Onde evitare ulteriori
strumentalizzazioni ad opera del Sindaco di Piedimonte Matese, Luigi Di
Lorenzo, che – attraverso canali extra-istituzionali, quali i social networks –
ha beceramente tentato di screditare le interrogazioni presentate dal nostro
Gruppo Consiliare – probabilmente perché l’amministrazione non gradisce il
ruolo delle minoranze – ci vediamo costretti a rappresentare quanto segue.
Questa mattina è stato proposto
alla Consigliera Riccitelli – oggi delegata alla Conferenza dei Capi Gruppo
- di ritirare le interrogazioni
presentate e di depositarle sotto forma di interpellanze, che ammettono una
risposta verbale in sede di Consiglio Comunale.
Con l’estremo garbo che
caratterizza il suo operato, la Consigliera Riccitelli replicava di non poter
assumere determinazioni sul punto, riservandosi di informare gli altri
Consiglieri di tale anomala proposta sindacale. La gentilezza e le buone maniere
della Consigliera Riccitelli non possono però essere capziosamente equivocate
con un’apertura ad una modifica della forma giuridica delle nostre
interrogazioni.
Invero, temi così delicati come la
sicurezza degli edifici scolastici e l’adesione allo SPRAR, abbiamo ritenuto
che dovessero essere presentati sotto forma di interrogazione perché esigiamo
una risposta SCRITTA. NERO SU BIANCO. Altro che ‘vantaggio di immagine’: noi
pretendiamo serietà e concretezza, fedeli al noto brocardo ‘verba volant, scripta
manent’.
Se avessimo voluto una risposta
verbale avremmo – da giuristi (e non da medici) – presentato una interpellanza,
ma tant’è. Gli interessi sottesi a tali interrogazioni sono costituzionalmente
tutelati e abbiamo ritenuto inderogabile presentarli sotto la forma di
interrogazioni, che ribadiamo, importano una risposta SCRITTA.
Comprendiamo che in piena estate il
Sindaco e gli altri destinatari, non abbiano voglia di rispondere alle
interrogazioni (o forse ritengono che la sicurezza degli edifici scolastici e
l’immigrazione non costituiscano una priorità?), ma rappresentiamo che non solo
si tratta di argomenti che stanno a cuore alla popolazione, ma che è un dovere
prescritto dalla legge fornire una risposta SCRITTA nei 30 giorni dalla presentazione
della interrogazione stessa.
Auspichiamo che il Sindaco non
incorra più in spiacevoli – quanto mortificanti per la comunità intera –
pressioni sulle forme da utilizzare per presentare argomenti di rilievo,
potendo il Gruppo Consiliare utilizzare tutte le forme che lo Statuto ed il
Regolamento consentono.
Ci auguriamo che, piuttosto che
intervenire con commenti social che ci lasciano basiti, il Sindaco investa il
suo tempo nel rispondere entro i 30 giorni prescritti.
I Consiglieri Comunali Carlo Grillo,
Sara Petella e Clotilde Marcellina Riccitelli.
Piedimonte Matese, 25.07.2017
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