“Caserta
può e deve diventare modello di sviluppo per attrarre investimenti esteri, ma
anche per esportare il suo know-how in Paesi partner strategici. In tal senso,
voglio annunciare che a febbraio una delegazione di imprenditori di
Confindustria Caserta si recherà a Calcutta, nello Stato indiano del Bengala,
per sancire un rapporto economico-produttivo con il sistema imprenditoriale
locale”. A dichiararlo, nel corso dell’Evento Pubblico di Confindustria
Caserta, svoltosi stamani presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta,
è stato il presidente degli industriali casertani, Luigi Traettino.
“Quest’anno
– ha aggiunto Traettino – abbiamo
scelto il tema dell’investment attraction perché è giunto il momento di aprire
ancor di più Caserta all’internazionalizzazione. Possiamo contare sulla quarta
area industriale più estesa del Mezzogiorno, il 54% del totale di quella
campana, e quello di Caserta deve diventare modello di attrattività. Abbiamo
deciso di invitare tre Paesi strategici per noi: India, che ha già un rapporto
privilegiato con Caserta, vista la presenza di ben due multinazionali, Israele,
una start-up nation con la quale stabilire nuove partnership basate sui giovani
e sull’innovation technology, e Stati Uniti, nazione con cui abbiamo un rapporto
storico”.
I
lavori, coordinati dalla giornalista del Tg5 Costanza Calabrese, hanno visto due tavole rotonde, con al centro
il tema della manifestazione, ovvero l’internazionalizzazione. La prima ha
riunito l’ambasciatore israeliano in Italia, Ofer Sachs, l’ambasciatrice indiana in Italia e a San Marino, Reenat Sandhu, e il ministro
consigliere per gli Affari Economici dell’ambasciata degli Stati Uniti, Jean Preston.
“Il
nostro Paese – ha spiegato l’ambasciatore Sachs
– è giovane e dotato di una grande dinamicità. Molti giovani imprenditori
israeliani, subito dopo il servizio militare, che da noi è obbligatorio e dura
tre anni, iniziano ad intraprendere percorsi imprenditoriali, soprattutto nel
campo delle nuove tecnologie, anche senza una specifica preparazione
universitaria. Il capitale umano è la nostra principale risorsa e credo che su
queste basi si possano stabilire relazioni importanti con Caserta”.
“Il
legame tra l’India e Caserta – ha aggiunto l’ambasciatrice Sandhu – è molto forte. In questo territorio il nostro Paese ha
investito e continua ad investire tanto, creando effetti moltiplicatori anche
per un parallelo sviluppo sul territorio indiano. Le nostre aziende hanno
scelto Caserta perché è attrattiva, possiede un know-how unico, delle ottime infrastrutture
ed è un hub industriale eccellente, dotato di settori chiave per noi quali, ad
esempio, quello della ricerca scientifica e del food processing”.
“Non è
una coincidenza – ha dichiarato Jean
Preston – che nell’Italia Meridionale vi sia la più alta incidenza di
imprese multinazionali americane. So che la politica commerciale degli Usa è
qualcosa che i membri di Confindustria stanno guardando con interesse. Usa e Ue
stanno negoziando seriamente e speriamo che da febbraio i rispettivi
negoziatori avranno dei mandati per trattare su temi quali, ad esempio, i dazi.
Nel frattempo si sta lavorando su argomenti legati ai regolamenti, che non
richiedono un mandato”.
I
lavori, che sono stati introdotti dai saluti istituzionali del sindaco di
Caserta, Carlo Marino, e del
prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto,
hanno visto anche gli interventi di Giorgio
Valentini, della Global RAS Unit della Banca Mondiale, e di Domenico Arcuri, amministratore
delegato di Invitalia. Successivamente c’è stata un’altra tavola rotonda,
denominata “Made in Caserta”, che ha visto insieme tre gruppi di eccellenza che
hanno deciso di puntare sul territorio casertano. A confrontarsi sono stati il
presidente del Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali) di Capua, Paolo Annunziato, il ceo di Chargeurs
Protective Films (del Gruppo francese Chargeurs) e presidente del cda di Boston
Tapes, azienda operante a Sessa Aurunca, Laurent
Derolez, e l’investment director di “Riello Investimenti Partners Sgr”, Alberto Lampertico. Per questo incontro
c’è stata la collaborazione del Dipartimento
di Economia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e
di Italiacamp, content provider
dell’evento.
A
concludere la giornata l’intervento di Eugenio
Sidoli, coordinatore dell’Advisory Board Investitori Esteri di
Confindustria, nonché presidente e amministratore delegato di Philip Morris
Italia. L’Advisory Board degli Investitori Esteri è un organismo istituito
recentemente da Confindustria e si occupa di retention, di competitività e di
attrazione degli investimenti.
Nessun commento:
Posta un commento