Migliorare la qualità dell’ambiente per preservare la salute. È partito da questo semplice assunto il convegno “Ambiente e salute” che si è svolto a Castel Campagnano, nella frazione Squille, lo scorso 13 dicembre. Organizzato dal presidente dell’Associazione “Paese Vivo” di Squille Tommasino Cerreto, il convegno, che ha visto il saluto del sindaco di Castel Campagnano Giuseppe Di Sorbo, si è dipanato lungo l’asse ambiente-salute, un binomio inscindibile e fondamentale per la salute ed il benessere dell’essere umano, anche se le interazioni tra la qualità dell’ambiente circostante e la salute umana sono ancora oggetto di studi e valutazioni. Tuttavia è ormai pacifico tra gli studiosi che elevati livelli di inquinamento atmosferico ed elettromagnetico, la scarsa qualità dell’acqua, la precarietà delle condizioni igienico-sanitarie possono avere un grave impatto sulla salute. Un problema particolarmente sentito nella nostra provincia, alle prese con una condizione ambientale che in alcuni punti del territorio assume caratteri di criticità, ma che può essere migliorata con una corretta educazione ambientale dei cittadini, comportamenti virtuosi e tanti piccoli accorgimenti che posso aiutare a mantenere pulito l’ambiente e salvaguardare la popolazione da un elevata incidenza di patologie collegate all’inquinamento. “Sono tre i punti importanti per migliorare e prevenire l’inquinamento della nostra terra e delle nostre acque – ha affermato l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Caserta Stefano Giaquinto, intervenuto nel corso del convegno – in primis i Comuni devono dotarsi di impianti di depurazione, poi bisogna incentivare ed estendere capillarmente la raccolta differenziata ed infine puntare sulla formazione e sull’educazione dei bambini, con la scuola e l’educazione civica che devono avere un ruolo primario. Ma le vere sentinelle della qualità dell’ambiente e del territorio devono essere gli agricoltori, dobbiamo incentivare i giovani a riscoprire questo settore ed a valorizzarlo, i nostri terreni in passato hanno dato sostegno economico e lavoro ad intere famiglie per generazioni, mentre oggi molti terreni vengono lasciati incolti. L’Alto Casertano – ha concluso Giaquinto – come buona parte della nostra provincia, è ricco di storia, cultura e tradizioni e sono convinto che riscoprire la potenzialità della nostra agricoltura può rappresentare la chiave di volta del nostro futuro”. Nel corso del convegno, oltre all’assessore Giaquinto, sono intervenuti Francesco Gazzillo, Presidente dell’Osservatorio Ambientale, la cardiologa Maria Pia Popolizio, Michele Santoro, Presidente Provinciale Astroambiente ed il magistrato Paolo di Marzio.
Fonte: comunicato stampa
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