FESTIVAL, “LE COSE IN COMUNE”.
Straordinario ed imprevedibile Silvestri,
sempre più apprezzate le Malmaritate.
Straordinario successo
e fan in estasi ieri sera per l’originale show di Daniele Silvestri,
protagonista assoluto della seconda serata di “SETTEMBRE AL BORGO 43 – Face to
Fest 2013”.
Il cantautore romano ha lasciato ancora una volta senza parole la platea del
Teatro della Torre, concludendo l’attesissimo spettacolo con il pubblico in piedi,
che cantava “Cohiba” e batteva le mani a ritmo di musica. È stato un concerto “sui
generis”, che ha mescolato sapientemente teatro e canzone, con gli
applauditissimi Massimilano Bruno e Valerio Aprea, che hanno saputo divertire e
far riflettere al tempo stesso. Per non parlare dei consensi raccolti dal trio di
musicisti, formato da Josè Ramon Caraballo alle percussioni e alla tromba,
Rodrigo d'Erasmo al violino, Guglielmo Gagliano al violoncello, in perfetta
sintonia con la chitarra ed il pianoforte di Daniele Silvestri. Con una scaletta
minuziosamente lavorata fino a pochi minuti prima di salire sul palco, Silvestri
ha fatto inaugurare l’inedito show con una battuta sulla candidatura di Caserta
a capitale europea della cultura, riprendendo il discorso laddove si era
sospeso nel 2011 con il medesimo brano d’apertura: “Le navi”. Poi una ritmata
alternanza di esilaranti momenti di teatro, ai quali hanno fatto eco alcune
delle canzoni più rappresentative del “viaggio” musicale di Daniele Silvestri,
sempre presente in scena, a volte anche accompagnando al piano e alla chitarra,
quando agli attori, suoi amici ed ospiti, è toccato il centro del palcoscenico.
Inevitabili i bis, uno dei quali affidato ad Aprea, che ha trasformato in
reading il testo di una delle più popolari canzoni di Silvestri, “Testardo”. Ma
l’immagine simbolo del concerto resterà - negli occhi
degli spettatori - quella di Daniele Silvestri, Massimiliano Bruno, Valerio
Aprea ed i loro musicisti, che al termine della perfomance si inginocchiano e
si stringono in un abbraccio davanti alla platea entusiasta.
Intanto, in Piazza Vescovado, le sempre più
apprezzate Malmaritate (progetto originale di Carmen Consoli per Gabriella Grasso, Valentina Ferraiuolo, Emilia Belfiore e Concetta
Sapienza) hanno
impreziosito la loro coinvolgente esibizione grazie a Chiara Buratti, che ha
interpretato estratti di Cesare Pavese e Beppe Severgnini, dedicati al tema
della migrazione, e all’artista partenopeo Francesco Di Bella, ex frontman dei
24 Grana, che con la sua voce inconfondibile ha conquistato il folto pubblico ed
uno stuolo di fan. Un incrocio tra musica della tradizione e poesia del
territorio, che sta facendo della Piazza antistante la Cattedrale una
suggestiva “aia popolare” sulla quale far risuonare note, ma anche parole e
testimonianze.
Fonte: comunicato stampa
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