giovani costretti all’esilio e che non vollero rassegnarsi al fascismo trionfante in Italia
Il gruppo degli «irriducibili», che dà il titolo al libro di Mirella Serri, edito da Longanesi, è quello dei giovani costretti all’esilio e che non vollero rassegnarsi al fascismo trionfante in Italia. Giovani che si organizzarono e cercarono di colpire una dittatura apparentemente invincibile. Avviarono atti armati e iniziative di propaganda con l’obbiettivo di dare un segnale forte: nonostante il massiccio consenso tributato al Duce nella Penisola, vi erano anche italiani che avevano scelto di schierarsi sul fronte dell’antifascismo. Sono le storie di Giorgio Amendola, Enzo ed Emilio Sereni, Ada Sereni, Giuseppe Di Vittorio. Sono le storie anche di Maurizio Valenzi e degli altri antifascisti italiani in Tunisia. Tutti utopisti, cosmopoliti e ribelli che, rifiutando il compromesso, divennero il volto internazionale della prima opposizione al fascismo e che ancora oggi sono importanti esempi di coraggio e dedizione.
Ne discuteranno, dopo i saluti di Lucia Valenzi, il giornalista editorialista de “L’Espresso” Bruno Manfellotto, il Presidente della Fondazione Sudd Antonio Bassolino, il Presidente dell'Associazione culturale Massimo Gorki Luigi Marino.
Sarà presente l'autrice.
Mirella Serri
È docente di Letteratura e giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha dedicato numerosi saggi ai maggiori scrittori contemporanei. Ha pubblicato tra l'altro "Carlo Dossi e il racconto", "Storie di spie. Saggi sul Novecento in letteratura". Ha curato il "Doppio diario.1936-1943" di Giaime Pintor. Ha scritto anche "Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista", "I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948", "Un amore partigiano. Storia di Gianna e Neri, eroi scomodi della Resistenza" Ha realizzato trasmissioni culturali per la tv. Collabora a L’Espresso, La Stampa, Ttl, Corriere della Sera-Magazine.
Ufficio Comunicazione
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