Al Sindaco di Caserta dott. Pio Del Gaudio
L'arrivo
di Papa Francesco nella nostra città, sabato 26 luglio p.v., è evento storico di
grazia e di gioia attraverso cui irrorare le coscienze e novellare l’impegno del
popolo di Dio di Terra di Lavoro e della Campania e di quanti impegnati nelle
funzioni di direzione e di governo del territorio, chiamati tutti ad accogliere,
per la prima volta, in questa parte del meridione, afflitta dal fuoco dei
condizionamenti quotidiani e da miserie storiche devastanti, la presenza del
Santo Padre.
Questa
mano della Provvidenza che si stende amorevole su Terra di Lavoro e sulle
nostre sofferenze, impone a ciascuno di noi il massimo della collaborazione per
evitare disguidi e disfunzioni sul piano di una organizzazione che, purtroppo,
si sta realizzando in pochissimi giorni.
A
tal proposito, lo scrivente che ha già partecipato all’organizzazione di altri
eventi di massa, con umiltà e profondo spirito di servizio, effettua alcune
utili considerazioni:
1)
urge sollecitare
il tavolo per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico in Prefettura affinché tutte le
iniziative concordate sulla parola e l’impegno dei singoli, abbiano ad avere
una veste unica, sicura ed istituzionale;
2)
necessita
allertare la Protezione Civile Nazionale ed il prefetto Gabrielli affinché il
pomeriggio della visita, in cui si prevedono temperature altissime, sia
coordinato al meglio delle attività necessarie (tende da campo di primo
soccorso, distribuzione di bottiglie d'acqua, idranti, diffusori d'acqua, ecc.);
3)
allertare la
protezione civile comunale, il S.V.G. che ha esperienza in tema di gestione di
grandi eventi, il 118 e tutte le strutture atte a garantire la sicurezza dell’intera
piazza e le migliaia di fedeli accorsi;
4)
il palco
dell'arena del Re, così come congegnato al centro della Piazza Carlo III
rischia di ridurre di gran lunga la capacità di accoglienza della piazza. Lo
stesso andrebbe smontato per tre ordini di ragioni:
a) va spostato e localizzato, fin dove possibile,
sotto al Palazzo Reale in modo da ampliare il raggio di visuale per le migliaia
di persone (si parla di oltre duecentomila, atteso che trattasi della I visita
in Campania e tutte le diocesi, delle varie province, sono in fermento) che
accorreranno per lo speciale e storico evento;
b) la piattaforma su cui insistono le sedie ha oggi
una pendenza che va da quota zero (sotto al palco) a quota mt 1,40 (dove inizia
la tribunetta) per cui aggiunte le sedie e le persone sedute e malgrado lo
smontaggio della tribunetta si verrebbe comunque a creare un dislivello di
oltre due metri, ciò che escluderebbe, rendendoli impraticabili alla vista,
parecchie decine di metri, dalla fila ultima e verso la stazione;
c) ci troviamo in una delle piazze più grandi
d'Europa ed ogni angolo dovrebbe essere utile alla vista del palco papale, così
come accade tra Piazza S.Pietro e Via della Conciliazione.
5)
approfittare
di queste ore per procedure ad una potatura degli alberi e ad una risagomatura
delle aiuole che al momento nella piazza sono invase da erbacce e rifiuti. Procedere
laddove possibile alla cancellazione delle scritte negli emicicli (Barchesse)
lungo le quali quasi di sicuro ci saranno riprese delle telecamere al seguito
della papamobile. Obiettivo dovrà essere la totale, pulita e buona visione di
terra ed aerea dell’intera zona, ai fini della sicurezza ma anche della
praticabilità degli stessi spazi;
6)
tra
le aree adibite a parcheggio dei bus bisogna utilizzare il Viale Carlo III,
largo più di 20 mt e che consente di realizzare una fila di parcheggio di bus in
entrambe le direzioni di marcia (dalla rotonda di San Nicola La Strada a Via
Vivaldi a Caserta e viceversa), senza incidere in maniera pesante sul traffico
della strada. I fedeli in arrivo potranno essere accompagnati direttamente per
il tramite del sottopasso della ferrovia nell’area della messa papale;
7)
aprire
per l’occorrenza il Parco Maria Carolina e la Flora per l’accoglienza di quanti
entreranno in città fin dalla mattina;
8)
allertare
malgrado i tempi ristretti l’ufficio filatelico delle Poste per una emissione
speciale sull’evento; la stessa amministrazione attivi procedure utili a
rendere memorabile lo straordinario evento;
9)
con le parrocchie organizzare,
per il tramite della protezione civile, un numero di volontari utile al
servizio di accompagnamento, a coprire l’intera area in cui bisognerà
proteggere le transenne che saranno ubicate per i percorsi della papamobile ma
anche per la tutela degli spazi interclusi con rete sotto il palazzo reale ed
apposti per evitare danni da caduta calcinacci;
10)evitare ogni intromissione della macchina
organizzativa comunale nella assegnazione dei posti che a rigore dovrebbero
essere assegnati ai soli disabili ed agli anziani (censiti dalla curia e senza
limiti di numero, a tal riguardo sarebbe opportuno coinvolgere l’Anafim che è
associazione benemerita che svolge attività di supporto per disabili proprio in
nell’area del Parco Maria Carolina ), alla stampa, alla corale ed ai sacerdoti;
11) essendo la messa in onore di S. Anna di cui
il Santo Padre è devoto coinvolgere gli
Accollatori di S. Anna e la Curia affinché sia verificata la possibilità di
portare sul palco, in orario discreto, il simulacro della Santa Patrona della
Città (agli Accollatori di S. Anna, pronti per la processione della domenica
mattina, potrebbe essere chiesto, per il loro altissimo numero e le divise già
disponibili, il servizio d’ordine);
12) procedere alla riemissione di un manifesto di
Benvenuto nuovo e diverso da quello già disponibile atteso che è la Città di
Caserta che accoglie il papa e non il Sindaco, sia pur a nome dei cittadini;
13) sulla richiesta del cerimoniale del Papa di
voler incontrare i consiglieri comunali della città, per un incoraggiamento e/o
per un monito, sarei a suggerire di non individuare un’area riservata, che
sarebbe contraria al messaggio di semplicità e di grande umiltà che questo Papa
continuamente profonde fin dal Suo insediamento. Più utile sarebbe individuare
una saletta all’interno del Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare,
accanto a quella dedicata alla Curia, in cui riunire il consiglio comunale, per
pochi minuti ed il saluto di benvenuto ufficiale della città.
Ciò premesso, ben consapevole che tutte le
questioni rappresentate non sono solo di pertinenza del Sindaco e che al
riguardo si dovrà imbastire una necessaria attività di coordinamento con la
Curia e la Prefettura, si leggano questi punti come suggerimenti utili ed
impegno di un casertano che attraverso il ruolo conferitogli dal popolo e
l’esperienza amministrativa fin qui vissuta, Loda e ringrazia, con il proprio
contributo, il Buon Dio per averci donato questo eccezionale evento da cui
sicuramente scaturiranno nuovi e buoni auspici per la nostra gente ed i nostri
territori.
Buon lavoro Sindaco.
Benvenuto Papa Francesco.
Caserta 21 luglio 2014
Il Consigliere Comunale
Antonio Ciontoli
Per chi volesse ci stanno anche i numeri da giocare al Lotto, terno o quaterna, per la visita del papa a Caserta
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