Moscati rivive al Complesso degli Incurabili
in memoria della beatificazione
“Giuseppe Moscati, un lampo nell'eterno”
Testi e regia Febo Quercia
con Raffaele Ausiello, Annalisa Direttore, Peppe Romano e Chiara Mazza
con la partecipazione di Gennaro Rispoli e Vinicio Lombardi
Costumi Antonietta Rendina
con la partecipazione di Gennaro Rispoli e Vinicio Lombardi
Costumi Antonietta Rendina
“Oggi Napoli ha perduto un grande medico, ma i poveri hanno perso tutto”. Viene accolta così la notizia della morte di Giuseppe Moscati, uomo di fede e di scienza, esempio di carità cristiana e grande innovatore nel campo della medicina e della ricerca. Moscati verrà proclamato santo per il coraggio mostrato non solo nelle circostanze eccezionali, come l'eruzione del Vesuvio e l'epidemia di colera, ma soprattutto per quanto dimostrato nelle sfide di tutti i giorni, nella dedizione disinteressata verso malati e poveri.
Giuseppe Moscati, un lampo nell'eterno farà rivivere nel museo e nelle sale Moscati, oltre che nella Farmacia storica, la vita di un uomo che resterà impresso nell'eternità, poiché “non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo […]; e solo pochissimi uomini sono passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell’eternità della vita…”.
L'amore che guarisce. Non molti, a dire il vero, conoscevano Moscati: la maggior parte si accontentò di veder confermato un punto essenziale dell’insegnamento conciliare, ossia che anche i laici sono chiamati alla santità e possono realizzarla nel mondo attraverso l’esercizio della loro professione secolare; qualcuno ne sapeva di più e poteva predicare a lungo sulle particolari virtù di questo “nuovo Santo”; pochi sono stati disposti a confrontarsi con un dato irriducibile: la concezione di laicità vissuta e difesa da Moscati. Il suo amore fu per tutti i bisognosi, la sua coerenza evangelica fu emblematica, il sacrificio di sé fu ammirevole. Moscati non ebbe limiti, non rispettò distinzioni.
Limitarsi a credere o meno alle sue gesta, non impegna la persona in alcuna responsabilità verso l’eternità. Moscati vedeva questo “limite” accettato da tanti uomini, ne soffriva e andando controcorrente, seguiva la Verità, senza cedimenti o compromessi o reticenze. Il suo modus vivendi fu imperterrito: "Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio."
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