ESCLUSIVA- CATANIA, Lo Monaco: "Rivisto spirito di sempre contro la Lazio e salvezza arriverà. Tifosi eccezionali. Sabato scorso nessuna cena con Pulvirenti"
18.02.2014 12:33 di Redazione ITA Sport Press Twitter: @ItaSportPress
Il successo contro la Lazio ha rimesso in gioco il Catania in chiave salvezza. Quella degli uomini di Maran è una mini impresa visto il filotto positivo di quattro partite dove sono stati raccolti 6 punti. L’ex amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco sempre vigile sulle vicende rossazzurre, analizza il momento della squadra ai microfoni di Itasportpess.it
Direttore, il Catania visto contro la Lazio sembra quello di qualche anno fa. E’ d’accordo?
“Ho visto i ragazzi lottare col coltello tra i denti e sacrificarsi per conquistare i tre punti. Vedendo il match ho notato che molti calciatori non stavano bene ma hanno dato tutto in campo. Lodi si vedeva che non era al top in quanto non era fluido nella corsa. Lo stesso dicasi per Bergessio che ha stretto i denti perché è un combattente ma fisicamente ha un problemino. Hanno ritrovato lo spirito di sempre perché questa squadra è la stessa degli anni scorsi a parte Gomez e Marchese. Spero tanto nel recupero di Almiron perché resta un giocatore importante per il Catania. Comunque nonostante qualche problemino fisico e adesso lo stop di Barrientos, credo proprio che il Catania è sulla buona strada per conquistare il suo scudetto che è la salvezza”.
Più meriti del Catania o demeriti della Lazio?
“Contro una Lazio irriconoscibile, che avrebbe dovuto conquistare punti per l’Europa, i rossazzurri hanno giocato veramente bene per tutti i 90’ minuti di gioco rimanendo concentrati e lottando pallone su pallone. Con questo spirito ci si salva anche perché il Catania è nettamente più forte degli avversari che lottano per la salvezza e non deve preoccupare il successo del Livorno. Forse manca un attaccante a Maran ma non è il tempo di fare certi discorsi perché l’organico è già forte così”.
La salvezza passa ancora dal Massimino?
“La salvezza passa sempre dal Massimino perché chi gioca a Catania deve sapere che deve lottare contro una città intera. Ho apprezzato i tifosi che si stanno stringendo attorno alla squadra senza lasciarsi andare a proteste o al solito disfattismo. Sarò il primo a gioire della permanenza in A dei rossazzurri perché questo Catania l’ho creato io e soffro se le cose vanno male”.
Direttore ci risulta che sabato scorso era stata programmata una cena tra lei e il presidente Pulvirenti. Cosa c’è di vero?
“Nulla. Io ero a casa mia sabato a curare il mio giardino. E’ chiaro che il Catania è sempre nel mio cuore ma posso dire che dal 21 maggio del 2012 non metto piede a Torre del Grifo. Non posso negare però che avendo costruito il Catania attuale, i rapporti sono rimasti buoni con quasi tutti i tesserati ma anche con chi è arrivato dopo il mio addio ”
Fonte: Itasportpress.it
Nessun commento:
Posta un commento