venerdì 3 aprile 2020

Emergenza coronavirus, maggiore sicurezza per gli Italiani all’estero. Barbaro (Lega): «la Farnesina comunichi quali misure di tutela sta attuando» ROMA – L’emergenza globale da coronavirus comporta la necessità di tutelare i milioni di Italiani che si trovano all’estero. Sulla funzionalità di ambasciate e consolati e sulla prontezza della Farnesina in questa particolare situazione è intervenuto il senatore Claudio Barbaro che ha presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio. «Le limitazioni dei collegamenti ferroviari, marittimi e aerei rendono difficile o molto oneroso il rientro in patria di molti italiani – si legge nel testo – e occorrerebbe un’opera puntuale da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, necessaria per monitorare le speculazioni e comunque tanto efficace e risolutiva da consentire il diritto al rientro per ogni italiano, ovunque sia. Allo stesso modo, per chi invece non volesse o potesse tornare in Italia, poiché non tutti i Paesi offrono le opportune tutele per il contenimento del contagio o un adeguato sistema sanitario per fronteggiare la malattia, l’Italia deve offrire, nei limiti del possibile, il proprio supporto e il proprio sostegno attraverso la rete diplomatica. È quindi necessario, proprio in questo momento emergenziale, che l’intero meccanismo della rappresentanza diplomatica italiana nel mondo sia efficiente e perfettamente funzionante». Dopo aver verificato casi di carenze e disservizi (anche gravi) il sen. Barbaro chiede al Ministro di rendere pubblico l’elenco di ambasciate e consolati regolarmente aperte ed in servizio e, contemporaneamente, quali provvedimenti intenda attuare «per offrire la più vasta offerta possibile di tutele ai cittadini italiani all’estero in questa fase di emergenza sanitaria, in particolare come intenda porre rimedio alle difficoltà di rientro dei nostri connazionali che trovano enormi difficoltà per rimpatriare».





ROMA – L’emergenza globale da coronavirus comporta la necessità di tutelare i milioni di Italiani che si trovano all’estero. Sulla funzionalità di ambasciate e consolati e sulla prontezza della Farnesina in questa particolare situazione è intervenuto il senatore Claudio Barbaro che ha presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.
«Le limitazioni dei collegamenti ferroviari, marittimi e aerei rendono difficile o molto oneroso il rientro in patria di molti italiani – si legge nel testo – e occorrerebbe un’opera puntuale da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, necessaria per monitorare le speculazioni e comunque tanto efficace e risolutiva da consentire il diritto al rientro per ogni italiano, ovunque sia. Allo stesso modo, per chi invece non volesse o potesse tornare in Italia, poiché non tutti i Paesi offrono le opportune tutele per il contenimento del contagio o un adeguato sistema sanitario per fronteggiare la malattia, l’Italia deve offrire, nei limiti del possibile, il proprio supporto e il proprio sostegno attraverso la rete diplomatica. È quindi necessario, proprio in questo momento emergenziale, che l’intero meccanismo della rappresentanza diplomatica italiana nel mondo sia efficiente e perfettamente funzionante».
Dopo aver verificato casi di carenze e disservizi (anche gravi) il sen. Barbaro chiede al Ministro di rendere pubblico l’elenco di ambasciate e consolati regolarmente aperte ed in servizio e, contemporaneamente, quali provvedimenti intenda attuare «per offrire la più vasta offerta possibile di tutele ai cittadini italiani all’estero in questa fase di emergenza sanitaria, in particolare come intenda porre rimedio alle difficoltà di rientro dei nostri connazionali che trovano enormi difficoltà per rimpatriare».


ROMA – L’emergenza globale da coronavirus comporta la necessità di tutelare i milioni di Italiani che si trovano all’estero. Sulla funzionalità di ambasciate e consolati e sulla prontezza della Farnesina in questa particolare situazione è intervenuto il senatore Claudio Barbaro che ha presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.
«Le limitazioni dei collegamenti ferroviari, marittimi e aerei rendono difficile o molto oneroso il rientro in patria di molti italiani – si legge nel testo – e occorrerebbe un’opera puntuale da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, necessaria per monitorare le speculazioni e comunque tanto efficace e risolutiva da consentire il diritto al rientro per ogni italiano, ovunque sia. Allo stesso modo, per chi invece non volesse o potesse tornare in Italia, poiché non tutti i Paesi offrono le opportune tutele per il contenimento del contagio o un adeguato sistema sanitario per fronteggiare la malattia, l’Italia deve offrire, nei limiti del possibile, il proprio supporto e il proprio sostegno attraverso la rete diplomatica. È quindi necessario, proprio in questo momento emergenziale, che l’intero meccanismo della rappresentanza diplomatica italiana nel mondo sia efficiente e perfettamente funzionante».
Dopo aver verificato casi di carenze e disservizi (anche gravi) il sen. Barbaro chiede al Ministro di rendere pubblico l’elenco di ambasciate e consolati regolarmente aperte ed in servizio e, contemporaneamente, quali provvedimenti intenda attuare «per offrire la più vasta offerta possibile di tutele ai cittadini italiani all’estero in questa fase di emergenza sanitaria, in particolare come intenda porre rimedio alle difficoltà di rientro dei nostri connazionali che trovano enormi difficoltà per rimpatriare».

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