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giovedì 30 aprile 2020
EMOZIONI OLIMPICHE ON-LINE GRATIS: 566 VIDEO DEI GIOCHI
Fondi per il sostegno della didattica a distanza a crisi delle scuole paritarie, il senatore della Lega Claudio Barbaro interroga il ministro Azzolina
ROMA – La scuola è tra gli ambiti più colpiti dall’emergenza coronavirus, con difficoltà evidenti per studenti e docenti. Nonostante l’impegno degli attori del sistema, proseguono le difficoltà come messo in evidenza dal sen. Claudio Barbaro (Lega) con due interrogazioni parlamentari da poco pubblicate ed indirizzate al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
Nel primo dei due testi si affronta il tema dei fondi da impiegare per dispositivi digitali messi a disposizione dal Governo per la didattica a distanza. «Tale misura – scrive il Senatore – avrebbe dovuto soccorrere per fornire alle famiglie meno abbienti strumenti di connettività per seguire le lezioni on line, tuttavia le dirigenze scolastiche sono molto restie, a quanto risulta, nel concedere schede SIM intestate alla scuola per paura di responsabilità, in caso di utilizzi inopportuni o illegittimi delle stesse, vanificando in tal modo il senso stesso del provvedimento».
Nel secondo testo il sen. Barbaro chiede attenzione al Governo verso il mondo delle scuole paritarie che in Italia rappresentano una percentuale intorno al 30 per cento del sistema scolastico, a partire dalla scuola dell’infanzia sino alla formazione superiore, compresi i nidi privati.
«Molte famiglie non possono permettersi, in questo momento e probabilmente nei prossimi mesi, il pagamento delle rette – si legge nel testo – e le scuole non hanno strumenti per ridurre le rette e, già nel mese di marzo, si sono riscontrati molti ammanchi nei pagamenti. Se non si interviene subito, tali scuole, come tante altre attività, vivranno in affanno e difficoltà finanziarie». Tale questione, riporta il sen. Barbaro, pone due problemi «uno occupazionale, relativo al personale docente, tecnico e amministrativo delle scuole paritarie e l’altro di disagio per le famiglie, poiché in molti casi le iscrizioni alle pubbliche sono chiuse già da febbraio e, specie nelle grandi metropoli, spesso le scuole statali sono già al limite della capienza».
Per entrambe le interrogazioni, si sottolinea la necessità di intervento del ministro Azzolina nelle delicate questioni con un impegno a trovare soluzioni che possano superare questo periodo di emergenza.
CGIL, CISL e UIL, Un primo Maggio STRAORDINARIO, verso la FASE 2
Non avremmo mai immaginato di celebrare la Festa dei Lavoratori in una situazione di straordinaria ed inedita emergenza che ha totalmente modificato il panorama sanitario ed economico del nostro Paese e del mondo intero.
Non possiamo non onorare questo Primo Maggio aumentando ed intensificando il nostro impegno in vista di quella “fase 2” che porta con sé ancora troppe incognite e preoccupazioni e che rischia di aggravare ulteriormente la crisi socio-economica in cui versa la nostra Provincia.
La priorità di CGIL, CISL, UIL è e resta la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro con un impegno e una vigilanza ancora maggiore in vista della riapertura delle attività produttive così da evitare una maggiore diffusione. Un attenzione particolare dovrà essere posta al trasporto pubblico: la sanificazione dei mezzi, il potenziamento e la creazione di nuove corse nei distretti e nelle zone industriali diventeranno fondamentali nelle prossime settimane di riapertura.
In una situazione così complessa e inedita è necessaria una piena assunzione di responsabilità da tutti: dalle istituzioni centrali e regionali, che devono mettere in campo ulteriori strumenti e risorse di sostegno di lavoratori e imprese, alle associazioni datoriali, che hanno un compito centrale nella tutela sanitaria dei lavoratori; dagli enti sanitari, centrali in questa fase emergenziale, alla classe politica tutta, che non rinunciando al diritto di critica adotti comportamenti responsabili verso il Paese e verso le ansie della gente che chiede risposte e proposte e non ennesime polemiche.
Vogliamo in occasione di questo Primo Maggio porre l’accento su due settori della società che questa emergenza sta indebolendo ulteriormente: le donne e i giovani.
Viviamo in un territorio dove il tasso di disoccupazione giovanile e femminile ha già toccato da tempo percentuali da record, non è difficile prevedere che questa emergenza acuirà ulteriormente questi dati. Occorre quindi lavorare da subito per mettere in campo misure di sostegno sistemiche, che comprendano congedi parentali, sostegno del lavoro da remoto, sostegno economico per personale di accudimento per i figli minori, maggior ricorso allo smart working.
Per quanto attiene ai giovani, sui quali e sul cui futuro non è possibile scaricare il peso di questa straordinaria contingenza, occorrerà mettere in campo misure straordinarie e risorse atte ad impedire che le nuove generazioni possano trovare occasioni di lavoro stabile, dignitoso e tutelato.
CGIL, CISL, UIL di Caserta, sono pronte a fare la loro parte con senso di collaborazione e di responsabilità coscienti che occorrerà con oculatezza gestire contemporaneamente le esigenze di ripresa dell’economia con quelle prioritarie della salute dei lavoratori e dei cittadini.
Il Garante dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “l’istruzione è un diritto per gli alunni disabili.”
COMUNICATO STAMPA DEL 30.04.2020
Il Garante
dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “l’istruzione è un
diritto per gli alunni disabili.”
Il Garante
dei Disabili della Regione Campania ribadisce che l’istruzione è un diritto per
gli alunni disabili, che purtroppo in questo periodo di emergenza per covid-19,
non è stato a tutti assicurato. “La stessa Ministra della Pubblica Istruzione, Lucia
Azzolina – spiega Colombo - ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici.
Nel testo
della missiva, la Azzolina, chiede che il docente di sostegno si affianchi alle
attività di tutta la classe, in presenza dell’alunno con disabilità, non solo
per facilitare e fornire feedback sui contenuti, “per mediare con strumenti e
metodologie individualizzati la trasmissione del sapere, ma anche per riportare
l’attenzione dell’intero gruppo classe sulla possibilità di creare occasioni di
rinnovata socializzazione in un ambiente condiviso, seppure virtuale.”
Il docente di sostegno, inoltre, viene invitato, in
virtù del momento che la società italiana sta vivendo, “di
curvare e ricalibrare il PEI, coinvolgendo il dirigente scolastico e il
consiglio di classe nelle scelte e informandone le famiglie, man mano che
emerga la necessità di ripensare la didattica, i contenuti e le metodologie.”
Possibilità anche per quanto riguarda il
coinvolgimento “degli assistenti educatori e alla comunicazione nel lavoro
quotidiano di garanzia della didattica a distanza.”
“Con gli assistenti alla comunicazione – leggiamo
nella missiva – in particolare per quanto riguarda alunni e studenti con
disabilità sensoriali, la collaborazione potrà avvenire attraverso sistemi di
condivisione delle piattaforme digitali in uso tra i docenti, in modo che gli
assistenti medesimi possano operare a loro volta a distanza con gli allievi e i
docenti medesimi, utilizzando il canale comunicativo più adeguato alle varie
circostanze.”
Ricordo infine, - continua l’avv. Paolo Colombo - che il Tribunale
Civile di Roma, il 9 aprile u.s., ha ribadito tale diritto.
Si tratta di un’Ordinanza assai interessante, sia perché è attualissima,
sia perché ha affermato il principio che anche in periodo di didattica a
distanza il docente per il sostegno e i docenti curricolari debbono continuare
a seguire gli alunni con disabilità per tutte le ore di
insegnamento previste normalmente.
Confrontando tuttavia questa decisione con quanto sta avvenendo in realtà nelle scuole italiane, ci viene tanto da riflettere sulla legittimità dell’attuale situazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità, gravemente violato, stando alla decisione in esame. Infatti, nessuno dei docenti per il sostegno sta svolgendo tutte le ore assegnate agli alunni con disabilità, seguendo la logica di riduzione e quasi sempre di dimezzamento dell’orario settimanale di insegnamento e talora anche una riduzione superiore.
Confrontando tuttavia questa decisione con quanto sta avvenendo in realtà nelle scuole italiane, ci viene tanto da riflettere sulla legittimità dell’attuale situazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità, gravemente violato, stando alla decisione in esame. Infatti, nessuno dei docenti per il sostegno sta svolgendo tutte le ore assegnate agli alunni con disabilità, seguendo la logica di riduzione e quasi sempre di dimezzamento dell’orario settimanale di insegnamento e talora anche una riduzione superiore.
Per questo ci spettiamo di più dalle scuole che, vuoi per la mancanza di collegamento
internet o per l’ignavia di taluni Dirigenti Scolastici e di taluni Collegi dei
Docenti o di qualche insegnante curricolare o per il sostegno, non hanno avviato totalmente la didattica a distanza o,
laddove l’abbiano avviata, non si sono preoccupate dell’enorme difficoltà e
talora dell’impossibilità degli alunni con disabilità intellettive o con
disturbi neurosensoriali a seguire le lezioni a distanza per le
loro comprovate difficoltà psicologiche ed esistenziali. Forse, se qualcuna
delle famiglie coinvolte in tali problematiche facesse ricorso per violazione
di legge o per discriminazione contro queste esclusioni dal diritto allo
studio, sapremmo cosa poter pretendere dall’Amministrazione Scolastica.”
Napoli, 30.04.2020 Il
Garante
Avv. Paolo Colombo
UIL Salario Accessorio - Produttività
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COMUNICATO
STAMPA
Ospedale
di Caserta, salario accessorio: la Uil-Fpl chiede garanzie
Ecco il documento che
la Uil-Fpl guidata dal segretario generale Domenico Vitale ha inviato al
commissario dell’azienda ospedaliera di Caserta Sant’Anna e San Sebastiano
sulla questione salario accessorio:
Segreteria
Territoriale
Caserta
Al Commissario Straordinario
AORN S. Anna e S. Sebastiano di Caserta
Avv. Carmine Mariano
P. C. A tutti i
lavoratori
Prot.41
Oggetto:
Salario Accessorio - Produttività
Come noto, nella tarda mattinata del 27 Aprile c.a. si
è svolta una Conference call tra il
vertice dell’Azienda Ospedaliera di Caserta e le OO.SS. di categoria, durante
la quale sono stati trattati svariati temi, tra cui le progressioni economiche
del personale (c.d. “fascia”), l’attivazione di percorsi di carriera interni e
la premialità del personale sanitario impegnato nell’attività anti COVID – 19:
in merito a quest’ultimo argomento, si sarebbe svolta nel pomeriggio una
videoconferenza tra la Struttura Commissariale Regionale e le OO.SS. di
categoria.
All’esito della riunione regionale, riguardo il
compenso da corrispondere ai lavoratori esposti al rischio Covid – 19, è stata presentata
una proposta, suscettibile di ulteriore trattativa sindacale che si concluderà
a breve: nella fattispecie, le OO. SS. hanno evidenziato alcuni limiti, sia in
ordine alla definizione della platea dei beneficiari, sia in relazione alle
scarsità delle risorse messe a disposizione.
Ciò posto, la scrivente O.S.
invita il Commissario straordinario dell’AORN Avv. Mariano a rimodulare la
proposta complessiva della risorse di salario accessorio da destinare alla
produttività, alla luce degli esiti della trattativa in ambito regionale, al
fine di poter individuare congiuntamente, oltre ai dipendenti coraggiosamente
impegnati nel contrasto alla pandemia, ai quali bisogna riconoscere giusto ed
adeguato compenso grazie anche alle risorse aggiuntive provenienti dalla
Regione, anche altre figure
professionali che, di riflesso, si ritrovano con un notevole carico di lavoro.
Si rileva difatti che l’emergenza in atto, al pari di
una scossa tellurica, ha modificato in maniera ampia e generalizzata le
dinamiche ed i ritmi lavorativi della stragrande maggioranza dei dipendenti,
che si ritrovano a fronteggiare nuovi modelli organizzativi legati alla diversa
e rinnovata impostazione del lavoro.
Fiduciosi in un pieno accoglimento della presente,
nell’ambito delle proficue e corrette relazioni sindacali in essere, si resta
in attesa e si porgono cordiali saluti.
Caserta, 29/04/2020
F.to la
Segreteria Territoriale
mercoledì 29 aprile 2020
Confindustria - Vito Grassi eletto Presidente del Consiglio Rappresentanze Regionali. Traettino: “Ottima scelta, saprà promuovere al meglio le istanze delle diverse territoriali”.
“Le
mie congratulazioni e il più sincero in bocca al lupo all’amico Vito Grassi,
che è stato eletto Presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali di
Confindustria nazionale e che quindi assumerà la carica di vicepresidente in
occasione dell’elezione di Carlo Bonomi a presidente di Confindustria. Si
tratta di una figura di qualità, che, specie in un momento così delicato, saprà
promuovere al meglio le istanze delle regioni rappresentate nell’organismo.
L’elezione di Grassi, poi, è anche un riconoscimento importante nei confronti
del sistema imprenditoriale campano”. A dichiararlo è il presidente di
Confindustria Caserta, Luigi Traettino.
DUE VIDEOMESSAGGI DEL CARDINALE SEPE
DUE VIDEOMESSAGGI DEL
CARDINALE SEPE
AGLI STUDENTI E A TUTTO
IL PERSONALE DELLA SCUOLA
in tempo di pandemia da covid 19
Carissimi,
siete
nel cuore di tutta la comunità, ora più che mai, in questo tempo di angoscia,
paura, sofferenza e dolore per il rischio di contagio da covid 19 o
coronavirus, che sembra aver cambiato il corso della storia, sconvolgendo il
mondo e la nostra vita, privandoci per molti aspetti della libertà, delle
nostre abitudini, dei nostri diritti individuali.
Voi stessi,
senza colpa alcuna, state pagando un prezzo altissimo, perché privati del
diritto di andare a scuola, costretti a un modello di formazione assolutamente
inusitato e a una conclusione dell’anno scolastico del tutto rabberciata.
Siamo
stati tutti travolti da un evento incredibile e violento. Ma passerà. Non
avvilitevi. Vedete tutto come un imprevisto e involontario incidente di percorso
che, accanto alla paura e al dolore, ci sta insegnando tante cose: innanzitutto
che nel mondo e nella vita può accadere l’impossibile, l’assurdo; che dobbiamo
essere preparati a tutto; che dobbiamo accettare l’evento, individuando
modalità e mezzi per autotutelarci e gestirlo; che le regole e le leggi vanno
rispettate sempre, particolarmente quando sono imposte da situazioni gravissime
come quella in atto; che non dobbiamo mai perdere il giusto equilibrio e la
freddezza per valutare bene le cose; che dobbiamo abituarci al sacrificio e
alla rinuncia anche delle cose che ci sono care, se questo serve al nostro
benessere e al bene comune; che in tragici momenti dobbiamo essere non solo più
forti, ma anche più responsabili e più impegnati nell’esercizio dei nostri
doveri.
Io
sono sicuro che queste raccomandazioni già sono vostro patrimonio. Ma non
mollate. Mettete a frutto questa dura lezione. Ne uscirete più maturi, formati
e preparati.
Le nostre città e il nostro Paese contano su
di voi. Ciascuno di voi è chiamato a costruire la comunità nuova. Ma per questo
è necessario innanzitutto essere edificati dentro per essere nel mondo
protagonisti responsabili.
Stringete
i denti, siate fieri di voi, di questa nostra Scuola, del nostro Sud e della
nostra Italia. Andate avanti per far crescere tutta la comunità.
Vi è
stato tolto la parte più bella che caratterizza il vivere e l’operare, a vario
titolo, nel mondo della scuola. E’ stato sospeso il rapporto quotidiano tra
docenti e studenti, con i dirigenti scolastici e tutto il personale.
Vi
servite dei nuovi strumenti di comunicazione che vi consentono di tenere le
lezioni e i contatti, ma lo fate con sacrificio e dolore, perché manca la
dimensione umana, vi manca il rapporto interpersonale che arricchisce.
Siete
stati chiamati ad una riconversione didattica e formativa. E con grande
sensibilità e responsabilità avete accettato. Non amareggiatevi. Siate forti.
Ha da passà ‘a nuttate, come diceva il grande De Filippo. E la nottata, con
l’aiuto di Dio Misericordioso, sta passando.
Certamente
non siete contenti per come avete dovuto lavorare, insegnare, studiare, ma
avete salvato un anno scolastico assolutamente in pericolo e a rischio di
nullità.
Consentitemi,
cari Docenti, Dirigenti e Voi tutti impegnati nel mondo della scuola, di dirVi
grazie dal profondo del cuore, come Vescovo, pastore e fratello. La nostra
comunità ha bisogno di persone sensibili, capaci e forti come Voi.
Avete
dimostrato di saper guardare avanti, oltre l’ostacolo. Vi muovete sapendo di
essere portatori di un importante patrimonio di cultura, di sapienza
pedagogica, di attenzione alla persona, all'adolescente, al giovane.
GRAZIE
ANCORA A VOI TUTTI E ‘A MARONNA V’ACCUMPAGNA!
Napoli,
28 aprile 2020
Il Garante dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “Fase II, Coronavirus, sintesi delle misure previste per le persone con disabilità”.
COMUNICATO STAMPA DEL
28.04.2020
Il Garante
dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “Fase II, Coronavirus,
sintesi delle misure previste per le persone con disabilità”.
Queste le
dichiarazioni del Garante dei Disabili della Regione Campania, avv. Paolo
Colombo dopo l'annuncio della fase 2 da parte del Presidente del Consiglio dei
Ministri, prof. Giuseppe Conte: “Con il decreto del 26 aprile, il Governo ha
dato il via alla fase II, dal 4 al 18 maggio, ovvero quella del rilancio in cui
dovremmo convivere con la pandemia e senza abbassare la guardia, dovremmo
gradualmente raggiungere la normalizzazione. Qui di seguito presento una
sintesi delle misure previste per le persone con disabilità:
RIATTIVAZIONE
CENTRI SEMIRESIDENZIALI
L’articolo 8 del DPCM titola:Ulteriori disposizioni specifiche per la disabilità, con queste disposizioni:
1. Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, sociooccupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono riattivate secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.
L’articolo 8 del DPCM titola:Ulteriori disposizioni specifiche per la disabilità, con queste disposizioni:
1. Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, sociooccupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono riattivate secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.
USO DELLE MASCHERINE
È stato ribadito l'obbligo di
utilizzare le mascherine protettive in presenza di altre persone: anche sui
mezzi pubblici e anche quando si andrà a fare visita ai congiunti (e sempre
evitando assembramenti). Per evitare speculazioni si abbasseranno i prezzi,
giungendo ad un costo che è stato fissato di massimo 0,50 euro al pezzo al
netto di IVA. L'articolo 3 del DPCM, che contiene queste disposizioni,
specifica al comma 2 anche una deroga all’obbligo dell’uso di mascherine per
bambini sotto i 6 anni e persone con alcune forme di disabilità:
Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti.
VISITE NELLE RSA
Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti.
VISITE NELLE RSA
All'articolo 1, voce x) è specificato
che:
l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
ATTIVITA’ ALL’APERTO
l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
ATTIVITA’ ALL’APERTO
All'articolo 1, voce f) è specificato
che:
non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”.
non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”.
Napoli,
28.04.2020 Il Garante
Avv. Paolo Colombo
martedì 28 aprile 2020
Coronavirus, Grimaldi: industria delle cerimonie in ginocchio. Stop alle tasse, cassa integrazione in deroga e finanziamenti a fondo perduto
COMUNICATO STAMPA
Coronavirus, Grimaldi: industria delle cerimone in
ginocchio. Stop alle tasse, cassa integrazione in deroga e finanziamenti a
fondo perduto
«L’industria
dei matrimoni, quella delle cerimonie sono in ginocchio. Governo e Regione
hanno fatto poco o nulla. Sono saltati tutti gli appuntamenti del 2020 e le
difficoltà sono già evidenti». A denunciarlo il consigliere regionale e
vicecoordinatore regionale di Forza Italia Massimo Grimaldi. «La sola Campania,
secondo i dati trasmessi, conta circa 12 mila attività coinvolte con un
fatturato annuo di oltre 1,5 miliardi – ha sottolineato Grimaldi - Sono in
crisi i proprietari ed i gestori di ville. Con tutto l’indotto, dal catering ai
fotografi, dagli atelier all’oggettistica fino ad arrivare ai fiorai. Il
Presidente della Giunta non li può ignorare e deve convocarli per immaginare e
costruire soluzioni immediate. Serve interviene per stoppare le tasse a questo
comparto, Irap ed IRPEF, va allargata la cassa integrazione in deroga e bisogna
immettere liquidità nel sistema. La strada dei finanziamenti a fondo perduto va
resa possibile».
COVID-19, UNITI PER BAIA E LATINA CHIEDE LA CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO PER LA RIDUZIONE DELLA TARI PER NEGOZI E BOTTEGHE.
IL
CAPOGRUPPO SANTORO: IL COMUNE ESONERI I COMMERCIANTI DAL PAGAMENTI DELLA
TARIFFA SUI RIFIUTI IN PROPORZIONE AI GIORNI DI CHIUSURA OBBLIGATORIA PER IL
CORONAVIRUS DELLE ATTIVITÀ INTERESSATE DALLE ORDINANZE GOVERNATIVE E REGIONALI.
Subito un Consiglio
comunale straordinario per ridurre la Tari ai negozi e alle botteghe costrette
a rimanere chiuse in paese durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
A presentare la richiesta,
indirizzata al sindaco, è il gruppo consiliare “Uniti per Baia e Latina” che, ai
sensi dell’articolo 14 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio, punta
ad una seduta ad hoc dell’assise per “trattare un argomento di grande attualità
e di forte interesse per molti esercizi commerciali ad oggi purtroppo
danneggiati dalla chiusura obbligatoria delle proprie attività dalle disposizioni
governative e regionali”, scrivono i consiglieri di minoranza Michele Santoro,
Angelo Campanile e Massimo Leardi.
“Nei piccoli Comuni, la
chiusura delle attività di ristorazione di bar, di parrucchieri e di barbieri
dovute all’emergenza COVID-19, ha procurato non pochi danni all’economia
locale.
Ed, infatti, la
promulgazione sia da parte del Governo centrale che della Regione Campania di
decreti di urgenza limitanti tali attività, ha inevitabilmente determinato una
crisi economica alle sole attività produttive operanti oggi nella nostra
comunità.
Ebbene, nonostante la
predetta chiusura, le suindicate attività sono parimenti tenute a corrispondere
al Comune la tassa per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
prodotti.
Pertanto, il gruppo
consiliare “Uniti per Baia e Latina” ha sottoposto all’esame del Consiglio
comunale, quale punto da porre all’ordine del giorno del Consiglio comunale, la
riduzione della tariffa raccolta smaltimento rifiuti solidi urbani in
proporzione ai giorni di chiusura obbligatoria delle attività commerciali interessate
dalle ordinanze governative e regionali a causa della pandemia causata dal
coronavirus”, dichiara il capogruppo consiliare Santoro.
“Ci auguriamo che, almeno
in questa occasione, la maggioranza consiliare voglia tenere in debita
considerazione le difficoltà economiche che stanno attraversando i gestori
delle attività chiuse per imposizione governativa, e voglia aderire alla
proposta formula dal gruppo di opposizione. Gli interessi dei nostri concittadini
non hanno colorazione politiche né di destra né di sinistra e noi
amministratori, anteponendo interessi di parte, abbiamo il solo dovere di
tutelarli”, conclude l’ex sindaco Santoro.
Baia e Latina 27.04.2020
EMERGENZA-COVID :LA FEDERAZIONE PROVINCIALE PSI CASERTA :" GUAI ABBASSARE LA GUARDIA"
EMERGENZA-COVID :LA FEDERAZIONE PROVINCIALE PSI CASERTA :" GUAI ABBASSARE LA GUARDIA"L' Assessore alla sicurezza del Comune di Caserta Raffaela Piazza congiuntamente al Vicesindaco di Cesa Antonio Esposito ,al Consigliere Comunale di Caserta Gianluca Iannucci al Coordinatore di Federazione ed ex Consigliere Comunale di Orta di Atella Espedito Ziello e l' intera Federazione Provinciale PSI Caserta, in seguito all' intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla seconda fase dell'emergenza Coronavirus sentono l' esigenza di comunicare quando segue.Una tempestiva e accorta gestione della Pandemia ha evitato, fino ad oggi, una eccessiva diffusione del Covid-19 in tutto il Sud Italia e che solo La chiusura di tutte le attività e la quarantena forzata durata 2 mesi ha prodotto la mancata diffusione dello stesso. A chi ancora non l' avesse compreso, vogliamo ricordare che il "taxi"di questo maledetto virus siamo noi e che, se gli togliamo la possibilità di " frequentarci" ne riduciamo al minimo il contagio.Se da domani smetteremo di essere attenti e circospetti, prima o poi lo incontreremo e arriverà anche in casa nostra. Tutti noi siamo stanchi, impauriti ed anche impoveriti, ma non dimentichiamo mai che siamo vivi ed i nostri cari anche.A chi oggi si lamenta e va alla ricerca di un colpevole vogliamo ricordare che ad impoverire il Paese non è stato Giuseppe Conte o Vincenzo De Luca ma una maledetta Pandemia.Fino a quando non sarà definitivamente sconfitta con efficace vaccino, sarà sempre in agguato e continuerà a seminare morte e paura.Vogliamo infine riportare una frase che diceva sovente Bettino Craxi perché si attaglia a questi tempi:”Primum vivere deinde Philosophari”.Pensiamo a questo, usciamo lo stretto necessario ,controlliamo i nostri figli che stiano a casa, indossiamo mascherine e guanti, manteniamo il distanziamento sociale e usciamo da casa solo se è necessario uscire.non ascoltate stupidi complottisti.
25 APRILE, IL SINDACO DI TOMMASO DEPONE UNA CORONA DI ALLORO AI PIEDI DEL MONUMENTO AI CADUTI
RINASCITA ALIFANA
SINDACO Maria Luisa DI
TOMMASO
COMUNICATO STAMPA
25 APRILE, IL SINDACO DI TOMMASO DEPONE UNA CORONA DI ALLORO AI PIEDI DEL
MONUMENTO AI CADUTI:
“CELEBRARE LA LIBERAZIONE ASSUME QUEST’ANNO UN SIGNIFICATO ANCORA MAGGIORE
PER RICORDARE IL SACRIFICIO DI QUANTI DIEDERO LA VITA PER LA LIBERTÀ E LA
DEMOCRAZIA NEL NOSTRO PAESE”
In occasione della giornata del 25 aprile, il sindaco della città di Alife,
Maria Luisa Di Tommaso, una volta adottate tutte le precauzioni del caso, ha
deposto una corona di alloro ai piedi del monumento ai Caduti in guerra ubicato
in piazza XIX ottobre.
Analogamente a quanto fatto anche lo scorso anno, a pochi mesi dal suo insediamento alla guida del Comune, il primo cittadino alifano ha voluto celebrare il 75esimo anniversario della Liberazione dell’Italia onorando il sacrificio offerto dalle migliaia di connazionali, tra cui decine di concittadini alifani, per restituire democrazia e libertà al nostro Paese.
“Ritengo che quest’anno la ricorrenza del 25 aprile abbia assunto un valore ancora più pregnante per la concomitante situazione di emergenza nazionale per la pandemia in atto, un contesto di crisi che, come nel 1945, sta mettendo a dura prova la nostra vita e la nostra economia ma che ci vede impegnati ancora una volta, come italiani e come alifani, a tirare fuori il meglio di noi per superare le difficoltà e rilanciare le nostre comunità verso il futuro. E allora quale miglior momento per ricordare le vittime di guerre e l’eroismo di quanti offrirono la loro vita per rendere l’Italia libera e consegnarci una nazione autenticamente democratica e civile dove regna la pace militare e sociale”, dichiara il sindaco Di Tommaso.
Alife, 27.04.2020
Un episodio di contagio prontamente isolato.
Il
Commissario Straordinario
Comunicato stampa
Un
episodio di contagio prontamente isolato.
Non si è trattato di un focolaio, bensì di un
contagio circoscritto ad un gruppo ristretto di dipendenti, tutti appartenenti
allo stesso reparto e allo stesso turno di lavoro, assoggettati a tampone
rino-faringeo nell’ambito del programma di sorveglianza sanitaria predisposto
dall’Azienda, attraverso l’Ufficio del Medico Competente.
I dipendenti risultati positivi al Covid-19 (un
medico, due infermieri e un OSS, ai quali va l’abbraccio di tutta l’Azienda)
avevano in precedenza effettuato più volte l’esame ed erano risultati sempre
negativi.
Proprio in virtù del programma di
sorveglianza sanitaria adottato dall’AORN di Caserta, in primis con i controlli ai dipendenti impegnati nei reparti Covid, è
stato possibile accertare ed isolare tempestivamente i casi positivi
manifestatisi nel Pronto Soccorso lo scorso 24 aprile, evitando la propagazione
del virus.
Altrettanto immediato è stato l’intervento di
sanificazione dell’intero Pronto Soccorso che in poche ore ne ha consentito la
riapertura in piena sicurezza.
Non solo.
Nelle ore immediatamente successive
all’accertamento dei quattro casi positivi sono stati sottoposti a tampone
tutti i dipendenti del Pronto Soccorso. I tamponi processati nel giro di poche
ore hanno dato tutti esito negativo.
L’indagine epidemiologica che ne è seguita ha
ritenuto poco probabile un contagio da paziente.
L’episodio verificatosi ci dice che non
bisogna abbassare la guardia perché il virus può introdursi in Ospedale anche
attraverso soggetti asintomatici.
I percorsi e le procedure, peraltro
continuamente aggiornati, in accordo con le indicazioni dell’Istituto Superiore
di Sanità, devono essere scrupolosamente osservati anche nell’attuale insidiosa
fase di rallentamento della circolazione del virus. Allo stesso modo devono
essere correttamente indossati i Dispositivi di Protezione Individuale, forniti
ai reparti e ai dipendenti in numero e tipologia appropriati.
Naturalmente proseguirà la sorveglianza
sanitaria dei dipendenti che al 26 aprile registra l’esecuzione di 1.446
tamponi e oltre 900 test rapidi, a fronte di una comunità lavorativa di 1.500
unità.
Caserta, 27 aprile 2020
Avv. Carmine Mariano
domenica 26 aprile 2020
Rotary Club Caserta Luigi Vanvitelli promuove l’incontro a distanza “Pari opportunità al tempo del Covid-19”, in diretta Zoom alle 19 di lunedì 27 aprile.
Il Rotary Club Caserta Luigi Vanvitelli,
di cui è presidente Bruno Giannico, in
collaborazione con l’Associazione Donne Giuriste Italia sezione Caserta, ha
organizzato una conversazione web, di estrema attualità e di grande interesse, dal
titolo “Pari opportunità al tempo del Covid-19” in programma lunedì 27 alle ore
19.
Ne parleranno due socie, la Presidente
Piccole e medie Imprese di Caserta, dott.ssa Anna Maria Melenchi; e la Presidente della sezione di Caserta
dell’ADGI, avv. Anna Di Mauro. Modererà
l’incontro la socia, membro del Direttivo, dott.ssa Adele Vairo. Gli interventi saranno aperti dal presidente del
sodalizio Giannico che sta dando grande impulso al Rotaty Luigi Vanvitelli e
grandi segnali sul territorio perché, anche in questo momento di pandemia che
costringe tutti a rimanere a casa, promuove, insieme al Direttivo, service e
caminetti a distanza, in modalità multimediale.
Saranno affrontati diversi argomenti: il principio di parità e il significato
di pari opportunità; la normativa a sostegno e le sue fonti; esperienze; normativa
vigente Anti Covid19 e la lesione del principio di pari opportunità; progetti
in cantiere per azioni di pari opportunità. Seguirà un dibattito. Al webinar,
che si inserisce nell’ambito dei caminetti promossi per la conoscenza dei soci,
si potrà accedere attraverso la pagina facebook del sodalizio, dove ci sarà il
link per partecipare.
Nel frattempo continua la raccolta fondi
promossa dal Rotary Caserta Luigi Vanvitelli per l’acquisto di dispositivi ed
apparecchiature a supporto dell’Ospedale di Caserta o di altri del territorio
laddove si possano manifestare criticità e urgenti necessità, presso la Banca,
Che Banca di piazza Vanvitelli a Caserta, con il seguente Iban: IT50 A 03058
01604 100572147932.
Comunicato stampa AORN Caserta sui tamponi eseguiti
Comunicato
stampa
Tutti negativi al
Covid-19 i tamponi rino-faringei effettuati al personale dell’Azienda
“Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta afferente al Pronto Soccorso e ad altre
Unità operative che con questa hanno interagito nei giorni scorsi. Si tratta di
circa un centinaio di dipendenti “tamponati”. L’immediata procedura di sorveglianza
sanitaria si è resa necessaria dopo che ieri è stata rilevata la positività al
Covid-19 di quattro dipendenti del medesimo turno di lavoro presso il Pronto
Soccorso, asintomatici.
Proseguono, quindi,
regolarmente le attività di Pronto Soccorso dell’Azienda, riprese già da ieri
sera, dopo aver attivato le procedure di sanificazione degli ambienti con
temporanea sospensione delle prestazioni.
Si resta in attesa
dell’esito dei tamponi rino-faringei, attualmente in corso di processazione,
praticati su un'altra cinquantina di dipendenti di altre Unità operative
dell’Azienda.
Caserta,
25 aprile 2020
News Arcidiocesi di Napoli
Il carissimo professore Aldo
Masullo ha lasciato questo mondo. Una notizia grave che rende ancora più triste
questo tempo tenebroso di sofferenza e dolore per la pandemia da coronavirus.
Una perdita enorme che addolora profondamente me e la Chiesa di Napoli.
Posso dire con grande commozione
che ho perduto un vero Amico, perché tale era diventato per me in questi anni.
Siamo tutti più poveri sul piano umano e sociale. Ci è venuta a mancare questa
figura immensa, questa personalita’ straordinaria, questo Uomo vero e sincero
che ha saputo fare della sua vita un dono per tutti, per la Famiglia, per chi
si è arricchito della sua amicizia, per Napoli che lo ha visto sempre cittadino
attivo, per la politica che lo ha visto inimitabile e discreto protagonista, per
il mondo della cultura che lo ha visto esponente eccelso, per i tanti studiosi
e professionisti che si sono formati alla sua scuola.
Il prof. Masullo non è morto,
perché continua ad essere presente nel nostro cuore e nel nostro pensiero. Ci
restano i suoi libri, i suoi insegnamenti, la sua saggezza, la sua umiltà.
Nella condivisione del dolore,
commosso porgo alla Famiglia Masullo un fraterno abbraccio, il mio grande
cordoglio, i sentimenti indelebili verso il Maestro e l’Amico.
Crescenzio Card. Sepe
Arcivescovo Metropolita di Napoli
sabato 25 aprile 2020
Comunicato stampa AORN Caserta
Comunicato
stampa
A seguito delle
quotidiane attività di sorveglianza sanitaria dei dipendenti dell’Azienda
“Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta con l’esecuzione di tamponi rino-faringei
è stata rilevata la positività al Covid-19 di quattro dipendenti del medesimo
turno di lavoro presso il Pronto Soccorso.
I quattro dipendenti,
in assenza di sintomi, sono stati confinati presso il proprio domicilio, con
comunicazione al SEP, il Servizio Epidemiologia e Prevenzione, dell’ASL
competente per la presa in carico.
Alle ore 16,30 sono
state immediatamente attivate le procedure di sanificazione degli ambienti con
temporanea sospensione delle prestazioni di Pronto Soccorso.
Alle ore 18,45 sono
regolarmente riprese le attività.
Come da procedura
aziendale tutti i dipendenti del Pronto Soccorso e i dipendenti entrati in
contatto con lo stesso sono stati sottoposti a tampone rino-faringeo.
Nel prossimo
comunicato si darà notizia dell’esito dei tamponi effettuati, attualmente in
corso di processazione.
Caserta,
24 aprile 2020
venerdì 24 aprile 2020
Il Garante dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “Grazie Elena e grazie Presidente Mattarella”.
COMUNICATO STAMPA DEL
23.04.2020
Il Garante
dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “Grazie Elena e grazie
Presidente Mattarella”.
La piccola
Elena Salvatore, residente a Nola, di 9 anni, da quando ne ha 3 è costretta a
muoversi su una sedia a rotelle. È stata premiata come Alfiere della Repubblica
dal Presidente Sergio Mattarella.
Elena
tramite un video appello, ha richiamato la sua città e la comunità intera al
rispetto della normativa sulle barriere architettoniche, e quindi delle
persone, per consentire a tutti di essere pienamente liberi.
“Ringrazio
la piccola Elena - dichiara il Garante dei Disabili della Regione Campania,
avv. Paolo Colombo - per aver acceso i riflettori su una questione di grande
importanza, per il rispetto delle persone con disabilità, per la civiltà di
tutta la comunità e dimostrando così, che dai più piccoli vengono insegnamenti
profondi e meritori che i 'grandi' devono osservare. Inoltre, ringrazio il
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’attenzione ancora una
volta prestata alle problematiche dei più deboli tra i deboli. Infine ricordo -
conclude Colombo - che una società in cui vivono bene le persone disabili, è
una società dove vivono meglio tutti”.
Napoli,
23.04.2020 Il
Garante
Avv. Paolo Colombo
NUOVO BRAND DELLA REGGIA DI CASERTA, L’ORDINE DEGLI ARCHITETTI BOCCIA LA SCELTA DEL LOGO.
Cecoro: Manca totalmente di ogni
riferimento storico-artistico e sembra un vero e proprio plagio in quanto
simile, se non identico, ad altri loghi già esistenti.
Opportuno un concorso internazionale
di idee che avrebbe avuto una forte partecipazione internazionale, e avrebbe
generato una grande pubblicità per la nostra provincia nel mercato
creativo-culturale globale.
“L’Ordine
degli Architetti PPC per propria natura ha un ruolo che presenta una stretta
connessione con la cultura e con il design, per questo motivo sento l’obbligo
di dissentire in maniera molto forte per la scelta del nuovo logo della Reggia
di Caserta.
Il logo
scelto per rappresentare il brand “Reggia di Caserta” manca totalmente di ogni
riferimento storico-artistico e sembra un vero e proprio plagio in quanto
simile se non identico ad altri loghi già esistenti. Sembra essere stato preso
in prestito da quello del celebre campione di tennis Roger Federer o ancora
peggio da quello della nota società immobiliare canadese “Ricco Colinares” che
utilizza questo marchio da anni”.
A
dichiararlo il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di
Caserta, Raffaele Cecoro, che boccia nettamente la scelta operata dalla società
di grafica e dalla direzione generale di Palazzo Reale per il nuovo brand del
sito vanvitelliano.
“Il marchio
che dovrebbe rappresentare un complesso monumentale come quello della Reggia di
Caserta, patrimonio dell'UNESCO, non può essere pensato come un logo di un
privato o di una semplice azienda, dovrebbe, invece, racchiudere in sé
riferimenti storico-artistici ma anche territoriali.
In questo
logo non vi è alcun riferimento stilistico né al palazzo né tantomeno allo spettacolare
parco vanvitelliano, la scelta sembra del tutto estranea alla magnificenza
della Reggia.
Di sicuro
più efficace il logo precedente, ovvero lo schizzo planimetrico con il gioco
delle quattro corti della Reggia di Caserta, un elemento stilizzato che
coglieva a pieno l’essenza di quello che dovrebbe essere un marchio. Era un
elemento riconoscibile ed unico.
Abbinare un
logo a un monumento internazionale è una cosa complessa e per questo avrebbe
meritato grande attenzione, il tutto sarebbe dovuto avvenire con procedure e
soprattutto competenze in grado di rispettare l'importanza e la responsabilità
del caso”, continua il vertice degli architetti di Terra di Lavoro che poi
nota:
“Non è
plausibile che, per un progetto di tale importanza, si sia adoperato lo
strumento dell’affidamento diretto che, seppur previsto dal nostro codice degli
appalti, perché sotto soglia, appare del tutto inopportuno.
Sarebbe
stato più appropriato procedere con un concorso internazionale di idee che di
sicuro avrebbe avuto una forte partecipazione internazionale; inoltre, il tutto
avrebbe generato una grande pubblicità per la nostra provincia nel mercato
creativo-culturale globale.
Inutile
dire che, come Ordine degli Architetti P.P.C., saremmo stati onorati nel dare
una mano nell’organizzare un concorso sul tema del logo della nostra amata
Reggia, oltretutto siamo sempre stati sensibili a certe tematiche.
Personalmente
ho conosciuto qualche mese fa la direttrice Maffei, mi ha fatto un’ottima
impressione, una persona preparata ma anche molto pragmatica, lei è un
architetto e come tale non può non essere sensibile ad una questione del
genere.
Quello che
è successo oltre a mostrare un disastro dal punto di vista manageriale
rappresenta un vero e proprio danno d'immagine per la Reggia di Caserta e per
la nostra provincia.
Spero che
si agisca per prendere provvedimenti in merito a questa vicenda, ancora una
volta si è persa un’occasione”, conclude Cecoro
Caserta,
23.04.2020
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