-Su
iniziativa della Sezione UDC di Sparanise-
La
centrale della Calenia di Sparanise torna al centro delle attenzioni dei
cittadini nel comprensorio Calvi Risorta, Francolise, Pignataro Maggiore e
Sparanise.Già il convegno organizzato a Sparanise dalla locale sezione dell’UDC,
il 30 sett. 2011, aveva evidenziato non solo che la svolta promessa in campo
economico non c’è stata, ma anche che
restano in tutta la loro gravità i problemi legati al rispetto delle
prescrizioni ministeriali e alla portata delle emissioni nocive. In questo
contesto e senza che i cittadini e l’opinione pubblica fossero informati, il 5
agosto 2011, la centrale della Calenia ha ottenuto il rinnovo
dell’autorizazione al funzionamento (A.I.A.). Era
l’occasione per iniziare a porre su un binario più corretto il rapporto della
Calenia con il territorio, rapporto
fortemente compromesso dal mancato rispetto delle prescrizioni da parte
della Calenia. Il coinvolgimento delle popolazioni del comprensorio, che
finalmente hanno preso coscienza, avrebbe certamente dato forza a giuste
rivendicazioni. E’ stata invece un’occasione perduta e ancora una volta la Calenia ha dimostrato la
sua potenza, modificando nella Conferenza dei servizi conclusiva i contenuti e
le nuove prescrizioni a base dell’autorizzazione. Per ottenere almeno il
rispetto degli impegni di volta in volta sottoscritti, si è costituito un
“Comitato di coordinamento delle azioni volte ad assicurare la salute e lo
sviluppo sostenibile dei cittadini del comprensorio”, che - ai sensi dell’art.
7 ultimo comma del provvedimento stesso - ha rivolto al Presidente della
Repubblica istanza, affinchè l’esecutività del decreto A.I.A. di rinnovo
dell’autorizzazione sia temporaneamente sospesa fino ad una responsabile
valutazione e approfondimentodelle problematiche connesse. Al comitato di
coordinamento, e all’ordine del giorno - proposti dal coordinatore della
sezione UDC di Sparanise Gabriele Addonisio e fortemente sostenuti dall’on.
Angelo Consoli, consigliere regionale -
hanno aderito i sindaci dei comuni di Calvi Risorta Antonio Caparco, di
Francolise Nicola Lanna e di Pignataro Maggiore Raimondo Cuccaro. Ci si augura che l’amministrazione comunale di Sparanise, dopo
le ripetute sollecitazioni, aderisca al comitato. In data 18 gennaio 2012 è
pervenuta la risposta del Presidente che assicura di aver sottosposto
all’attenzione del Ministero dell’ambiente quanto rappresentato nell’ordine del
giorno. Si è in attesa di ulteriori sviluppi che rappresenterebbero una
vittoria per i cittadini e un segno tangibile di cambiamento di strategia.
“L’ iniziativa intrapresa dal segretario della sezione
Udc di Sparanise prof. Gabriele Addonisio – evidenzia l’On. Angelo Consoli – è meritevole di grande considerazione perché al di là di inutili e non
produttive polemiche di schieramento affronta il problema di informanre con
obiettività e completezza la pubblica opinione sull’intera vicenda della
centrale termolettrica di Sparanise. La questione, certamente – prosegue l’On. Angelo Consoli – ha risvolti che vanno chiariti
soprattutto per non far perdere al territorio le seppur minime occasioni di
ristoro e di crecsita che questo insediamento potrebbe offrire. Sicuraemente va
tenuta nel giusto rilievo la necessità
di chiarire fino in fondo quali rischi esistono per la salute pubblica e da
questo punto di vista i dati forniti dall’ARPAC non sono del tutto rassicuranti,
inoltre occorre recuperare sul fronte delle facilitazioni circa l’approvvigionamento
energetico per gli imprenditori che avessero intenzione di investire risorse
nel territorio caleno, considerando, che sul fronte dell’occupazione nessun incremento
si è registrato sul territorio. Concludendo occorre assecondare gli sforzi che
la sezione UDC di Sparanise insieme ai Sindaci del Comitato stanno compiendo
per tenere alta l’attenzione sulla questione della centrale Calenia, da parte mio
interesserò della vicenda la Terza Commissione competente per adottare tutte le
iniziative volte a chiarire tutti gli aspetti della vicenda, a cominciare dalla
salvaguardia della salute delle nostre popolazioni".
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