Vertice nel
pomeriggio di ieri, presso la sede dell'Ordine Architetti PPC di Caserta, tra
il Presidente Raffaele Cecoro, affiancato da alcuni rappresentanti del consiglio
direttivo, e un corposo numero di iscritti, per affrontare una serie di
problematiche legate alla gestione, da parte della Soprintendenza Archeologia
Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, delle
autorizzazioni per i lavori in aree tutelate o sottoposte a vincoli.
Una
riunione richiesta dai numerosi architetti presenti per mettere in evidenza la
situazione di totale stallo causata dall'inerzia dell'organo competente in materia
di beni archeologici e paesaggistici.
In primis,
gli architetti presenti hanno evidenziato atteggiamenti vessatori da parte dei
rappresentanti della Soprintendenza ed una loro totale mancanza di rispetto sia
professionale che personale nei confronti dei tecnici coinvolti in richieste di
autorizzazione.
È stato
rilevato da più parti anche il mancato rispetto di giuste procedure
amministrative nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e
terzietà dal parte degli uffici di viale Douhet. Tale situazione, aggiunta alla
forte crisi che sta vivendo il mondo delle costruzioni, ha portato ad un totale
paralisi dell'edilizia nelle aree di Santa Maria C.V. e dintorni.
A seguito
delle rimostranze e richieste di aiuto, il presidente dell’Ordine Cecoro ha
discusso a lungo con i colleghi per mettere sul tavolo una serie di proposte
costruttive da portare al soprintendente in modo da trovare una soluzione alla
questione.
“L'intenzione
è quella di proporre la messa in atto di un iter legato a procedure sistematizzate
e digitalizzate che permetterebbero di avere tempi certi nel rilascio delle
autorizzazioni con dispositivi che seguano linee comuni. Questo permetterebbe
di ricucire il rapporto tra professionisti e soprintendenza che oggi sembra
essere ai minimi storici”, ha dichiarato a margine dell’incontro, il presidente
dell’Ordine Cecoro.
Caserta,
25.06.2020
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