Carissimi,
sento
particolarmente forte la necessità di rivolgermi a voi tutti, per farvi sentire
la mia vicinanza come Vescovo e come fratello in Cristo.
Conosco
e condivido le vostre incertezze, ansie, preoccupazioni e aspettative. Immagino
quanta sofferenza abbiate vissuto voi, insieme alle vostre famiglie e ai vostri
collaboratori, a causa di un virus sconosciuto, violento e subdolo che non
soltanto ha bloccato, minato e, in diversi casi, annullato le vostre attività
lavorative, professionali e produttive, ma ha anche diffuso pericolo di
contagio e di morte.
Tutto
questo ha arrecato gravi danni psicologici, morali e materiali, imponendo una
nuova mentalità, una realtà inedita e inimmaginabile, comportamenti e stili di
vita sconvolgenti.
Finirà
mai? Quando? Come? Cosa lascerà? Ci ritroveremo tutti? Riprenderemo il nostro
lavoro?
Questi
interrogativi angoscianti certamente vi siete posti e ci siamo posti tutti.,
guardando e pensando al domani con terrore per l’incontrollabile attacco
virale, per la connessa crisi sanitaria, per la conseguente paralisi lavorativa
ed economica.
Abbiamo
sofferto e pianto anche per la malattia o la morte di un amico o di un parente,
ma abbiamo resistito e ci siamo difesi, con l’aiuto del Buon Dio che ci è stato
vicino, ci ha sostenuti e ci ha preservati., senza far mai venire meno la
speranza, la determinazione nel rispetto delle regole prudenziali date e la
voglia di riprendere, di lavorare, di fare.
Siamo
stati bravi sotto molto aspetti e ora ci troviamo al “giorno dopo”, che è il
giorno della verità, il giorno della verifica delle indiscusse capacità, della
ben nota genialità, della napoletanità
testimoniata e concreta.
Napoli
tutta vuole rialzarsi, riscattarsi, rinascere a nuova vita nel solco della sua
storia, della sua tradizione, delle sue bellezze, delle sue eccellenze, che
sono tante e che anche voi sapete esprimere.
Capisco
le vostre grandi difficoltà nel contemperare e coniugare ripresa, schemi
lavorativi e rispetto delle regole. Del resto, siete espressione e operatori di
settori importanti e trainanti per la nostra economia in cui la presenza degli
ospiti da accogliere e servire alla meglio è fondamentale, per cui occorre non
solo buon senso, ma occorre anche creare condizioni sostanzialmente ottimali
per attrarre gli ospiti, i turisti, i clienti vecchi e nuovi.
In
questo certamente siete pronti a mettere la vostra bravura, la vostra arte, la
vostra professionalità, ma da soli non ce la farete mai se non trovate
comprensione e giusta interlocuzione nelle Istituzioni che non possono essere
soltanto quelle politico-amministrative ma tutte quante perché insieme si facciano prevalere diritti e
doveri ma trovando opportune intese e opzioni che favoriscano la ripresa, il
lavoro, la economia.
Bisogna
fare rete e Napoli, quando è stata interpellata su questo versante, ha
dimostrato di esserci, attraverso la responsabile e proficua disponibilità di
tutti i settori della società.
Per
questo dico a voi di essere forti. Non avvilitevi, non arrendetevi! Non perdete
la speranza! Siate fiduciosi!
Il
futuro di Napoli, delle vostre famiglie, dei vostri figli, dei vostri
collaboratori è nelle vostre mani che saranno adeguatamente forti se non sarete
lasciati soli con le vostre difficoltà e sarete accompagnati in una vicenda e
uno sforzo che sembra di parte ma che, in effetti, porta al bene comune.
Se
ci sarà questa comunione di intenti accanto al vostro impegno imprenditoriale
certamente riparte la Napoli vera, gremita di turisti, che può sembrare un
ricordo lontano o una utopia nell’attuale contesto di timore ed incertezza, ma
sarà la Napoli che abbiamo vista ancora lo scorso anno.
Da
qui il mio invito a non perdere la speranza e a operare con entusiasmo e con la
gioia di vedere risorgere la nostra città.
Dio
è con noi, oltre ogni tempesta che si abbatte sulla nostra vita e sulla nostra
comunità. Affidiamoci a Lui, potendo contare sulla protezione e intercessione
di San Gennaro e, come sempre,
‘A
Maronna c’accumpagna!
Nessun commento:
Posta un commento