giovedì 10 ottobre 2013

Lastre di eternit nell’area dell’ex tabacchificio di Sparanise, il consigliere regionale Angelo Consoli ha chiesto e ottenuto un sopralluogo dell’Arpac.




Lastre di eternit nell’area dell’ex tabacchificio di Sparanise, il consigliere regionale Angelo Consoli ha chiesto e ottenuto un sopralluogo dell’Arpac.


“Mi sono attivato presso gli uffici regionali dell’Arpac affinché intervengano nell’area dell’ex tabacchificio di Sparanise dove è stata riscontrata la presenza di eternit”. L’annuncio è del vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania, onorevole Angelo Consoli, al quale sono pervenute diverse segnalazioni, da parte di associazioni ambientaliste, comitati civici e semplici cittadini, in merito allo stato di abbandono in cui versa l’area ed al rischio per la salute pubblica legato allo sfaldamento delle lastre di eternit, poste a copertura dei capannoni in disuso da diversi anni. Utilizzato in edilizia come materiale da copertura, nella forma in lastra piana o ondulata, oppure ancora come coibentazione di tubature, la commercializzazione in Italia del fibrocemento (amianto e cemento), si ricorderà, è cessata tra il ’92 ed il ’94 sulla scorta degli studi scientifici che hanno evidenziato come la polvere di amianto, generata dall’usura dei tetti e usata come materiale di fondo per i selciati, provochi una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico. Ed è proprio la preoccupazione legata ai possibili rischi per la salute della comunità di Sparanise, dove insiste la struttura abbandonata, ad aver spinto l’onorevole Consoli a sollecitare, in tempi rapidi, un intervento dell’Arpac “vuoi per un monitoraggio delle immissioni in atmosfera e vuoi per procedere alla relativa bonifica”, sottolinea il consigliere regionale. Che aggiunge: “Ho avuto rassicurazioni, da parte degli stessi vertici dell’Arpac, che il sopralluogo sarà effettuato a breve e che verrà fatto il possibile per mettere in sicurezza l’area”. Essendo il tabacchificio abbandonato e la vecchia proprietà non più rintracciabile, per potervi accedere sarà necessaria un’autorizzazione da parte del sindaco, in quanto massima autorità sanitaria del territorio, propedeutica alle operazioni di monitoraggio prima e di sanificazione poi. “Tempo qualche giorno - conclude il vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania - e la comunità di Sparanise, così mi è stato garantito, non avrà più da temere. Dal canto mio, vigilerò attentamente”.        


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