Parète – Artisti al Muro
Vernissage ZENA VINCENZA
MAIORINO
Sensorialista Materica
& VINILE In#Drink
Domenica 18 gennaio 2015 – Start ore 18 –
Ingresso Libero
VINILE, via Velia 26, Salerno
SALERNO – Emozionale ed istintiva. È la pittura
di Zena Vincenza Maiorino,
Sensorialista Materica, protagonista del nuovo vernissage di Parète – Artisti al Muro, il segmento del Vinile dedicato all’arte, con
un cartellone delle mostre promosso in collaborazione con la Fornace Falcone. L’open space nel cuore cittadino di
Salerno, con la sua architettura moderna
e minimale, si propone così, in un contesto mai troppo esteso, come momento di
esposizione diretta e non mediata dell’arte. Esterno ai consueti circoli delle
gallerie e degli spazi “predisposti” all’arte, al di fuori dei recinti del
mercato, offre alla fruizione sia opere prime di giovani autori sia lavori di
artisti di lungo operato, senza specifici ambiti di selezione formale o
stilistica delle opere: dalla pittura alla scultura, dalla ceramica ai
materiali “alternativi”. Un’estemporanea collettiva, in una full immersion
sensoriale accompagnata dai profumi e dai sapori della cucina di Giovanni
Sorrentino, considerato tra i migliori dieci chef d’Italia under 35. In programma domenica 18 gennaio alle ore 18,
l’esposizione sarà accompagnata dall’ormai consueto appuntamento con Vinile In#Drink, l’aperitivo cult con
dj set rigorosamente con dischi in vinile, in linea con il mood del locale. In
consolle, a partire dalle ore 19, l’estro e la sensibilità di Dj Mimmo Visone.
La parete bianca del Vinile si presta così all’urgenza
espressiva di Zena, con opere che si muovono dall’espressionismo astratto al
misticismo. Un’artista poliedrica. La sua materia vibrante esce dal profondo
dell'anima. Oltre la visione, lei tocca il lato sensoriale, racconta il
suo mondo interiore tra sofferenza e spazi di gioia, con uno stile assolutamente personale e riconoscibile. Per lei l'arte contemporanea è una continua ricerca e guai se non lo fosse.
suo mondo interiore tra sofferenza e spazi di gioia, con uno stile assolutamente personale e riconoscibile. Per lei l'arte contemporanea è una continua ricerca e guai se non lo fosse.
“Configurazioni
cromatiche di fresca e luminosa vitalità, macchie e pennellate liquide di
notevole carica vitale – sottolinea il critico
d’arte Erminia Pellecchia parlando di Zena - Una pittura gestuale,
d’azione, suggerita apparentemente dal caso, spontanea, istintiva… chiazze
alternate a segni filiformi, grovigli, matasse, spore, grumi di colore
diventano il canto libero dello spirito, la mappa, nel labirinto di magmatico
che invade lo spazio. Visioni interiori, calligrafia della psiche, trascrizione
cieca di un flusso di coscienza, l’irrappresentabile come icona, concepito in
una sorta di concentrazione ipnotica”.
Zena “segna un attimo e un’eternità” abbracciando il
movimento artistico del Sensorialismo Materico, fondato nel 2012 a Greccio da Guido
Garlucci, che trae
origine dalla necessità di tradurre le intuizioni irrazionali dell'artista. Le
emozioni vissute sono trasformate in linee e colori. Ogni espressione pittorica
è un atto comunicabile di un linguaggio cosmico, un codice universale che
definisce l'artista non come colui che si limita a far emergere le proprie
conoscenze e abilità, ma come l'uomo che è in grado di scendere maggiormente
nell'indicibile e lo fa con discrezione, sperimentando in questo modo il
rapporto che intercorre tra lui e la realtà. L’arte sensorialista è un universo di semplicità: estranea
al chiasso, dimora nella dimensione più intima di se stessi.
Fonte: comunicato stampa
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