DIOCESI DI POZZUOLI
Settore Stampa
COMUNICATO
STAMPA DEL 30 MAGGIO 2021
SCOPERTA LA MADONNA DI COSTANTINOPOLI
DI MASSIMO
STANZIONE, UNO DEI MAGGIORI ARTISTI DEL SEICENTO ITALIANO
Una tela di Massimo
Stanzione - senz’altro uno dei maggiori artisti del Seicento italiano - è stata
scoperta a Soccavo, nella chiesa dedicata a San Domenico, una cappella della parrocchia
di Santa Maria delle Grazie. La pala, finora ignota agli studi, è stata
individuata dal professor Giuseppe Porzio, dell’Università di Napoli
“L’Orientale”, durante una ricognizione che l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali
Ecclesiastici, guidato da don Roberto Della Rocca, stava effettuando nelle
chiese del quartiere napoletano.
L’opera raffigura la
Vergine con il Bambino incoronata da due angeli. Connotata da un’umanissima e
commovente dimensione affettiva, l’immagine riprende la tipologia, molto
diffusa nell’Italia meridionale, della cosiddetta Madonna di Costantinopoli e
ricalca con precisione l’icona venerata nell’omonima chiesa di Napoli, il cui
culto – secondo la testimonianza delle fonti – si affermò in città a partire
dalla peste del 1526, intensificandosi in occasione delle successive epidemie e
dei tragici eventi che afflissero il Regno.
Nel territorio
flegreo, Massimo Stanzione (1585-1656) fu coinvolto assieme ad Artemisia
Gentileschi e a Giovanni Lanfranco, anche nella decorazione pittorica della
cattedrale, dove gli fu commissionata la rappresentazione di uno dei primi vescovi
puteolani: ”San Patroba che predica al popolo di Pozzuoli”.
Particolarmente
entusiasta il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella: «Ho gioito
perché si è riscoperta la paternità di questa straordinaria tela. L’individuazione
di un'opera del 1600 rallegra l'animo e conferma il cammino della comunità
cristiana nel condividere la bellezza».
Una sorpresa il
ritrovamento, in significativa coincidenza con il mese Mariano, come ricorda il
direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, don Roberto Della Rocca: «Durante
i sopralluoghi che l’Ufficio Diocesano svolge nelle chiese della diocesi, è
stato meraviglioso fermarsi con il parroco don Francesco Scherillo di fronte a
questa effige tenerissima della Vergine e ammirarne la delicatissima bellezza,
che colpisce immediatamente chi la guarda, nonostante il pessimo stato di
conservazione dell’opera. È infatti stato necessario ricorrere a repentine
misure di messa in sicurezza dell’opera in attesa di un improcrastinabile
restauro. Quando lo storico dell’arte, il professor Giuseppe Porzio, ci ha
comunicato che il dipinto è di Massimo Stanzione, l’emozione è stata
incontenibile. Un ringraziamento va anche ai Carabinieri del Nucleo di Tutela
del Patrimonio e alla Soprintendenza che hanno seguito le fasi di recupero
della tela».
Il restauro di questa
preziosa testimonianza di arte e fede, sarà oggetto di una pubblicazione
scientifica curata dal Dipartimento di Scienze umane e sociali de “L’Orientale”
e dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi.
Terminato il restauro,
la Fondazione Centro Educativo Regina Pacis - a cui è stata affidata la
gestione del Museo Diocesano con il progetto culturale e di inclusione sociale Puteoli Sacra – organizzerà una mostra
nella quale poter ammirare, accanto alle opere di Artemisia Gentileschi, un
“nuovo” dipinto di Massimo Stanzione.
Addetto Stampa Diocesi
di Pozzuoli Carlo Lettieri
Direttore Ufficio
Diocesano Comunicazioni Sociali don Paolo Auricchio
Giornale diocesano
“Segni dei Tempi” - e-mail: redazione@segnideitempi.it
- www.segnideitempi.it
Sito diocesi:
www.diocesipozzuoli.org
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