lunedì 20 marzo 2017

LA NOTIZIA DEL GIORNO

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Allarme Isis anche in Italia, gli 007: ​"Pronti nuovi attacchi"

Negoziato Ue-Nord Africa per i migranti. Insieme a Minniti e i ministri europei, anche Serraj, nonostante il caos libico: chiesti 800 mln di euro per controllo flussi. Gentiloni: “Chi promette miracoli crea illusioni”. Isis: massima allerta in tutta Europa. Roma blindata per le celebrazioni del Trattato europeo. Mosul: circondata moschea dove Is proclamò califfato

Oggi a Roma si sono riuniti i ministri dell’Interno di Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria e Malta per l'Europa e, per l’Africa, di Tunisia, Algeria e Libia. Un vertice fondamentale per il tema migranti. È la prima riunione del "Gruppo di contatto sulla rotta migratoria del Mediterraneo centrale", presieduto dal ministro dell'Interno Marco Minniti; ospitato presso la Scuola Superiore di Polizia della Capitale. Obiettivo: la gestione dei flussi migratori tra le due sponde del Mediterraneo, tra Unione Europea e Africa. Tra i presenti nella Capitale, anche il premier Serraj nonostante il caos politico in Libia.
Il premier Paolo Gentiloni e il Presidente del Camerun Paul Biya
Gentiloni: “Flussi non si esauriranno dall’oggi al domani”
«Solo l'impegno comune può consentire di regolare i flussi migratori nel Mediterraneo». Così Paolo Gentiloni nell’apertura del suo discorso all'incontro del gruppo di contatto tra Paesi europei e nordafricani. Il fenomeno dei flussi migratori dall'Africa all'Europa «non si esaurirà d'incanto dall'oggi al domani, chi promette miracoli rischia di confondere la nostra opinione pubblica», ha sottolineato il Presidente del Consiglio chiedendo «un lavoro di lungo periodo» e un impegno comune dell'Ue. «L’Ue deve insieme farsi carico dell'impegno sia dell'accoglienza di chi ha diritto sia del rimpatrio per chi non ha diritto, non solo la geografia decide chi si impegna su un terreno comune». Sono oltre 3300 i migranti salvati nel Mediterraneo nelle ultime ore in 25 diverse operazioni di soccorso. Dal primo gennaio a oggi, secondo gli ultimi dati forniti dal ministero dell'Interno, sono stati 18.232 i migranti giunti sulle coste italiane: +31,88% rispetto allo stesso periodo del 2016 e +80,96% rispetto al 2015. A questi andranno aggiunti i circa 3 mila migranti soccorsi nel weekend.

La Libia chiede piano sostegno da 800 milioni di euro
Tra gli obiettivi del vertice, c’è anche l’intesa con la Libia per arginare il fenomeno dei trafficanti di uomini. Come riportato dal Corriere della Sera, nei giorni scorsi il governo di Serraj ha presentato un piano che consenta di attuare l'accordo con l’Italia del 2 febbraio. Nelle richieste, ci sarebbero elicotteri, navi, jeep, apparecchiature, ambulanze. Costo totale: 800 milioni di euro. Al momento la Ue ne ha stanziati 200, con i restanti 600 da prendere dal fondo per l’Africa.

Il premier libico Al-Serraj
Allarme 007: pericolo attentati in Italia
Secondo l’Intelligence europea, i colpi inflitti nell'ultimo periodo all’autoproclamato Stato Islamico potrebbero far rientrare in Europa diversi foreign fighters pronti a colpire il Vecchio Continente. Una minaccia che riguarderebbe anche l’Italia - come sottolineato anche dai nostri 007 - soprattutto in vista delle celebrazioni per il Trattato di Roma previste per il prossimo weekend. Con Raqqa e Mosul in bilico, i jihadisti potrebbero sfruttare la ricorrenza nella Capitale per un colpo di coda.

Mosul: forze lealiste vicino alla Moschea simbolo di Al Nuri
Le forze di sicurezza irachene si trovano a poche centinaia di metri dalla Grande moschea di Mosul, nell'ovest della città, dove Abu Bakr Al-Baghdadi proclamò il califfato dell'Isis, nel 2014. Secondo quanto riferisce l'iraniana Press Tv, che cita il capo della polizia federale iracheno Raed Shaker Jawdat, le forze lealiste si trovano vicinissimi al minareto al'Hadba ('il gobbo') e alla grande moschea di Nuri, nella parte vecchia della città dopo aver affrontato violenti scontri con i miliziani dell'Isis. la moschea è ora completamente circondata e che droni iracheni stanno monitorando i movimenti dei miliziani nella zona, combattendo casa per casa.

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