giovedì 23 marzo 2017

LA NOTIZIA DEL GIORNO



LA NOTIZIA DEL GIORNO

Paura anche in Belgio: auto tenta di colpire la folla, arrestato  

Il giorno dopo l’attacco a Westminster, il bilancio è di 4 morti, compreso l'assalitore, e 40 feriti. Diversi fermi in raid notturni. Il primo ministro alla Camera dei Comuni: "Possibili altri attentati". L’attentatore si chiama Khalid Masood, era "considerato marginale". Il dolore della Regina: "Terribile violenza". La dinamica dell'attentato. E ad Anversa una vettura ha tentato di investire i passanti, nessun ferito

Londra, all'indomani dell'attentato costato la vita a quattro persone compreso l'attentatore, si sveglia in un clima di allerta e paura. La Union Jack sventola a mezz'asta in segno di lutto. In giornata è arrivata la rivendicazione dell'attentato da parte dell’Isis. Lo riferisce Site, sito di monitoraggio delle attività jihadiste sui social media, che cita l'Amaq News Agency, organo di propaganda dello Stato islamico che attribuisce l'attentato ad un "soldato del Califfato". In un primo momento, la polizia aveva deciso di non rivelare l’identità del killer per non compromettere le indagini. Da quanto si apprende nelle ultime ore, Scotland Yard ha poi diffuso le generalità dell’attentatore. Si chiamava Khalid Masood, cittadino britannico di 52 anni nato nel Kent. Secondo la polizia risiedeva nella contea di West Midlands, che include la città di Birmingham, dove la notte di mercoledì 22 marzo sono state effettuate perquisizioni da parte delle forze dell'ordine.
Otto arresti nella notte. Le vittime
Il Ponte di Westminster dove, poco dopo le 14.40 di mercoledì, un uomo alla guida di un Suv si è scagliato contro i passanti, è rimasto chiuso dopo l'attentato per poi riaprire nel primo pomeriggio di oggi. In mattinata il vice capo della polizia di Londra (Met,), Mark Rowley, ha reso noto il bilancio delle vittime. Si tratta di quattro morti, compreso l’attentatore. Le vittime civili, ha precisato, sono "una donna di circa 45 anni e un uomo di circa 55 anni". La donna morta era un'insegnante di origini spagnole. Secondo il Mirror, l'uomo era un turista americano, a Londra per una vacanza con la moglie, la quale sarebbe ancora ricoverata con alcune fratture ed una ferita alla testa. Tra le vittime, c'è anche l'agente accoltellato Keith Palmer, ha aggiunto il vice capo della polizia, precisando che il quarto morto "è ovviamente il terrorista che è stato ucciso sulla scena" del crimine. L’autore dell’attentato sarebbe originario di Birmingham, una delle “capitali” islamiche del Regno Unito. Questo è quanto riporta l'agenzia Pa, citando le testimonianze di persone residenti nel quartiere della città inglese delle Midlands nel quale oggi la polizia ha arrestato presunti fiancheggiatori. Dopo diversi raid notturni tra Birmingham e Londra, il numero degli arrestati è salito a otto. Ieri lo stendardo reale è stato issato alto su Buckingham Palace, nonostante l'evento luttuoso di poche ore prima. La regina Elisabetta ha offerto i suoi “pensieri, preghiere e la più profonda solidarietà” a quanti coinvolti dalla “terribile violenza” dell'attacco di Londra.
“Attentatore noto agli 007”. Nessun precedente per terrorismo
Il Primo Ministro del Regno Unito Theresa May, intervenendo, alla Camera dei Comuni ha fatto sapere che l’attentatore è un cittadino britannico che era conosciuto dai servizi segreti del Regno Unito. "Masood – secondo quanto comunicato dalla polizia inglese - non era sottoposto ad alcun tipo di indagine e non aveva mostrato alcuna intenzione di compiere un attacco terroristico”. L'uomo era noto alla polizia a causa di una serie di precedenti condanne per aggressioni, tra cui lesioni personali gravi, possesso di armi e reati di ordine pubblico. Nessuna condanna per reati legati al terrorismo. Per Theresa May, si trattava di «una figura marginale» perché «si tratta di un caso relativo al passato» che «non rientrava nell'attuale quadro (di indagini) dell'intelligence». May ha sottolineato che l'allerta nel Regno Unito «resta alta» e che «sono possibili altri attentati», anche se «non sono previsti attacchi imminenti».
Attentato matrice islamica
«È stato un attacco contro la gente libera», ha ribadito May che ha anche invitato la Gran Bretagna a concentrarsi sulla risposta da dare al terrorismo che, per la premier, è quella di compiere «milioni di gesti di normalità». «Oltre questi muri», ha detto, «milioni di persone continuano le loro vite: le strade sono affollate come sempre, gli uffici pieni, i 'coffee bar' e i ristoranti affollati. E mentre io parlo la gente sale sugli autobus e i treni per visitare la città più bella del mondo». Sta nel vivere la vita di tutti i giorni la «risposta che non consentirà ai nostri nemici di vincere, che dimostra che non cederemo mai». «Siamo riuniti qui», ha ricordato ancora il Primo ministro, «nel più antico dei parlamenti, perché sappiamo che la democrazia, e i valori che rappresenta, prevarranno sempre». «La nostra ipotesi di indagine», ha sottolineato la premier britannica, «è che l'attentatore sia stato ispirato dall'ideologia islamista». Queste parole confermano la teoria avanzata in precedenza da Scotland Yard. «Sappiamo che la minaccia del terrorismo è molto reale» ha ricordato la premier che, però, ha voluto sottolineare come i cittadini, pur dovendo rimanere vigili, non debbano essere intimoriti. Dopo i fatti di Londra, la Gran Bretagna ha comunque deciso di dispiegare altri agenti sulle strade, come misura precauzionale.
Il racconto di alcuni testimoni
La dinamica dell’attentato
Il giorno dopo l’attacco terroristico che ha colpito il centro di Londra è stato diffuso un video che mostra gli attimi in cui l’attentatore entra in azione. Sono le 14.40 quando alla guida di un Suv l’uomo ha percorso a velocità sostenuta il marciapiede su Westminster Bridge fino al palazzo del Parlamento. Nel video si vede anche il momento in cui una donna cade dal ponte, anche se non è chiaro se si sia buttata per evitare l’auto o se precipiti dopo essere stata investita. La donna è stata comunque recuperata dall’acqua e si è salvata. Dopo aver percorso il ponte, l’auto è andata a schiantarsi contro i cancelli di Westminster. L’attentatore, armato di coltello, è quindi sceso dalla vettura e ha accoltellato un poliziotto, Keith Palmer, morto poco dopo nonostante il tentativo di rianimarlo del deputato Tobias Ellwood che gli ha praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. L’attentatore a quel punto è stato ucciso dalle forze dell’ordine.
Il video dell'attacco
Tobias Ellwood, il deputato soccorritore
Tra le storie e le immagini simbolo della drammatica giornata di ieri, c’è quella di Tobias Ellwood, membro del parlamento dal 2005 in forza ai conservatori, che ha praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca al poliziotto accoltellato e poi deceduto nell'attacco davanti al Parlamento. Secondo diverse testimonianze Ellwood, subito dopo l’attacco, si sarebbe diretto verso il cortile di Westminster mentre tutti scappavano nella direzione opposta. Ma l’agente, nonostante i soccorsi, è deceduto poco dopo. Una fonte del Telegraph ha confermato che il parlamentare “ha cercato di fermare l’emorragia del ferito fino all’arrivo dei paramedici”. Quando non c’è stato più nulla da fare, Ellwood, lucido ma visibilmente scosso, è stato fatto tornare verso il Foreign Office. Ellwood è un ex soldato delle Royal Green Jackets, l'unità speciale dell’esercito britannico, dove è stato capitano. Oggi, però, è un parlamentare Tory di 50 anni, ed è sottosegretario agli Esteri. Nel 2002, Ellwood ha perso suo fratello Jon nell’attentato terroristico di Bali in cui morirono 202 persone, tra cui 27 britannici, come ha ricordato il Telegraph.

Anversa, auto tenta di investire passanti. Armi a bordo
Attimi di terrore anche in Beglio. Un'auto avrebbe cercato di investire i passanti sulla principale via pedonale di Anversa. La vettura è stata intercettata dai militari e l’autista è stato arrestato. Non ci sarebbe alcun ferito. L'uomo arrestato dopo aver cercato di investire i pedoni sul Meir è un cittadino francese domiciliato in Francia, ha spiegato la Procura federale belga. Diverse armi sono state ritrovate nel bagagliaio: armi bianche, un'arma antisommossa e una tanica "contente un prodotto non ancora identificato". La vettura sarebbe una Citroen rossa immatricolata in Francia. Sul posto sono intervenuti gli artificieri. Secondo la prima ricostruzione, fatta dal capo della polizia di Anversa, intorno alle 11 un veicolo si è introdotto sul Meir, l'area pedonale commerciale di Anversa piena di negozi. Alcuni poliziotti hanno cercato di intercettarlo e l'auto si è allora diretta verso il Quai Sint Michiel. La vettura è stata poi bloccata e il suo autista arrestato. Il sindaco di Anversa, Bart de Wever, ha evocato un "attentato sventato" nella città. In un tweet ha poi ringraziato le forze dell'ordine per l'intervento.

Nessun commento:

Posta un commento