Arriva sul tavolo del Ministro delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali la questione della surgelazione
della mozzarella di bufala campana proposta dal Consorzio di Tutela Dop.
Con una interpellanza urgente depositata
oggi e di cui l'On. Camilla Sgambato (PD) è la seconda firmataria, un nutrito
gruppo di deputati hanno chiesto l'intervento immediato di Maurizio Martina per
scongiurare quella che appare come una scelta irrazionale e fortemente lesiva
dell'immagine del cosiddetto "oro bianco" della Campania, e della
provincia di Caserta in particolare, nonché controproducente per gli allevatori
bufalini e per l'economia che la mozzarella produce sul territorio.
Secondo fonti di stampa, l'Assemblea del
Consorzio per la tutela del formaggio mozzarella di bufala campana DOP avrebbe
deliberato una nuova proposta di modifica al disciplinare di produzione, con
l'obiettivo di congelare la mozzarella a temperature fino ai -18* in favore del
canale Ho.Re.Ca. cui destinare un formaggio destinato alla trasformazione, in
primis confezionando i "Filoni" da 1 kg.
"La mozzarella di bufala campana
Dop rappresenta una delle produzioni di maggiore pregio ed è fonte di guadagno
per tanti operatori della zootecnia, soprattutto allenatori bufalini, e del
settore lattiero-caseario di Terra di Lavoro, a partire dalle zone rurali ed
interne.
Proporre oggi, ed eventualmente
introdurre, la possibilità di congelare la mozzarella e la cagliata finirebbe
per contrastare con il marchio Dop di cui si fregia il prodotto, aprire il
mercato della stessa mozzarella a frodi continue e compromettere seriamente
l'economia della filiera bufalina che, partendo dagli allevatori e finendo ai
casari, hanno lavorato e si sono impegnati negli ultimi decenni per garantire
un prodotto sano, genuino e veramente autentico che ci invidiano in tutto il
mondo.
Confidiamo in un intervento del
Ministro Martina contro questo tentativo
di adulterazione dell'oro bianco che è patrimonio anche e soprattutto della
provincia di Caserta", dichiara Sgambato.
Ecco il testo della interpellanza
urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
"I sottoscritti chiedono di
interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per
sapere – premesso che:
Il Mattino di Caserta del 24 aprile
2017 annunciava come il 4 maggio 2017 l'Assemblea del Consorzio per la tutela
del formaggio mozzarella di bufala campana DOP, avrebbe deliberato una nuova
proposta di modifica al disciplinare della predetta mozzarella, allo scopo, tra
l'altro, di prevedere il condizionamento della mozzarella a temperature
negative di –18 Co (mozzarella frozen congelata);
la novità parrebbe motivata dalla
volontà dell'industria casearia di diversificare il prodotto per il canale Ho.Re.Ca. cui destinare un formaggio destinato alla trasformazione;
la proposta di modifica del
disciplinare prevederebbe anche la realizzazione dei cosiddetti «Filoni» da 1
chilogrammo, che nulla hanno a che vedere con la mozzarella di bufala
DOP;
la mozzarella di bufala campana Dop è
un formaggio prodotto secondo un antico disciplinare, registrato ai sensi del
Reg. (CE) n. 103/2008;
il regolamento (CE) n. 510/2006 sulla
protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei
prodotti agricoli e alimentari intende prioritariamente favorire la
diversificazione della produzione agricola per conseguire un migliore
equilibrio tra offerta e domanda sul mercato con la promozione di prodotti di
qualità;
i prodotti a Dop possono
rappresentare una carta vincente per il mondo rurale, in particolare nelle zone
svantaggiate o periferiche, in quanto garantiscono il miglioramento dei redditi
degli agricoltori e favoriscono la permanenza della popolazione rurale nelle
zone suddette;
si è constatato che i consumatori
tendono a privilegiare, nella loro alimentazione, la qualità anziché la
quantità. Tale ricerca di prodotti specifici comporta una domanda sempre più
consistente di prodotti agricoli e alimentari aventi un'origine geografica
determinata;
« l'Espresso» del 29 ottobre 2012
pubblicava uno sconcertante articolo che riportava stralci dell'ordinanza del
tribunale di Napoli. Vi si chiariva come da parte di alcuni titolari di
caseifici della Campania oggetto di indagine da parte della cura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, quasi nessuno ottemperasse alle regole
scritte che venivano continuamente violate;
la preoccupazione di tutti gli
indagati, di fronte ai controlli sempre più stringenti dei Nas, era quella di
«uscire dall'illegalità». Ma non certo utilizzando solo latte prodotto
nell'area Dop: «bisogna modificare il disciplinare e consentire ai caseifici di
utilizzare una percentuale di latte congelato o cagliata congelata – si legge
in un'intercettazione – sono 20 anni che lo facciamo tutti quanti. Questa è la
posizione. E la stessa posizione l'avrà Assolatte, l'avrà l'Unione industriali,
l'avranno tutti quanti»;
contestualmente, fu avanzata dal
Consorzio di tutela della mozzarella di bufala Dop una proposta di modifica del
disciplinare che prevedeva il congelamento del latte e della cagliata della
Mozzarella Dop;
oggi, la questione si ripropone con
l'introduzione della surgelazione della mozzarella fresca;
industrializzare questo raro prodotto
rurale del Mezzogiorno, oltre a favorire le frodi, lo banalizzerebbe
danneggiando soprattutto gli allevatori che producono il latte dell'areale
della Dop;
se si concretizzasse la suddetta
modifica del disciplinare, gli allevatori bufalini correrebbero il pericolo di
vedersi applicati prezzi più bassi per il loro latte, già oggi irrisorio, rendendo
possibile la pratica d'inaccettabili forzature del normale andamento del
mercato del latte bufalino;
le innovazioni ipotizzate farebbero
perdere al prodotto la sua caratteristica di formaggio fresco tipicamente
stagionale volgarizzandone e dequalificandone le specificità originarie –:
se il Ministro interrogato sia a
conoscenza della proposta di modifica del disciplinare di produzione della
mozzarella di bufala campana Dop che prevede il congelamento della mozzarella
e, ad ogni modo, quale sia la sua posizione al riguardo;
se, al fine di migliorare
effettivamente e lealmente le prestazioni ed il reddito degli allevatori di
bufale dell'area Dop, non ritenga utile adottare iniziative per l'incentivo
della tecnica della destagionalizzazione dei parti".
(2-01897) «Mongiello, Sgambato, Ginefra,
Boccia, De Mita, Binetti, Amoddio, Baruffi, Fusilli, Meta, Greco, Cuomo,
Marchetti, Piccione, Michele Bordo, Grassi, Ventricelli, Massa, Losacco,
Capone, Vico, Cera, Di Gioia, Paris, Carella, Luciano Agostini, Carra,
Romanini, Manfredi, D'Ottavio, Cova, Prina, Terrosi, Ferrari, Ferro, Gadda,
Fiano, Fiorio, Pilozzi, Piazzoni, Minnucci, Tidei, Capodicasa, Famiglietti,
Sannicandro, Blazina, Battaglia, Donati, Castricone, Taranto, Fucci, Camani».
Caserta, 20.07.2017
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