Un confronto costruttivo con opinion leader
nazionali e locali su “Etica, Valori, Testimonianza
nell’industria e nel commercio. Il Rotary fa la differenza”.
Governatore Lucanìa: “Una sfida vinta, è nata una StartApp
culturale del Distretto Rotary, un approccio diverso a problemi portanti che
toccano tutti noi”.
Una sala gremita al Grand Hotel Vanvitelli con il Gotha
del Rotary International Distretto 2100, che include i territori della Campania,
Calabria e Lauria, in occasione del 1° Forum distrettuale sull’importanza
dell’etica nel mondo del lavoro. “Etica,
Valori, Testimonianza nell’industria e nel commercio. Il Rotary fa la
differenza”, questo il titolo dell’interessante seminario che è stato
organizzato dal Distretto, guidato dal Governatore Luciano Lucanìa, e dal Rotary Club Caserta “Terra di Lavoro” di cui
è presidente Fabrizio Fusco, che ha
visto la presenza, tra gli altri, di rappresentanze dei numerosi club del
territorio, tra cui Caserta Luigi Vanvitelli, Caserta Reggia, Maddaloni - Valle
di Suessola, Aversa e Sessa Aurunca. In platea, tra gli altri, anche i
responsabili del Rotarcat, professionisti e imprenditori, Mario Nemesio Rossi,
Maestro del Lavoro, e molti giovani delle scuole secondarie superiori, del
Liceo Manzoni e dell’Iitis Giordani di Caserta, del Licei Nifo di Sessa Aurunca,
Cortese di Maddaloni e Cirillo di Aversa.
L’incontro
casertano, che si è svolto sabato mattina 2 dicembre, è stato il primo di tre
seminari – il 2° si svolgerà a Cosenza, il 3° a Pozzuoli - che, nelle
intenzioni dei promotori, tra i quali lo stesso Governatore, Stefania Brancaccio, Delegato del
Governatore per il Percorso Tematico dei Forum, e Laura Giordano, Delegato speciale per i club di recente formazione
ed in formazione, rappresentano tre momenti di incontro con opinion leader nazionali
e locali su macroaree per sviluppare, dopo l’ascolto, dibattiti che siano spunto
per idee, approfondimenti o ulteriori incontri, per una membership più attenta
ai segnali che provengono dal territorio.
I lavori sono stati aperti dal Governatore Lucanìa e
dal Presidente del Rotary Club “Terra di Lavoro” Fusco che si sono soffermati sull’importanza del Forum per il
territorio per la presenza al tavolo dei relatori di personalità d’eccezione, molte
delle quali rotariane. Il summit è stato moderato
da Stefania Brancaccio, Cavaliere
del Lavoro, rotariana doc – primo ingresso nel sodalizio di Caserta – che ha
sottolineato come il Rotary sia integrato con il territorio del quale conosce
tutti i difetti e, attraverso dibattiti e forum come questi, può dare un forte contributo
indicando la strada da seguire, dando voce a coloro che nelle imprese hanno
principi e comportamenti etici.
Tra i relatori Riccardo Ghidella,
Presidente Nazionale U.C.I.D., Rotariano del Distretto piemontese 2031, che parlando
di “ Valori etici ed attività produttive: necessità di una svolta’” si è
soffermato sulla crisi strutturale italiana che sta mietendo tante vittime, con
la chiusura del 25% di piccole e medie imprese ed un calo di accesso al credito;
e sulla reazione dell’Italia che sta investendo per aiutare le imprese di
fronte alla quarta rivoluzione industriale. Una
crisi che, secondo Ghidella, non è soltanto una finanziaria o economica,
ma anche etica e valoriale. Da qui il bisogno per le impresie di riorganizzarsi
per una maggiore responsabilità sociale e l’invito ai giovani in sala a
dedicarsi al volontariato e ad occuparsi del territorio per dare speranza al
Paese.
L’imprenditore Costanzo Iannotti Pecci, Vice
presidente Gruppo Mezzogiorno, Cavaliere del lavoro, Presidente FederTerme, nel
suo intervento su “Mezzogiorno ed attività produttive: solo crisi o segnali di
rinascita?” ha focalizzato l’attenzione sul ruolo sociale che rivestono le
piccole e medie imprese nelle aree in cui sorgono e sugli incoraggianti segnali
di rinascita per il Mezzogiorno che vengono soprattutto dal turismo. “Ora – ha chiosato Pecci - occorre stabilizzare questa crescita, perché
non ci sono state le riforme richieste”. Dura l’accusa dell’imprenditore, ai
regionalismi che avrebbero permesso spese eccessive senza nessuno controllo, e
all’impiego dei Fondi Europei, serviti, a suo dire, per pagare la cassa
integrazione delle grandi industrie del Nord e non per il Sud, come previsto. Per
il Cavaliere del lavoro, i rappresentanti italiani a Francoforte non sono in
grado di favorire il Paese. Si dice scettico anche sulla possibilità per
l’Italia, il prossimo marzo, di avere un
governo autorevole: occorrono riforme
per sconfiggere il populismo e bisogna unirsi e votare rresponsabilmente per
superare le difficoltà.
“Disvalori
etici e l’impoverimento delle attività produttive. C’è un futuro?”, questo
l’argomento dell’economista partenopeo Massimo
Lo Cicero, dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che ha fatto un
interessantissimo excursus storico per spiegare i motivi della crisi del 2008.
Di “Cultura, libertà, economia” ha parlato
il rotariano piemontese Beppe Artuffo,
Governatore del Distretto 2032, della Fondazione Cesare Pavese, sottolineando
l’importanza della cultura che dovrebbe diventare un punto di azione del
Rotary, in quanto motore di sviluppo, fattore moltiplicativo degli investimento
fatti sul turismo e, senza la quale, non sono garantiti risultati. Il Rotary deve essere un’aggregazione sociale
con donazione di tempo, di energia e fantasia.
La seconda
sessione dei lavori è stata invece moderata dall’Assistente del Governatore Adele Vairo, del Rotary Caserta Luigi
Vanvitelli, che ha introdotto le diverse testimonianze di personalità del
territorio sull’etica. Per il Presidente di Confindustria Gianluigi Traettino i valori sono momenti chiave del nostro tempo
che vede crescere la rabbia sociale, nonostante il Paese stia registrando segni
di ripresa. “Il Paese ha perso i riferimenti
– ha detto Traettino - i valori non
sono più condivisi e gli imprenditori hanno modificato le regole dell’impresa e
del mercato e hanno adottato un codice etico e le aziende che non si ribellano
al racket sono espulse da Confindustria”. Tra le tante iniziative messe in
campo Traettino cita quella denominata “Mò Basta!” con il camper della legalità
contro l’usura in aiuto alle imprese. In riferimento all’ultima posizione
occupata dalla provincia di Caserta nella graduatoria nazionale stilata dal Sole
24 Ore, Traettino chiarisce che esistono realtà produttive eccellenti che non
vengono “ben comunicate”, quindi non sono percepite. “Non bisogna dimenticare – ha detto - che questo territorio ha visto la nascita 240 anni fa della colonia
serica di San Leucio; che l’area industriale casertana copre il 54% della Campania
con eccellenze nei settori agroalimentare e aeropaziale, con il Cira di Capua, l’interporto
Marcianise-Maddaloni, il Consorzio di mozzarella di bufala, il Tarì che mette
insieme 400 aziende orafe, l’80% delle aziende seriche che hanno creato un
marchio unico della seta. Ci sono dunque segnali positivi che vanno
incoraggiati e sostenuti”. Anche Tommaso
De Simone, Presidente della Camera di Commercio di Caserta, ha posto
l’accento sulle eccellenze del territorio e sull’aumento dell’export in
Campania. “Indossando la maglia nera – ha spiegato - è difficile fare considerazioni
positive, tuttavia il trend è in crescita:
le imprese crescono a Caserta, nascono società e scompaiono le ditte
individuali. La Camera di Commercio di caserta, la dodicesima in Italia, ha
fatto registrare quest’anno il 3,9% in più rispetto allo scorso anno”. Salvatore de Biasio, presidente dell’Interporto
Marcianise-Maddaloni, in Confindustria nazionale come vicepresidente della
Ricerca, da rotariano ha chiesto a tutti di guardare in positivo per il
prossimo futuro. Nel suo intervento ha reso noto l’importante ruolo svolto
dall’interporto, non solo per la provincia di Caserta, ma anche per l’intero
meridione e per la stessa Italia, con una movimentazione di merci per tutta Europa:
un polo interportuale a pieno titolo che disciplina il sistema merci con
servizi a sostegno della logistica in cui è allocata anche una scuola post
diploma per formare dirigenti italiani nel settore del trasporto
ecosostenibile. Sono state ascoltate anche le testimonianze di Vincenzo Tammaro, presidente dei
Giovani della Confapi e del rotariano Ferdinando
di Carlo dell’Università della Basilicata.
Al termine degli
interventi è seguito un interessante e costruttivo dibattito di confronto tra i
relatori, la famiglia rotariana e gli attori del territorio nel corso del quale
si è chiesto più ottimismo, più fiducia e la possibilità di non perdere
ulteriori opportunità.
È toccato al Governatore del Distretto Luciano Lucanìa concludere il forum che
ha definito di livello eccezionale per gli illustri relatori: guru rotariani e
della società civile. “Il Forum è un
valore aggiunto, come Rotary dobbiamo
creare le condizioni per incidere sul territorio – ha detto – è nata una StartApp culturale del Distretto
Rotary che ha visto un approccio diverso a problemi portanti che toccano tutti
noi. Nel corso del forum i relatori hanno affrontato senza veli un argomento
fino ad oggi tabù per il Rotary: la politica, ma il Rotary – ha concluso il
Governatore - fa politica con lo spirito
del soggetto eccellente che costruisce consenso intorno a idee: se ci riesce,
ha raggiunto l’obiettivo”.
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