Dopo ben tre puntate dedicate alla preistoria – nelle quali, oltre ad ascoltare le più fascinose storie ricavate dalla pura archeologia, il pubblico è stato guidato a modellare vasi, cantare appresso a un flauto e disegnare animali e astri da cui poi trarre un racconto e metterlo in scena – l'undicesimo festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia "Dal Paleolitico a Palasciania. Undici salti in accelerazione geometrica lungo la storia dell'Homo sapiens sapiens" giunge alle meraviglie della storia antica: lapuntata n. 4 si intitolerà “Età del bronzo. Emancipazione della scrittura dalla contabilità (circa 2700 a.C.)” e consisterà in una lezione-spettacolo di Marco Palasciano integrata da una sessione, com'era facile immaginare, di laboratorio di scrittura.
Intanto saranno inventate la metallurgia e la ruota; sorgeranno la prima città, la sumera Uruk, e a mille chilometri di distanza la prima nazione, l'Egitto; nascerà la scrittura, qui cuneiforme lì geroglifica, e si sistemerà la mitologia; infine a Uruk sarà re Gilgamesh, e su lui e il suo amico Enkidu fioriranno leggende il cui epico e onirico racconto sarà il momento clou dell'incontro, che si terrà – come sempre a ingresso gratuito – domenica 28 gennaio alle ore 18.57 presso Palazzo della Gran Guardia(Capua, piazza dei Giudici 6), vedendo ancora una volta l'Accademia Palascianiain collaborazione con la Pro Loco di Capua. Si vedrà poi dove tenere le restanti otto puntate di questo che, ricordiamo, è un evento itinerante (nei limiti del triangolo "capuacentrico" Teano-Limatola-Sant'Antimo), per il quale gli stessi frequentanti possono proporre nuove sedi.
Ricordiamo altresì che è possibile inserirsi in qualsiasi momento del percorso, senza necessità di aver seguìto le puntate precedenti; i cui resoconti si troveranno inpalasciania.blogspot.it, come pure il programma completo di "Dal Paleolitico a Palasciania".
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