E il Teatro della
Torre le regala l’applauso più grande.
È stato un lunghissimo applauso quello che la sala gremita del Teatro della
Torre di Casertavecchia ha tributato a Fiorella Mannoia, protagonista assoluta
del penultimo appuntamento di “SETTEMBRE AL BORGO 43 – Face to Fest 2013”, che
chiuderà in bellezza domani sera con il recupero del concerto di Max Gazzè,
annullato per pioggia.
Una perla rara, che arricchisce la collana di momenti memorabili che la
Rassegna ha infilato finora, regalando al suo pubblico attimi di altissima qualità
artistica, declinati per grandi interpreti ed autori della musica italiana, che
hanno accolto il richiamo del Festival per trasformare i loro spettacoli in
originali testimonianze di amicizia.
Ad aprire l’emozionante concerto dell’interprete romana è stato un grande
successo di sempre, “I treni a vapore”, che hanno come per magia messo la
serata sui binari dell’emozione. Dopo aver ringraziato gli spettatori per
essere intervenuti numerosi e l’Organizzazione per averla invitata, la Mannoia
ha lodato l’iniziativa di “Posto Occupato”, facendo riferimento alla sedia
rossa che in teatro campeggia simbolicamente vuota da sette giorni per indicare
il posto che una donna avrebbe potuto occupare se non fosse stata uccisa dal
marito, dal fidanzato, dall’ex, dall’amante o da uno sconosciuto. “Non bisogna mai smettere di parlare
dell’emergenza del femminicidio” ha commentato Fiorella “Ogni giorno, nel nostro Paese, una donna
viene ammazzata ed occasioni come questa devono aiutarci a riflettere”. Poi
la musica ha preso il sopravvento per una dedica tutta al femminile col brano
“Io non ho paura”. Parole che sono volate fino a Piazza Vescovado, dove tantissime
donne, che seguivano il concerto sul maxischermo, hanno applaudito e cantato
con lei.
Una serata a più voci, anche in teatro, dove tante volte la Mannoia ha
rivolto il microfono verso la platea, che non ha perso l’occasione per
diventare l’altra protagonista di un spettacolo difficile da dimenticare.
E ancora via a tutte le canzoni più popolari del suo repertorio, fino a “Quello che le donne non dicono”, in chiusura
del quale è arrivato dalla sala un gigantesco mazzo di rose rosse. Due gli omaggi
speciali: uno a Renato Zero, con una versione intima di “Cercami”, ed uno a Lucio
Dalla, del quale – prima di alzare la mano al cielo – la Mannoia ha
interpretato a suo modo “Cara”.
Finale esplosivo, pubblico in piedi sotto il palco e nell’aria le note di
“Cielo d’Irlanda” per suggellare una notte di note e di felicità.
Fonte: comunicato stampa
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