“Leggere sulla
stampa di oggi, su quotidiani diametralmente opposti come stile e linea
editoriale, che la scuola non è un ufficio di collocamento (con riferimento
alla trasformazione di 25 mila cattedre) lascia abbastanza sorpresi.
Il primo
quotidiano sostiene che quei soldi andrebbero investiti sull’innovazione
didattica, mentre il secondo dice che creare cattedre non risolve i
problemi degli studenti. Credo che su questi punti sia doveroso fare un
po’ di chiarezza. Innanzitutto va detto che con la buona scuola non dolo
abbiamo investito nel più vasto piano di immissioni in ruolo che si ricordi, ma
ha anche stanziato risorse per il miglioramento della didattica e degli edifici
scolastici. E’ bene ricordarlo perché, pur avendo commesso degli errori, non si
può disconoscere l’investimento che è stato compiuto e che tutto il Partito
Democratico ha voluto e sostenuto”, dichiara Camilla
Sgambato (PD), sostenitrice di Andrea Orlando segretario nazionale del Pd.
“Le 25 mila
cattedre, inoltre, non solo servono ai docenti, ma soprattutto alle
scuole. In questo senso, fa sorridere che altri autorevoli quotidiani nei mesi
scorsi si siano scagliati contro il governo colpevole di non aver contribuito
ad un sereno avvio dell’anno scolastico con troppe aule senza docenti. Ebbene,
la trasformazione dei posti in organico serve, per prima cosa, a rendere
l’avvio del prossimo anno più sereno e con minori problematiche. Servirà a
coprire molti posti per il sostegno (almeno 6 mila). Servirà a garantire
maggiore continuità didattica. Inoltre, e dicendolo penso con il sorriso sempre
a quegli autorevoli quotidiani che hanno riempito le prime pagine con la
locuzione “docenti deportati”, consentirà a molti docenti di ritornare nella
regione di appartenenza. Infine, e reputo anche questa una cosa assai
importante, permetterà un maggior numero di immissioni dalle GAE (infanzia e
quelle della secondaria del SUD) e dalle graduatorie del concorso.
Ora, non so
come andrà a finire il braccio di ferro tra il MEF e il MIUR, ma a chi dice che
la scuola ha già avuto molto vorrei ricordare quanto le è stato tolto in questi
anni e di quante risorse ancora ha bisogno per colmare il divario con gli altri
Paesi europei in termini di investimenti e innovazione. Noi la nostra battaglia
la stiamo facendo in tutte le sedi perché i 400 milioni stanziati con la legge
di stabilità si traducano in 25 mila posti. Le risorse risparmiate per gli
stipendi dei docenti attualmente in organico di fatto (circa 600 milioni)
potranno essere scontate dal costo della loro trasformazione in organico di
diritto”, continua la parlamentare democratica.
“Questo
passaggio è fondamentale per il futuro della scuola e per il lavoro che stiamo
svolgendo. Mi auguro che alla Ragioneria dello Stato vi sia consapevolezza di
questa urgenza e non ci si metta di traverso proprio ora che le cose si stanno
aggiustando.
Come deputata
che sostiene la candidatura di Orlando sono orgogliosa del lavoro che stiamo
svolgendo con le colleghe e i colleghi del PD per portare a casa questo
risultato!”, conclude Sgambato.
Caserta, 29.03.2017
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