Ha suscitato grande interesse
richiamando un folto pubblico la presentazione del libro “La Chiesa di Falciano
di Caserta. Storia Arte e Cultura”, scritto da don Matteo Coppola e Vincenzo Crisci, pubblicato da Vozza Editore, che racconta la
storia della frazione di Caserta e della Chiesa dei Santi Gennaro e Giuseppe che
è stata, per oltre due secoli e mezzo, Cattedrale di Casertavecchia, ospitando
ben 21 vescovi.
A sponsorizzare l’iniziativa, che si è svolta
sabato pomeriggio 11 gennio presso la stessa Chiesa, il Rotary Club Caserta “Luigi
Vanvitelli” che ha contribuito anche alla pubblicazione del volume.
Come ha ben spiegato il
presidente del sodalizio Bruno Giannico, è interesse del Rotary
contribuire alla diffusione della cultura ed alla conoscenza e promozione del
patrimonio artistico del territorio: “Il volume è un importante tassello nella
conoscenza della storia di Caserta e
delle sue 23 frazioni per le future generazioni. I palazzi storici e
soprattutto le chiese – ha sottolineato - possono raccontare gioie, sofferenze
e drammi, come quello, ancora avvolto nel giallo, occorso a Vincenzo Rogadei,
uno degli ultimi vescovi che hanno abitato il palazzo vescovile a Falciano,
morto improvvisamente in circostanze misteriose nel marzo del 1816, poco prima
del trasferimento della sede vescovile a Palazzo Paternò, in via San Carlo, da dove
poi si spostò definitivamente nell’attuale sede in Piazza Redentore”.
Significativo è stato anche l’intervento
del presidente dell’Associazione provinciale della stampa Michele De Simone che ha sapientemente ricostruito la storia della
Chiesa di Falciano, intitolata ai Santi Gennaro e Giuseppe, attraverso il
racconto della vita personale dei 21 vescovi che hanno utilizzato il palazzo adiacente
la chiesa, oggi sede degli uffici comunali della città, quale seminario,
abitazione personale e biblioteca.
L’editore Giuseppe Vozza ha motivato la scelta di pubblicare l’opera perché meritevole di considerazione per il
lavoro svolto dagli autori, evidenziando come la sua casa editrice sia molto
sensibile ad opere che contribuiscano alla conoscenza e valorizzazione della
storia e dell’arte del territorio.
Don Matteo, nel suo intervento,
ha spiegato le ragioni che hanno determinato la nascita di una vera e propria
passione per le ricerche storiche, durate tre anni, che hanno dato vita al
testo. Don Matteo non ha escluso che
prossimamente possa mettere in cantiere un’altra opera che descriva il
territorio ed i palazzi anche di altre frazioni della città di Caserta. Assente
per motivi di salute il co-autore Vincenzo
Crisci.
Alla presentazione presenti,
tra gli atri, molti soci del sodalizio accanto alla Comunità di Falciano.
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