pubblica il Dialogo sui Massimi Sistemi.
Nell’opera di Galileo non appare mai un riferimento al Nolano. Pure, gli echi e
le anticipazioni bruniane alla ricerca di una nuova scienza sono ben presenti
nel Dialogo. Ne parlerà il Prof. Franco Ventriglia (del Dipartimento di Fisica
“E. Pancini”, Università di Napoli Federico II) sabato 15 febbraio 2020, nel
436-esimo anniversario della Cena e il 420-esimo della morte, nell’incontro della
Nuova Accademia Olimpia che avrà luogo alle ore 18:30 nell’Aula Magna del Liceo
Statale “A. Manzoni”, ubicato a Caserta in via De Gasperi (ampio parcheggio
interno disponibile).
Franco Ventriglia, fisico
teorico, lavora nel campo dei metodi matematici della fisica e degli aspetti
basilari della meccanica quantistica, presso l’Ateneo Federiciano. L'attività
di ricerca più recente si è concentrata sulla tomografia classica e
quantistica. Per molti anni ha tenuto il corso di Elettrodinamica per gli
studenti del corso di studi della Laurea Magistrale in Fisica. Attualmente insegna
Storia della Fisica per il medesimo corso di studi. Ha fatto parte del Comitato
Scientifico ed Organizzatore della mostra dell'Istituto Nazionale di Fisica
della Materia "Frammenti di Imparagiocando. La Scienza in Gioco",
importante manifestazione di divulgazione scientifica tenutasi a Napoli nel
2001 e visitata da oltre 6000 studenti e cittadini.
Cogliamo
l’occasione per ricordarvi della conferenza successiva, che sarà tenuta dal
Prof. Riccardo Tesser, del Dipartimento di Scienze Chimiche, dell’Ateneo
Federiciano, dal titolo “Le età chimiche della metallurgia: come i metalli
hanno segnato la civiltà dell’uomo”, che avrà luogo sabato 21 marzo 2020,
presso il Liceo Manzoni con inizio alle ore 18:30.
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