martedì 28 gennaio 2020

Comunicato Cisl Fp Caserta - Domani 28 gennaio, mobilitazione della sanità provinciale in vista dello sciopero regionale del 6 febbraio

Domani mattina in piazza Prefettura alle ore 10.00 la CISL FP, Felsa Cisl, Ust CISL Caserta, saranno presenti a Piazza Vanvitelli, dinanzi la Prefettura per un sit in di mobilitazione di tutti gli operatori della sanità provinciale in vista dello sciopero regionale del 6 febbraio.

La vertenza oltre che regionale è anche territoriale perché i problemi ancora insoluti sull'area sanitaria provinciale sono numerosi:

"Noi chiediamo sia a livello regionale che provinciale - spiegano Franco Della Rocca, Segretario CISL FP Caserta e Nicola Cristiani, Segretario Provinciale Ust Caserta con delega alla Sanità - che la 208, legge per la quale potrebbero essere reintegrati nei tre anni previsti quei precari dell'Asl finora ritenuti fuori target, sia applicata anche all'Azienda Ospedaliera".

In questi giorni la sanità casertana ha potuto segnare un piccolo punto a favore, dopo la manifestazione dei 200 lavoratori somministrati dell'Azienda Ospedaliera indetta dalla Felsa CISL. Una protesta ben riuscita,  che ha procurato la Convocazione regionale in 5° Commissione Sanità per i lavoratori somministrati, grazie all'onorevole Graziano. 

Per il momento però non c'è all'orizzonte ancora alcuna soluzione concorsuale che possa scongiurare il paventato licenziamento prima della scadenza al 31 gennaio.

"Intanto, per quanto riguarda l'Asl - continuano Della Rocca e Cristiani -  abbiamo chiesto un incontro a breve al Direttore Generale Ferdinando Russo, un tavolo anche con gli altri sindacati, per chiedere un atto ricognitivo di tutto il personale precario affinché nessuno rimanga fuori, nessuno dei precari che presentano i requisiti.

La novità è che al presidio di domani saranno presenti, oltre al personale di ruolo, anche Oss delle cooperative in gestione alla rete Ospedaliera dell'ASL di Caserta. Si tratta di  150 operatori in appalto di servizio che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa della sospensione del Tar del concorso per Oss bandito dall'Asl di Caserta.

Per almeno un decennio, anch'essi hanno dato un grossissimo contributo per il mantenimento dei Lea, personale con anni e anni di esperienza nell'assistenza. 

Sono la fascia debole della vertenza con un part time che non supera i 500/ 600 euro di mensilità.
Da tempo chiedono un concorso che gli è negato e ormai non vedono più un futuro per il proprio posto di lavoro. 

Ricordiamo che a Caserta non si fa un concorso pubblico dal 1990. 

Sarà presente inoltre anche una delegazione di lavoratori della RSA Disabili di via Collecini a Caserta. Sono 50 operatori senza retribuzioni dal mese di novembre 2019, compresa la tredicesima".

La CISL fa un appello alle istituzioni, al sindaco, al Prefetto, alla Regione affinché tutte queste competenze maturate non si perdano e che si trovi una soluzione per ognuna delle problematiche presentate:

la previsione dello scorrimento delle graduatorie, ognuna nella propria aerea e laddove sussitono forme di precariato che si avvii finalmente l'iter procedurale sia per i concorsi pubblici che per gli interni.


Lo sciopero indetto per l'intera giornata del giorno 6 febbraio coinvolgerà come già annunciato, il personale di comparto delle Asl e delle Aziende Ospedaliere del territorio della Regione Campania, 
e per l'intera giornata del giorno 28 gennaio con presidi davanti a tutte le prefetture provinciali delle città di Napoli, Caserta, Avellino, Salerno, Benevento.

Si precisa che nel corso delle due giornate verrà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili ai sensi della legge Come previsto dall'articolo 1 legge 146/1990

I motivi dello sciopero: 
- Il perdurare del contesto da cui è scaturita la proclamazione dello stato di agitazione del giorno 18 novembre 2019

- La mancanza di dialogo che dura ormai da mesi e che denota la mancanza di volontà della Regione Campania di affrontare un percorso fruttuoso e responsabile.

- L'irresponsabilità della politica nonostante le numerose richieste di avviare un confronto.

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