giovedì 27 ottobre 2016

LA NOTIZIA DEL GIORNO

LA NOTIZIA DEL GIORNO

Le autorità: “Nessuna vittima”. Ma gli sfollati sono tremila

Due mesi dopo il sisma che ha devastato il Centro Italia, la terra è tornata a tremare. La scossa più forte, di magnitudo 5.9, alle 21.18 di ieri a Ussita, nel Maceratese. Crollati interi paesi, molti centri stoici inagibili, in migliaia senza casa. Crolla anche il “palazzo rosso” di Amtrice. Oggi la conta dei danni. Curcio: “I soccorsi sono arrivati ovunque”. E governo stanzia 40 milioni per interventi di prima urgenza


Ancora scosse. Ancora paura. Una nuova forte scossa, di magnitudo 4,4, è stata registrata alle 10.21 nelle Marche a Castel Sant'Angelo sul Nera. La terra dunque continua a tremare nell'Italia centrale, dopo una notte di paura per le tre forti scosse di ieri ed oltre 260 repliche. Il nuovo sisma che ha colpito le Marche e l’Umbria ieri sera ha provocato crolli, centri storici inagibili, feriti e migliaia di sfollati. Per fortuna il terremoto non ha provocato nessuna vittima, a parte un uomo morto a Tolentino per un infarto forse causato dallo spavento. Decine di persone hanno riportato ferite lievi, solo quattro più gravi, ha reso noto la Protezione Civile. La zona più colpita è vicina all'area del terremoto del 24 agosto, che provocò la morte di quasi 300 persone.

La scossa più forte di magnitudo 5.9
Tre le scosse più forti nella serata di mercoledì: la prima di magnitudo 5,4 poco dopo le 19. Poi, intorno alle 21.18, un'altra scossa ancora più forte: 5.9. Quest'ultima ha avuto l'epicentro nella zona di Ussita (Macerata), tra Visso e Castelsantangelo sul Nera, alla profondità di 8,4 chilometri.
Distrutti interi paesi
Anche se il sisma non ha causato vittime, escluso l’anziano colpito da infarto, le aree colpite hanno subito danni ingenti. Il centro storico di Castelsantangelo sul Nera, uno dei centri più colpiti dal sisma è completamente distrutto “è tutto zona rossa. Lo stiamo chiudendo” afferma Mauro Falcucci, sindaco del paese, parlando di "danni importanti al 90 per cento di Castel Sant'Angelo”. Drammatica anche la situazione a Visso, Ussita e Borgo Sant’Atonio, fra i più vicini all’ipocentro del terremoto, ed a Camerino, dove i crolli hanno interessato buona parte del centro storico. Crollata anche la chiesa di San Salvatore a Campi, una frazione di Norcia: già danneggiata dal terremoto del 24 agosto scorso, non ha retto alle nuove scosse.
Crollato “palazzo rosso di Amatrice
Rimasta in piedi dopo il terremoto del 24 agosto, non ha resistito invece alle due forti scosse di ieri. È crollata così anche la palazzina rossa di Amatrice,diventata a suo modo un simbolo del sisma che due mesi fa ha cancellato il piccolo paese laziale, al confine con Marche e Umbria. Lo stabile rosso, criticato negli anni per la sua imponenza e l’impatto che aveva su Corso Umberto I, la principale via di Amatrice, è collassato dopo le scosse di ieri, che hanno provocato anche il crollo totale del palazzo del Comune, sempre nella zona rossa di Amatrice. Hanno resistito alle scosse invece le due torri. Sono in corso sopralluoghi di vigili del fuoco, protezione civile e tecnici del Comune in tutte le frazioni del territorio.
I danni
I danni più gravi agli edifici sono a Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera, nelle Marche. Nelle Marche sono stati anche evacuati tre ospedali (a Tolentino, Matelica e Cingoli) e il carcere di Camerino. Diverse zone sono ancora senza luce e telefono. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani sono sui luoghi del sisma per valutare i danni e stabilire i primi interventi.
Governo stanzia 40 milioni
Il premier Matteo Renzi ha lasciato Palazzo Chigi per raggiungere Camerino e visitare i luoghi colpiti dal sisma di ieri. Il consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto 40 milioni. "Confermo l'impegno del Governo: ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno della ricostruzione intera, per quanto riguarda le case, gli edifici pubblici ed il patrimonio artistico". Lo dice Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, dopo un incontro a Visso con il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio e con il sindaco.

Curcio, Protezione Civile: "I soccorsi sono arrivati ovunque"
“Ci sono zone difficili da raggiungere, i mezzi di soccorso sono però arrivati dappertutto e si sta cercando di rendere agibili le aree più difficili” ha spiegato ai microfoni di Sky Tg24 il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio,ma, spiega, la macchina dei soccorsi si è messa subito in moto. E le criticità più urgenti sono state risolte, in primis quella sanitaria. Curcio parla di un solo ferito, a cui si aggiungono otto feriti lievi a Fabriano. "Non sono possibili soluzioni non strutturali e dunque dobbiamo evitare di far dormire la gente in macchina o nelle tende: la linea è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità" afferma poi il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, dopo un incontro a Visso con il sindaco e con il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani.
Migliaia di sfollati, scuole chiuse
Intanto sono centinaia le persone che hanno trascorso la notte in auto,nei palazzetti dello sport e nelle strutture approntate dai Comuni e dalla Protezione civile. Il capo della Protezione Civile ha detto che si sta valutando di trasferirli sulla costa. Scuole chiuse in tutte le aree colpite. Secondo le prime stime dei sindaci di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, gran parte dei centri storici risulterebbe lesionata, lasciando migliaia di persone senza tetto.

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