ROMA – L’emergenza globale da
coronavirus comporta la necessità di tutelare i milioni di Italiani che si
trovano all’estero. Sulla funzionalità di ambasciate e consolati e sulla
prontezza della Farnesina in questa particolare situazione è intervenuto il
senatore Claudio Barbaro che ha
presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.
«Le limitazioni dei
collegamenti ferroviari, marittimi e aerei rendono difficile o molto oneroso il
rientro in patria di molti italiani – si legge nel testo – e occorrerebbe un’opera
puntuale da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione
internazionale, necessaria per monitorare le speculazioni e comunque tanto
efficace e risolutiva da consentire il diritto al rientro per ogni italiano,
ovunque sia. Allo stesso modo, per chi invece non volesse o potesse tornare in
Italia, poiché non tutti i Paesi offrono le opportune tutele per il
contenimento del contagio o un adeguato sistema sanitario per fronteggiare la
malattia, l’Italia deve offrire, nei limiti del possibile, il proprio supporto
e il proprio sostegno attraverso la rete diplomatica. È quindi necessario,
proprio in questo momento emergenziale, che l’intero meccanismo della
rappresentanza diplomatica italiana nel mondo sia efficiente e perfettamente
funzionante».
Dopo aver verificato casi di
carenze e disservizi (anche gravi) il sen. Barbaro chiede al Ministro di
rendere pubblico l’elenco di ambasciate e consolati regolarmente aperte ed in
servizio e, contemporaneamente, quali provvedimenti intenda attuare «per
offrire la più vasta offerta possibile di tutele ai cittadini italiani
all’estero in questa fase di emergenza sanitaria, in particolare come intenda
porre rimedio alle difficoltà di rientro dei nostri connazionali che trovano
enormi difficoltà per rimpatriare».
ROMA – L’emergenza globale da
coronavirus comporta la necessità di tutelare i milioni di Italiani che si
trovano all’estero. Sulla funzionalità di ambasciate e consolati e sulla
prontezza della Farnesina in questa particolare situazione è intervenuto il
senatore Claudio Barbaro che ha
presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.
«Le limitazioni dei
collegamenti ferroviari, marittimi e aerei rendono difficile o molto oneroso il
rientro in patria di molti italiani – si legge nel testo – e occorrerebbe un’opera
puntuale da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione
internazionale, necessaria per monitorare le speculazioni e comunque tanto
efficace e risolutiva da consentire il diritto al rientro per ogni italiano,
ovunque sia. Allo stesso modo, per chi invece non volesse o potesse tornare in
Italia, poiché non tutti i Paesi offrono le opportune tutele per il
contenimento del contagio o un adeguato sistema sanitario per fronteggiare la
malattia, l’Italia deve offrire, nei limiti del possibile, il proprio supporto
e il proprio sostegno attraverso la rete diplomatica. È quindi necessario,
proprio in questo momento emergenziale, che l’intero meccanismo della
rappresentanza diplomatica italiana nel mondo sia efficiente e perfettamente
funzionante».
Dopo aver verificato casi di
carenze e disservizi (anche gravi) il sen. Barbaro chiede al Ministro di
rendere pubblico l’elenco di ambasciate e consolati regolarmente aperte ed in
servizio e, contemporaneamente, quali provvedimenti intenda attuare «per
offrire la più vasta offerta possibile di tutele ai cittadini italiani
all’estero in questa fase di emergenza sanitaria, in particolare come intenda
porre rimedio alle difficoltà di rientro dei nostri connazionali che trovano
enormi difficoltà per rimpatriare».
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