COMUNICATO STAMPA
“UNA STORIA TRISTE:
CAIAZZO E L’ACQUA CHE NON C’È!”, CAIAZZO BENE COMUNE RACCONTA L’EMERGENZA
IDRICA CHE VIVE IL CAPOLUOGO CAIATINO IN PIENA ESTATE.
“ASSURDO CHE, DOPO MESI
DI CARENZE, LA MAGGIORANZA TARGATA GIAQUINTO STIA ANCORA STUDIANDO COME PORRE
FINE AD UN VERO E PROPRIO SCANDALO”.
“Nel Comune di
Caiazzo, una sorridente cittadina in provincia di Caserta, in Campania, in
Italia, in Europa, oggi, anno 2020, i cittadini non hanno l’acqua potabile
nelle loro abitazioni.
I comuni
limitrofi alla notizia rimangono esterrefatti mentre ai cittadini caiatini, che
pagano regolarmente il servizio idrico, a seconda delle sollecitazioni, delle
zone e della giornata, vengono date notizie fantasiose.
Una delle
prime (era il 14 maggio 2020 e si era in piena emergenza covid) riguardava
lavori urgenti di manutenzione sulla rete di adduzione della galleria Monte
Alifano. Un serbatoio di accumulo d’acqua inaugurato appena nel 2012 che,
secondo il sindaco di allora e di oggi Stefano Giaquinto, avrebbe assicurato
l’acqua a circa 150 famiglie di S.S. Giovanni e Paolo, amena frazione caiatina,
e delle zone limitrofe, andando a sostenere la vasca di accumulo di Bosco di
Caiazzo.
A gran voce,
il sindaco pubblicizzó come sempre l’evento affermando “la consapevolezza del
valore dell’acqua quale bene primario ed essenziale alla vita il cui accesso
deve essere garantito a tutti”.
Sono trascorsi
8 anni ed fatti di oggi smentiscono il primo cittadino: i cittadini e la
minoranza di Caiazzo Bene Comune chiedono spiegazioni sul protrarsi delle
interruzioni dell’erogazione dell’acqua ma le richieste non vengono per nulla
soddisfatte”.
A raccontare
la situazione assurda che vive la popolazione caiatina da ormai diverse
settimane sono i consiglieri comunali di Caiazzo Bene Comune, Michele Ruggieri,
Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca, che da tempo invocano interventi
risolutivi del Municipio.
“Come minoranza,
abbiamo deciso di fare un sopralluogo il 10 giugno 2020 sul Monte Alifano, e
giunti sul posto, noi consiglieri Marilena Mone e Mauro Carmine della Rocca,
unitamente al tecnico comunale Raffaele Marra, abbiamo verificato che sono in
esecuzione lavori da parte della ditta Habitat, lavori non di semplice manutenzione,
bensì un’opera di ripristino di una frana importante.
Come è
avvenuta la frana? Si potrebbe ipotizzare che la stessa si sia verificata non
per le irrisorie precipitazioni atmosferiche, ma per una mancata manutenzione
del funzionamento della pompa che qualcuno avrebbe dovuto attivare ogni 2 o 3
mesi o ogni qualvolta il livello dell’acqua nel serbatoio superava la soglia di
contenimento. In tal modo, si sarebbe evitata la tracimazione dell’acqua in
esubero e, di conseguenza, l’allagamento dei terreni circostanti pericoloso per
la tenuta della stessa struttura del serbatoio.
Una cosa è certa: l’interruzione del servizio
idrico per tanto tempo ha creato tanti disagi pratici ed emotivi ai cittadini;
per cui, dovendosi avere certezze, sempre il gruppo consiliare di Caiazzo Bene
Comune ha inoltrato il 25 giugno una interrogazione scritta per richiedere, tra
le cose inerenti i disagi significativi del servizio “disservizio” idrico,
anche una relazione dettagliata dei lavori eseguiti presso la galleria “Monte
Alifano”. Ad oggi non è seguita, neanche a dirlo, alcuna risposta!
Intanto i
rubinetti continuano a rimanere a secco, con un andamento imbarazzante se si
considera che, nella maggior parte dei casi, le comunicazioni ufficiali, quando
arrivano, indicano una fascia oraria per la interruzione ma, nella realtà,
avviene tutt’altro su tutto il territorio caiatino”, continuano i
rappresentanti dell’opposizione.
“Ma non è
finita qui! Per giustificare il disservizio e la propria incapacità, sono
cominciati ad apparire avvisi alla cittadinanza in cui l’Amministrazione
comunale insinua il sospetto che ci siano caiatini incivili che irrigano i
campi, l’orto o riempiono tutti i giorni la piscina per cui gli amministratori
di maggioranza, con fare inquisitorio, minacciano di dare inizio ad una
opportuna campagna di indagini e verifiche. Ma, intanto, quello che i cittadini
vedono, senza neanche affannarsi più di tanto, sono ingenti perdite varie e
straripamenti della vasca di S.S. Giovanni e Paolo stracolma dell’acqua prelevata
da quella di Caiazzo (causa per cui i destinatari rimangono senza), che inonda
e si perde lungo la strada che collega Caiazzo alla frazione di S.S. Giovanni e
Paolo.
E chi pagherà
tutta questa acqua che si disperde sull’asfalto?? Ovviamente i caiatini.
Inoltre, il 26
giugno scorso, con delibera n.83, la Giunta Giaquinto ha emanato atto di
indirizzo per il ripristino delle pompe di sollevamento in loc. Montegarofalo
rimosse nel 2017. Si legge nella delibera: “pompe rimosse e mai più
reinstallate con conseguenti disservizi e grave disagi alle popolazioni ivi
residenti”. A tal proposito ricordiamo al Sindaco e a tutta la Giunta Comunale
che le suddette pompe sono state utilizzate, e lo sono tutt’ora, per il
sollevamento dell’acqua in località Cappella. Il tutto è avvenuto con
provvedimenti del responsabile del servizio dell’epoca Gaetano Chichierchia, a
seguito di atto di indirizzo dell’Amministrazione Comunale per iniziativa
dell’allora assessore delegata Rosetta de Rosa.
Caro Sindaco,
cari assessori, come mai dal 2017 solo ora vi siete accorti della mancanza
delle pompe in località Montegarofalo? Abbiamo la sensazione-certezza che
questa amministrazione comunale brancoli nel buio e agisca a tentoni, senza
avere un quadro chiaro e d’insieme della rete e del servizio idrico”,
concludono i consiglieri Ruggieri, Mone e Della Rocca.
Caiazzo, 04.07.2020
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