“A Caiazzo si progetta il futuro”: così replicava il consigliere Alfonso Mondrone,
nel corso dell’ultimo consiglio comunale, alle perplessità espresse dal
capogruppo di minoranza Michele Ruggieri in relazione all’ennesimo mutuo, per l’importo
di 569 mila euro, che il Comune si appresta a contrarre per ripristinare
l’impianto sportivo di San Giovanni e Paolo.
“Una storia
infinita quella del campo sportivo, già costato circa un miliardo di vecchie
lire e mai entrato in funzione. Iniziato
circa 33 anni fa, nel 1987, con un progetto costato circa mezzo miliardo di
lire a cui venivano sommati nel 2002 altri 235 mila euro per riparare i danni
causati nel corso degli anni dai vandali e dall’incuria. Gli ultimi lavori
venivano realizzati nel 2008 ma, appena due anni dopo, il Responsabile
dell’Ufficio Tecnico redigeva una stima di lavori di manutenzione per 19 mila
euro, lievitati a 36 mila con una seconda stima sempre a firma dell’UTC nel
2018. Ma lo scorso novembre la Giunta deliberava un nuovo intervento di “manutenzione straordinaria, valorizzazione
ed adeguamento dell’impianto sportivo polivalente” per un importo di 569
mila euro. Ora, noi comuni mortali ci chiediamo quale futuro stiamo
progettando?”.
A porsi
qualche interrogativo sull’azione amministrativa posta in essere dall’attuale
maggioranza è il gruppo di opposizione Caiazzo Bene Comune.
“Siamo
assolutamente d’accordo sull’esigenza di non abbandonare l’impianto sportivo di
San Giovanni e Paolo ma riteniamo più logico affidare a privati (cooperative
e/o imprenditori) attraverso un project financing i lavori e la gestione dello
stesso. Prevedere, infatti, somme così elevate a debito quando la situazione
finanziaria del Comune è tutt’altro che florida e, per giunta, con l’incognita
della gestione ci appare quantomeno imprudente.
Se la
situazione finanziaria del comune non fosse critica, non si sarebbe arrivati a
chiedere ai cittadini di anticipare per intero la somma della costruzione dei
loculi (ceduti poi a terzi), o ad utilizzare, in modo illegittimo, i ricavi
della raccolta differenziata per la costruzione del parco giochi per bambini in
Caiazzo (le economie sulla raccolta differenziata possono essere utilizzate
solamente per ridurre la tassa sui rifiuti) o ancora a lasciare abbandonato
l’ambulatorio veterinario presso l’ex mattatoio i cui lavori di adeguamento
dell’importo di 12-15 mila euro non vengono realizzati in quanto, come scrive
il Vice Sindaco Antonio Ponsillo “il costo stimato è di non poco rilievo considerando le problematiche che esistono sul
territorio comunale”, continuano i rappresentanti della minoranza.
“Delle due
questioni l’una: o si dice che il Comune può contrarre mutui e si realizzano
quindi le opere pubbliche (cimitero, strade poderali, sistemazione condotte dell’acqua
ecc), e si completano soprattutto quelle incompiute esistenti sul territorio, o si dica molto più sinceramente che non ci
sono le risorse necessarie, alla luce anche del pericolo di dissesto
finanziario a cui potrebbe condurre l’imminente decisione circa l’esecutività
dell’ingiunzione di pagamento per 1,2 milioni di euro per i lavori realizzati
presso il cimitero comunale dalla ditta D’Angelo Costruzioni.
Oggi si parla
di un nuovo mutuo di circa 600 mila euro e vogliamo continuare a contrarre debiti,
ad assistere ai valzer dei vari tecnici con relative parcelle, per progetti
faraonici destinati poi all’abbandono e al degrado?”, si chiedono i consiglieri
Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca.
“Il capogruppo
di maggioranza Alfonso Mondrone riferisce che il Comune può contrarre mutui
fino a 4 milioni di euro ma è bene ricordare che la contrazione di un mutuo è
comunque un ulteriore debito a carico dei cittadini che può risultare utile
quando si realizzano strutture produttive, e non già quando si costruiscono
cattedrali nel deserto, soprattutto se poi rimangono incompiute, inutilizzate e
abbandonate”, conclude il gruppo Caiazzo Bene Comune.
Caiazzo, 04.01.2020
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