domenica 8 aprile 2018

Napoli: il rischio o la gioia di essere minore. Proposte educative per i bambini di Napoli




Napoli: il rischio o la gioia di essere minore. Proposte educative per i bambini di Napoli. È questa iniziativa che il Primicerio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini Vincenzo Galgano lancia il 9 aprile alle ore 17.30, nella Vito delle celebrazioni per i 440 anni dell'Arciconfraternita, per discutere di un tema di grande attualità e di straordinario interesse per il presente e soprattutto per il futuro della nostra società. Intervengono Patrizia Esposito, presidente del tribunale per i minorenni di Napoli, Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del ministero della giustizia, Luisa Franzese, direttore generale dell’ufficio scolastico della Campania, Alessandro Formisano, del Calcio Napoli, Patrizio Oliva, pugile olimpico e membro dell’associazione Milleculure, Rosanna Purchia, sovrintendente del teatro di San Carlo. Presiede Vincenzo Galgano, Primicerio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, coordina Don Tonino Palmese, vicario episcopale, presidente della fondazione Polis e preposito dell’Arciconfraternita che ha scritto: ”Il filosofo dell’educazione Olivier Reboul si pone le domande più importanti per la pedagogia: cosa vale la pena insegnare? Cosa vale la pena imparare? Per entrambe le domande la risposta è una sola: vale la pena insegnare ed imparare tutto ciò che libera e tutto ciò che unisce”. 
“Da questo confronto vogliamo ripartire per comprendere ed affrontare i tanti problemi che interessano i nostri giovani sottoposti a una situazione di grande disagio, di mancanza di guida, di valori in molti casi. Oggi è, dunque, sempre più importante essere loro vicini per comprenderne le difficoltà e affrontare i problemi legati a una condizione che in molti casi purtroppo rischia di allontanarli dal consesso civico. L’opera dell’Arciconfraternita, attraverso il lavoro con i bambini e i ragazzi più disagiati con l'assistenza, la formazione e l'educazione presso le proprie strutture, mira proprio a preservarli e aiutarli a inserirsi nella società attraverso la formazione, l’educazione e l’insegnamento di una cultura diffusa della legalità”, ha spiegato il primicerio Vincenzo Galgano.


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