REGINE. SPOSE BAMBINE, EROINE E
SANTE DALL’EUROPA
ALLA CORTE DI NAPOLI
Sarà
presentato, in anteprima nazionale, sabato 1 dicembre, al Teatro Garibaldi di
Santa Maria Capua Vetere, “Regine. Spose
bambine, eroine e sante dall’Europa alla corte di Napoli”, il primo libro
che racconta, tutte insieme, le dieci regine, o aspiranti tali, che hanno
vissuto nel Regno di Napoli, diventato poi delle Due Sicilie, durante l’era
borbonica. Da Maria Amalia di Sassonia a Maria Sofia di Baviera, passando per
Maria Carolina, Lucia Migliaccio, Julie Clary, Carolina Bonaparte, Maria
Clementina d’Asburgo, Maria Isabella di Borbone, Maria Cristina di Savoia,
Maria Teresa d’Asburgo Teschen. Dieci donne, dieci protagoniste della storia di
un Regno. A raccontarle Nadia Verdile, studiosa di storia delle donne, per la
casa editrice Pacini Fazzi di Lucca. «Dei re di Napoli – spiega Verdile – si sa
tanto, tanto è stato scritto ma delle regine, di quelle che hanno accompagnato
non solo la loro vita ma anche la loro politica di governo, si conosce assai
poco, qualche volta niente. Era un vuoto che andava colmato. Questo lavoro,
risultato di lunghe ricerche, non ha l’intento di diventare strumento per studi
accademici. Il libro si propone come un’occasione per conoscere più da vicino
le dieci sovrane che hanno vissuto e governato, chi più chi meno, nel periodo borbonico».
Rigore scientifico ma narrazione che rifugge dal rigore del saggio storico per
diventare un viaggio nella vita delle donne che hanno portato la corona. Quelle
raccontate sono donne, sono state regine, qualcuna non ne ha avuto il tempo. «Nadia
Verdile – dice l’editrice Francesca Fazzi - direttrice e autrice della nostra
collana Italiane, continua la sua instancabile opera di divulgazione della
storia delle donne e regala alle sue lettrici e ai suoi lettori non solo una galleria
di ritratti di donne della e nella storia (operazione già di per sé
interessante per colmare ataviche lacune della nostra memoria collettiva) ma ci
restituisce ritratti di donne tutte intere (sono regine, madri, figlie,
persone) con la loro forza, passione, unicità e ci dimostra, ancora una volta,
quanto ne abbiamo bisogno». Parlerà del libro Mauro Felicori, già direttore
della Reggia di Caserta. «Verdile – ha detto Felicori - è una brava
giornalista, libera e indipendente, non regala niente; ricordo che nei primi
mesi del mio lavoro non mi fece sconti e io, contento o meno che fossi, capii
che era una diffidenza motivata dall'esperienza e da una rigorosa scelta
professionale; poi, senza mai annacquare la vigilanza, seppe apprezzare
l'onestà e le finalità del mio lavoro; ne è nato un rapporto di stima, che
serbo come una eredità dei miei anni a Caserta; Nadia Verdile è anche una
storica, una meridionalista e una femminista, quindi si occupa con passione
delle donne dei Borbone, che racconta riscattandole, difendendole,
valorizzandole, con un senso dell'umorismo che è per me un tratto distintivo
delle persone intelligenti e serene; volentieri leggerò e presenterò il suo
ultimo libro». La presentazione è stata voluta dall’amministrazione comunale
sammaritana guidata da Antonio Mirra, e coordinata dall’UniTre di Santa Maria
Capua Vetere e dal Centro Culturale Il Pilastro. «Siamo molto felici – ha detto
Gennaro Stanislao, direttore dei corsi dell’UniTre – per questa prima assoluta
qui a Santa Maria. La sinergia con l’amministrazione comunale, la disponibilità
del sindaco Antonio Mirra e di Enzo Oliviero, hanno permesso la realizzazione
di questo appuntamento che si preannuncia carico di sorprese e di curiosità». Quella
di sabato pomeriggio non sarà solo una presentazione ma un vero e proprio
spettacolo che si avvarrà dei contributi musicali di Giacomo Napolano alla
chitarra, Nicola Russano al violino, le voci e i suoni del Coro stabile dell’IC
Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere, diretto da Lucia Surano e
Raffaele Prodomo con il coordinamento di Laura Raucci e la supervisione di Rosa
Petrillo, e le pièce teatrali di Dafne Rapuano e Francesco Maienza che per
l’occasione indosseranno costumi storici realizzati nei laboratori operosi del
Liceo Artistico “San Leucio” di Caserta. Dopo i saluti del sindaco Antonio
Mirra e dell’editrice Francesca Fazzi lo spettacolo prenderà il via con la
conduzione di Gennaro Stanislao. Appuntamento da non perdere dunque, per una
full immersion nella storia della nostra terra, alle 17, al Teatro Garibaldi.
Ufficio Stampa
Maria Pacini Fazzi Editore
Lucca,
26 novembre 2018
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