Non avremmo mai immaginato di celebrare la Festa dei Lavoratori in una situazione di straordinaria ed inedita emergenza che ha totalmente modificato il panorama sanitario ed economico del nostro Paese e del mondo intero.
Non possiamo non onorare questo Primo Maggio aumentando ed intensificando il nostro impegno in vista di quella “fase 2” che porta con sé ancora troppe incognite e preoccupazioni e che rischia di aggravare ulteriormente la crisi socio-economica in cui versa la nostra Provincia.
La priorità di CGIL, CISL, UIL è e resta la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro con un impegno e una vigilanza ancora maggiore in vista della riapertura delle attività produttive così da evitare una maggiore diffusione. Un attenzione particolare dovrà essere posta al trasporto pubblico: la sanificazione dei mezzi, il potenziamento e la creazione di nuove corse nei distretti e nelle zone industriali diventeranno fondamentali nelle prossime settimane di riapertura.
In una situazione così complessa e inedita è necessaria una piena assunzione di responsabilità da tutti: dalle istituzioni centrali e regionali, che devono mettere in campo ulteriori strumenti e risorse di sostegno di lavoratori e imprese, alle associazioni datoriali, che hanno un compito centrale nella tutela sanitaria dei lavoratori; dagli enti sanitari, centrali in questa fase emergenziale, alla classe politica tutta, che non rinunciando al diritto di critica adotti comportamenti responsabili verso il Paese e verso le ansie della gente che chiede risposte e proposte e non ennesime polemiche.
Vogliamo in occasione di questo Primo Maggio porre l’accento su due settori della società che questa emergenza sta indebolendo ulteriormente: le donne e i giovani.
Viviamo in un territorio dove il tasso di disoccupazione giovanile e femminile ha già toccato da tempo percentuali da record, non è difficile prevedere che questa emergenza acuirà ulteriormente questi dati. Occorre quindi lavorare da subito per mettere in campo misure di sostegno sistemiche, che comprendano congedi parentali, sostegno del lavoro da remoto, sostegno economico per personale di accudimento per i figli minori, maggior ricorso allo smart working.
Per quanto attiene ai giovani, sui quali e sul cui futuro non è possibile scaricare il peso di questa straordinaria contingenza, occorrerà mettere in campo misure straordinarie e risorse atte ad impedire che le nuove generazioni possano trovare occasioni di lavoro stabile, dignitoso e tutelato.
CGIL, CISL, UIL di Caserta, sono pronte a fare la loro parte con senso di collaborazione e di responsabilità coscienti che occorrerà con oculatezza gestire contemporaneamente le esigenze di ripresa dell’economia con quelle prioritarie della salute dei lavoratori e dei cittadini.
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