COMUNICATO STAMPA DEL 30.04.2020
Il Garante
dei disabili della Regione Campania, avv. Paolo Colombo: “l’istruzione è un
diritto per gli alunni disabili.”
Il Garante
dei Disabili della Regione Campania ribadisce che l’istruzione è un diritto per
gli alunni disabili, che purtroppo in questo periodo di emergenza per covid-19,
non è stato a tutti assicurato. “La stessa Ministra della Pubblica Istruzione, Lucia
Azzolina – spiega Colombo - ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici.
Nel testo
della missiva, la Azzolina, chiede che il docente di sostegno si affianchi alle
attività di tutta la classe, in presenza dell’alunno con disabilità, non solo
per facilitare e fornire feedback sui contenuti, “per mediare con strumenti e
metodologie individualizzati la trasmissione del sapere, ma anche per riportare
l’attenzione dell’intero gruppo classe sulla possibilità di creare occasioni di
rinnovata socializzazione in un ambiente condiviso, seppure virtuale.”
Il docente di sostegno, inoltre, viene invitato, in
virtù del momento che la società italiana sta vivendo, “di
curvare e ricalibrare il PEI, coinvolgendo il dirigente scolastico e il
consiglio di classe nelle scelte e informandone le famiglie, man mano che
emerga la necessità di ripensare la didattica, i contenuti e le metodologie.”
Possibilità anche per quanto riguarda il
coinvolgimento “degli assistenti educatori e alla comunicazione nel lavoro
quotidiano di garanzia della didattica a distanza.”
“Con gli assistenti alla comunicazione – leggiamo
nella missiva – in particolare per quanto riguarda alunni e studenti con
disabilità sensoriali, la collaborazione potrà avvenire attraverso sistemi di
condivisione delle piattaforme digitali in uso tra i docenti, in modo che gli
assistenti medesimi possano operare a loro volta a distanza con gli allievi e i
docenti medesimi, utilizzando il canale comunicativo più adeguato alle varie
circostanze.”
Ricordo infine, - continua l’avv. Paolo Colombo - che il Tribunale
Civile di Roma, il 9 aprile u.s., ha ribadito tale diritto.
Si tratta di un’Ordinanza assai interessante, sia perché è attualissima,
sia perché ha affermato il principio che anche in periodo di didattica a
distanza il docente per il sostegno e i docenti curricolari debbono continuare
a seguire gli alunni con disabilità per tutte le ore di
insegnamento previste normalmente.
Confrontando tuttavia questa decisione con quanto sta avvenendo in realtà nelle scuole italiane, ci viene tanto da riflettere sulla legittimità dell’attuale situazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità, gravemente violato, stando alla decisione in esame. Infatti, nessuno dei docenti per il sostegno sta svolgendo tutte le ore assegnate agli alunni con disabilità, seguendo la logica di riduzione e quasi sempre di dimezzamento dell’orario settimanale di insegnamento e talora anche una riduzione superiore.
Confrontando tuttavia questa decisione con quanto sta avvenendo in realtà nelle scuole italiane, ci viene tanto da riflettere sulla legittimità dell’attuale situazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità, gravemente violato, stando alla decisione in esame. Infatti, nessuno dei docenti per il sostegno sta svolgendo tutte le ore assegnate agli alunni con disabilità, seguendo la logica di riduzione e quasi sempre di dimezzamento dell’orario settimanale di insegnamento e talora anche una riduzione superiore.
Per questo ci spettiamo di più dalle scuole che, vuoi per la mancanza di collegamento
internet o per l’ignavia di taluni Dirigenti Scolastici e di taluni Collegi dei
Docenti o di qualche insegnante curricolare o per il sostegno, non hanno avviato totalmente la didattica a distanza o,
laddove l’abbiano avviata, non si sono preoccupate dell’enorme difficoltà e
talora dell’impossibilità degli alunni con disabilità intellettive o con
disturbi neurosensoriali a seguire le lezioni a distanza per le
loro comprovate difficoltà psicologiche ed esistenziali. Forse, se qualcuna
delle famiglie coinvolte in tali problematiche facesse ricorso per violazione
di legge o per discriminazione contro queste esclusioni dal diritto allo
studio, sapremmo cosa poter pretendere dall’Amministrazione Scolastica.”
Napoli, 30.04.2020 Il
Garante
Avv. Paolo Colombo
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