Martedì 16 dicembre, presso la Sala Giunta della
Provincia di Caserta, si è riunito un tavolo tecnico in materia di agricoltura,
convocato per iniziativa del presidente dell’Ente, Domenico Zinzi.
All’incontro,
oltre al Presidente Zinzi, hanno partecipato l’assessore provinciale all’Agricoltura,
Stefano Giaquinto, il dirigente del Settore Agricoltura della Provincia, Paolo
De Felice, i rappresentanti dell’Associazione Castanicola Verde Collina e i tecnici
del settore.
Il presidente
Zinzi ha fatto proprie le preoccupazioni avanzate, attraverso l’assessore
Giaquinto, da numerose componenti del tessuto produttivo agricolo inerenti le
criticità che minacciano alcuni settori di questo comparto.
Al centro
della riunione la crisi che da qualche tempo affligge la castanicoltura in
provincia di Caserta e che si è particolarmente acuita in quest’ultimo anno, ed
altre criticità che minacciano altri
settori dell’economia rurale, quali quello olivicolo e zootecnico lattiero.
I produttori
di castagne lamentano una situazione economica insostenibile a causa delle
avversità di tipo parassitario che hanno colpito i castagneti. In particolare
gli attacchi del temibile Cinipide (Dryocosmus kuriphilus), il piccolo
imenottero che debilita le piante con le punture di ovodeposizione alle gemme,
rendendole improduttive, debilitano le piante di castagno ormai da diversi
anni, per cui nella decorsa stagione, con la concomitanza di altre avversità
parassitarie favorite dalle particolari condizioni meteorologiche, si è
determinata una drastica riduzione del raccolto di castagne e in molti casi la
perdita totale della produzione.
Il programma
di lotta biologica, mediante l’introduzione di un altro insetto imenottero
(Torymus sinensis), parassita del Cinipide, messo in atto da alcuni anni dalla
Regione Campania e dalla stessa Associazione dei castanicoltori, hanno spiegato
i rappresentanti di quest’ultima, farà sentire i propri effetti solo nei
prossimi anni, per cui occorre intervenire a sostegno dei produttori per
scongiurare l’abbandono dei castagneti con incalcolabile danno per l’ambiente,
il paesaggio e la biodiversità.
L’azione della
Provincia di Caserta si concentrerà su due aspetti: uno di tipo tecnico con lo
sviluppo e la messa a punto di nuove tecniche di lotta alle avversità
parassitarie, l’altro di tipo economico sostenendo il reddito dei produttori e
dando impulso dell’iniziativa per la valorizzazione della castagna di
Roccamonfina con l’iter già avviato presso l’Ue per il riconoscimento della
Denominazione di Origine Protetta (DOP) “Castagna del Vulcano di Roccamonfina”.
Il Presidente
Zinzi si è impegnato a farsi portavoce della problematica nelle sedi
istituzionali opportune, sia per ottenere il necessario sostegno alla
castanicoltura agendo sull’imminente avvio del Programma di Sviluppo Regionale
(PSR) 2014 – 2020 al fine di colmare la sperequazione rispetto alle altre
province della regione che ha caratterizzato la passata programmazione, sia per
velocizzare lo sblocco dei fondi per l’indennizzo dei danni della siccità
dell’anno 2012 le cui istanze, da tempo istruite dagli uffici competenti, sono
tuttora in attesa di liquidazione.
Analoghe
iniziative sono state programmate per le problematiche connesse alla crisi del
settore olivicolo ed all’incerto scenario che si prospetta per il settore
lattiero bovino con l’imminente abolizione del regime di quote latte.
Fonte: comunicato stampa
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