"Mi hanno reso orgoglioso le parole di monsignor Hanna, il vescovo
ausiliare dei cattolici caldei di Bagdad che ci ha fatto un regalo enorme
onorandoci con la sua presenza, celebrando questa mattina la Messa in
memoria dei cristiani perseguitati nel mondo". E' uno dei passaggi
dell'intervento di chiusura del segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa alla
festa nazionale Udc in corso a Chianciano. "Il simbolo dello scudo crociato
e' vivo più che mai - ha detto ancora Cesa - perché se vogliamo avere un
futuro, mentre i criminali dell'Isis violentano e uccidono chi non si
converte con la forza, noi dobbiamo alzare quel simbolo, il simbolo della
cristianità. Quando dieci anni fa - ha aggiunto Cesa - si decise di non
inserire il riferimento alle radici cristiane dell'Europa nella
Costituzione europea, non ci si rendeva conto che si stava lasciando spazio
ai fanatismi di altre religioni".
Fonte: comunicato stampa
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