Cala il sipario sull’edizione 2017 del
Villaggio per la Terra, la manifestazione organizzata da Earth Day Italia e Movimento dei
Focolari di Roma - in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente - per
celebrare il Pianeta e la sostenibilità.
«Da ogni
parte continuano a giungerci impressioni e riscontri positivi - commenta Antonia Testa, Responsabile del Movimento dei
Focolari di Roma, a poche ore dalla conclusione -. Per questa edizione ci eravamo posti
un obiettivo difficile e importante: dar seguito al monito lanciatoci da Papa
Francesco cercando di trasformare i deserti in foreste. Ci abbiamo provato con
entusiasmo grazie a tutti i partner intervenuti. A evento concluso siamo certi
che un tocco di qualità e un contributo enorme siano giunti dalla Fondazione
Mario Diana. Forse ancor più delle precedenti edizioni, siamo riusciti a
trasmettere ai partecipanti al Villaggio esperienze di buone pratiche e
testimonianze di scelte sostenibili. E’ stato come tornare a casa dopo un
viaggio durato 12 mesi. Ci siamo ritrovati in una grande famiglia per
raccontarci i successi e le difficoltà affrontati durante l’anno e condividere
nuovi obiettivi».
Per cinque giorni consecutivi, dal
21 al 25 aprile, il Villaggio per la Terra è riuscito nel proposito di trasformare
la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese, a Roma, in
un’immensa piazza green animata da musica, laboratori, incontri culturali,
flash mob, spettacoli e mostre itineranti.
Per il primo anno, la Fondazione
Mario Diana ha partecipato all’evento testimoniando il suo impegno orientato
alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile. E’ stata l’occasione per
lanciare “Il Dado della Terra” - una delle attività inserite nel progetto
educativo “SEGUIMI”. Uno strumento rivolto ai più piccoli per insegnargli
attraverso il gioco come potersi comportare senza nuocere all’altro e alla
terra, mettendo in pratica le frasi riportate sulle 6 facce del dado.
«Abbiamo condiviso una progettualità
comune scegliendo di rivolgerci principalmente ai giovani, spinti dalla
convinzione che possano rappresentare un cambiamento significativo - ha sottolineato Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia -. Il Dado della Terra ha avuto un impatto importante e ha diffuso i
valori fondativi della nostra missione. Abbiamo lavorato seguendo un unico
trait d’union e speriamo che questa condivisione di intenti possa proseguire
con nuovi progetti».
«E’ stato incredibile – ha concluso Antonia Testa -: in cinque giorni la Fondazione ha
distribuito oltre 2200 dadi e ha
arricchito il Villaggio dimostrando che solo con azioni concrete si può fare la
differenza. Ai giovani serve l’esempio! E grazie al Dado della Terra e
all’intervento del Presidente Antonio Diana abbiamo fatto un salto di qualità
dimostrando che insieme, lavorando in squadra, possiamo proseguire con coraggio
sulla strada della sostenibilità e dell’integrazione».
Oltre al Dado della Terra, la Fondazione Mario
Diana ha scelto di condividere con gli organizzatori e i partecipanti al
Villaggio storie di
buone pratiche in terra campana. Con Enrico
Fontana – Direttore di ‘La Nuova Ecologia’ - sono intervenuti Massimiliano Noviello
di Cooperativa Ventuno, una
start-up nata per la rivendita di shooper bio della Mater-Bi; Alfredo Martino di
Fresca 24, un’azienda
agricola che coltiva e rivende prodotti ortofrutticoli di stagione entro 24 ore
dal raccolto; e Massimo
Lombardi di 100% Campania, una
rete di imprese per il recupero dei rifiuti in carta e cartone e la
trasformazione in imballaggi e supporti ecologici e sostenibili.
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