“Un invito
ai ragazzi e ai loro genitori che, in questi giorni, sono alle prese con l’iscrizione
alle scuole secondarie di secondo grado. Senza infingimenti e senza
ipocrisie, scegliete nella maniera giusta e libera tenendo conto soprattutto
delle inclinazioni dei vostri figli”.
A rivolgerlo
Camilla Sgambato, responsabile nazionale Scuola del Partito Democratico.
“Gli alunni
purtroppo scelgono il percorso di studi non in base alle loro attitudini, ma in
base al rendimento scolastico o, peggio, a seconda dell’ambiente e delle
famiglie di provenienza.
Questo
comporta che la selezione in ingresso tra licei e istituti tecnici e
professionali avviene sulla base di un giudizio tra “alunni bravi e studiosi e
alunni che non hanno mostrato impegno”, senza soffermarsi, invece, sulle
inclinazioni, sui desideri degli studenti.
Dobbiamo
esserne consapevoli, come genitori e come docenti.
Gli istituti
tecnici e professionali sono scuole di alto profilo, non “rifugium peccatorum”
di chi non vuol studiare. Solo con questo approccio, libero da pregiudizi,
soprattutto in considerazione dell’importanza dell’innovazione digitale e del
sistema economico 4.0., restituiremo alla formazione tecnica e professionale la
qualità, la serietà, il rigore didattico che meritano.
È ciò che
aspetta il mondo dell’industria, delle imprese, piccole e grandi,
dell’artigianato, che lanciano da tempo l’allarme della carenza di competenze
tecniche e professionali”, continua la componente della segreteria di
Zingaretti con delega alla Scuola.
“Far leva
sulle inclinazioni, le capacità e le attitudini di ogni singolo ragazzo è,
inoltre, un potentissimo mezzo per combattere la dispersione scolastica, perché
un alunno che studia ciò che desidera e gli piace, non si annoia, raggiunge i
risultati prefissati e non abbandona gli studi.
Ed è ciò che
deve realizzarsi in un Paese autenticamente democratico, nel quale non devono
esistere scuole di serie A e scuole di serie B, ma scuole inclusive, serie e qualificate,
che riattivino la mobilità sociale e abbattano la convinzione che esistano cittadini
di serie A e di serie B”, conclude Sgambato (Pd).
Roma, 18.01.2020
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