Attenzione particolare al materiale genetico della bufala di razza mediterranea italiana
Taglio del nastro per Gespra. Un acronimo che è tutto un programma, quello che si prefigge l’associazione Genetica Specie e Razze Animali. Lo scopo del neonato sodalizio è quello di contribuire alla ricerca, alla selezione, al miglioramento genetico, alla conservazione, alla divulgazione ed alla valorizzazione delle specie e razze animali di interesse zootecnico e veterinario.
Il presidente Emanuele D’Anza affiancato dal consiglio direttivo composto dal vice presidente Andrea Cammarano, dal segretario e tesoriere Pasquale Raimo e dalle consigliere Valeria Ferraioli, Elenora Graziuso e Rita Scisciola, potrà contare sull’apporto del coordinatore tecnico-scientifico, il professore Vincenzo Peretti, docente di Zootecnica Generale e Miglioramento Genetico del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università degli Studi Napoli Federico II.
Fra gli obiettivi principali dell’Associazione, la realizzazione di Centri Genetici e Centri Tori. Attenzione particolare per la specie bufalina ed in primis la bufala di razza mediterranea italiana (BMI).
“Iniziative come Gespra - spiega Vincenzo Peretti - diventano fondamentali in un momento storico come questo. Occorre incoraggiare e sostenere la selezione e la conservazione della biodiversità, mediante modelli zootecnici sostenibili, qualità e innovazione dei prodotti animali e trasferimento tecnologico. Supportare gli allevatori con informazioni precise sulle decisioni da prendere in sede di scelta della genetica da allevare vuole dire aiutare la crescita dell’intero comparto zootecnico”.
Il presidente Emanuele D’Anza sottolinea: “Il nostro compito sarà fornire assistenza, consulenza scientifica e tecnologica ai soggetti operanti in campo animale. Un occhio attento sarà dato alla formazione, con la realizzazione di corsi di orientamento, di aggiornamento anche attraverso eventi e seminari, non solo di carattere scientifico, ed all’informazione e promozione, partecipando anche a fiere e manifestazioni, dove confrontarsi e proporre la sperimentazione di tecnologie genetiche innovative”.
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