TRENTENNALE SCUDETTO PHONOLA JUVECASERTA
21
MAGGIO 1991 – 21 MAGGIO 2021
Forum di Assago 21 maggio 1991, ricordo indelebile della radiocronaca
per Radio Luna di Pino Marino a fianco del compianto Romano Piccolo e con in studio a Caserta l’instancabile Giuseppe
Landolfi. Nella “bolgia” dell’impianto
lombardo, praticamente registrai la prima intervista a Sergio Donadoni
neo campione d’Italia, sulla panchina bianconera quando mancavano pochi secondi
al suono finale della sirena che di lì a poco avrebbe certificato lo scudetto
bianconero, è eccezionale disse
Sergio con il cuore in gola per l’emozione e poi un raggiante Giancarlo Sarti
(mentre sta per suonare la sirena finale) disse sono felice per Caserta per la Campania per il sud, per questi immensi
ragazzi e naturalmente per il grandissimo presidente Giovanni Maggiò. E poi
come dimenticare Mons. Mario Vallarelli guida spirituale della Juvecaserta, che
piano piano era arrivato a sedersi sulla panchina di Gentile e soci. Poi in
sequenza intervistai Virginio Bernardi, che affermò come Caserta aveva dominato Milano dall’inizio alla fine con il capolavoro
di Nando Gentile con le tre “bombe” consecutive. Successivamente, intervistai Mabel Bocchi (grande ex cestista
e che curava la pagina del basket per la domenica sportiva) disse che era un successo meritatissimo, Caserta
si era dimostrata la più forte e per lei Dell’Agnello era stato stratosferico e
Shackleford era stato da manuale del pivot. Poi per coach Mike D’Antoni, Shackleford, Gentile e Dell’Agnello erano
stati superiori a tutti, comunque disse devo un grazie ai miei perché Pittis,
Montetecchi, i due stranieri hanno dato tutto, purtroppo qualche errore banale
lo abbiamo pagato a caro prezzo. Poi coach Marcelletti, affermò come non si rendevano conto dell’impresa,
tutti sono stati come un muro invalicabile, per lui la chiave di volta era
stata la mossa di bloccare i contropiedi, Frank e Shackleford immensi a fermare
subito a tutto campo pressandolo Montecchi, infine disse soltanto con 11 punti
di vantaggio a 1 minuto e 50 secondi dalla fine ho cominciato a credere nel
tricolore. Telegrafico ma incisivo fu Sandro Dell’Agnello il successo lo divido con tutti, poi da
solito toscanaccio disse ah…. Non vi preoccupate stasera pilotiamo l’areo del
ritorno io e Nando con Enzino super
controllore……
Quindi non poteva mancare
il pensiero di Giuseppe Gasparin allora sindaco di Caserta, è un’emozione incredibile e nell’animo ero
convinto di farcela. Poi non poteva assolutamente mancare ai microfoni di
Radio Luna il presidente Gianfranco Maggiò
ed il pensiero va subito al papà
Giovanni tutti i casertani lo dedicheranno a lui ed il nostro futuro sarà sempre ad alto
livello. Maria Vittoria Gentile (moglie di Nando) dichiarò abbiamo meritato tantissimo di conquistare
il tricolore e vincerlo a Milano equivale a due scudetti, poi il pensiero
scivolò subito a Caserta infatti disse a
Stefano (oggi grande protagonista nel massimo campionato degno erede del padre)
abbiamo insegnato a dire “campioni” e sicuramente sarà lì a gridarlo
insieme a tutti i miei parenti. Quindi Riccardo Van Den Hende sottolineò come quel successo lo avevano
atteso da tanto tempo e che la forza di volontà
e lo spirito di abnegazione alla fine paga, poi il suo pensiero andò a
Giovanni Maggiò che lo aveva fortemente voluto e che non l’aveva potuto vivere e a Gianfranco che si caricò sulle sue spalle
tutto il peso societario completando con enormi sacrifici il lavoro iniziato da
suo padre, Franco Boselli, ex cestista delle
scarpette rosse, espresse soddisfazione
per Dell’Agnello, Esposito e Gentile che indubbiamente avevano giocato meglio
di Milano, poi Luca Corsolini asserì
come i play off iniziati in maniera mediocre furono riscattati alla grande con
la sfida finale tra Philips e Phonola, telegrafico ma incisivo anche Massimiliano Aldi, la Phonola ha meritato di
vincere senza sprecare niente. mentre per Massimo Masini momento determinante i canestri di Nando
Gentile ed inoltre evidenziò come il 1991 era l’anno delle novità
(Sampdoria scudetto nel calcio e Caserta nel basket) sottolineando come la programmazione oculata paga ma per lui valeva di
più lo scudetto casertano poi Maurizio Bartocci affermò come il sogno che aspettavano si era materializzato e che era merito di tutto il gruppo ed infine
intervistai l’indimenticabile giornalista Rai Franco Lauro
(che ci ha lasciato nell’aprile 2020) iniziò asserendo che aveva le lacrime agli un po' per i fumogeni ma soprattutto per la
commozione, disse, è un fatto storico che lo scudetto per la prima volta sia
sceso sotto Roma, tu (rivolto al sottoscritto) hai sempre seguito i miei giudizi mi hai praticamente tampinato in
tutti i play off dalla prima all’ultima partita ed hai avuto da me sempre il
punto di vista tranne il pronostico sulla partita successiva che per
scaramanzia non l’ho mai fatto, per me
(continuò) è un’emozione straordinaria,
un successo per tutto il basket, perché
interessa e gratifica una città, una regione che ne avevano tanto bisogno e
soprattutto serve per ricordare un grande uomo Giovanni Maggiò e per accumunare
tutti nella storica impresa, da
Gianfranco fino al magazziniere Gabriele (anche lui ci ha lasciato troppo
presto). Infine, nel volo di ritorno a Caserta come dimenticare l’istrionico
Sandro Dell’Agnello, quando dall’interfono annunciava di stare sereni e tranquilli
perché….. pilotava lui…. e come dimenticare che mentre era iniziata la discesa
verso l’aeroporto di Capodichino si intravedevano i fuochi d’artificio che
illuminavano a giorno la città di Caserta, e poi appena atterrati allo scalo napoletano la
foto con coach Marcelletti e quella del pulmann con giocatori e giornalisti
all’arrivo a Caserta, naturalmente custodisco quella cassetta con le interviste
quasi come una reliquia….un vero e proprio …. Amarcord….per dirlo alla Fellini
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