IL SASSOFONO DI ARAKELYAN
FA SOGNARE SAN FELICE A CANCELLO.
Torna a fare notizia “Muse e Musei - Racconto di arte, storia e fede in
Terra Laboris”, la Rassegna
internazionale di musica classica, corale e polifonica, organizzata dalla
Provincia di Caserta con il contributo della Regione Campania e dell’Unione
Europea, che stasera ha fatto sognare San Felice a Cancello, cuore della ricca Valle
di Suessola, la cui storia risale alla più antica memoria.
Sono stati i virtuosismi sorprendenti del giovane
talento armeno Hayrapet Arakelyan a
risuonare nella composta ed affollata Chiesa di San Felice Martire, creando
un’atmosfera particolarmente toccante, resa ancor più suggestiva dall’odore di
incenso e da una illuminazione particolarmente riuscita : il suo inseparabile
sassofono - accompagnato al
pianoforte dalla madre, Lolita
Poghosyan - ha regalato al pubblico di Terra di Lavoro emozioni e note
indimenticabili.
A dare il via all’evento
è stata la “musa” della serata, l’attrice Licia Maglietta, che, solo dopo la
laurea in Architettura, decide di dedicarsi alla recitazione ed, in particolare,
al teatro. Ma la consacrazione arriva grazie ad uno spettacolo da lei stessa
scritto, diretto ed interpretato, “Delirio amoroso'”, nato dalla collaborazione
con la poetessa milanese Alda Merini. Tra i 12 saggi originali scritti da Diego
De Silva per “Muse e Musei”, a lei è stata affidata la lettura di “Carità”. “Interpretare questo testo è stato coinvolgente”
- ha commentato la Maglietta
- “Solo la compassione può aiutare la carità ad
annullare le distanze. E' necessaria un'azione
concreta e consapevole ogni volta che ci troviamo a fare i conti con la miseria, che è il
prodotto di una colpa dell'umanità”.
Tra i sentiti
applausi raccolti dall’intensa performance della Maglietta, anche quello del
Vescovo di Acerra, Monsignor Giovanni Rinaldi, che ha dichiarato “Sono particolarmente contento che il reading di questa sera ci
inviti a riflettere sulla parola
‘carità’. Il Papa ha invitato la Chiesa a porre maggiore attenzione all'altro. Non è
solo una questione morale, ma anche un dovere civile: non possiamo essere buoni cittadini se
non impariamo a metterci nei panni dei nostri fratelli”.
Poi l’attenzione dei presenti si è
concentrata su Hayrapet Arakelyan, astro nascente della “classica” mondiale : lui che, a
soli 8 anni, ha iniziato a studiare il sassofono e, a soli 21, è considerato uno
dei più promettenti interpreti del sax. “La musica è al di sopra delle parti, mi consente di esprimere la
bellezza dell'arte e di sentirmi libero” - ha detto l’artista - “La musica appartiene al
cuore e vince le differenze, come è accaduto qualche anno fa nel mio Paese
quando la politica scelse di unire musicisti armeni e turchi per farli suonare
insieme da Istanbul: un segnale forte, soprattutto per i più giovani, dall'alto
valore simbolico”.
Ad incrociare la sua spettacolare esibizione -
prima della pasticceria locale, dalla quale il sassofonista armeno si è
lasciato piacevolmente conquistare - c’era la Corale “Cappella Musicale Lauretana del Duomo di
Aversa” diretta da Luigi Del Prete, con un
ricchissimo programma che ha spaziato dal classico al sacro (con due brani
scritti dal direttore stabile della Corale, Don Franco Grammatico), passando
per il contemporaneo fino a comprendere un omaggio al sassofonista spagnolo
Pedro Iturralde.
In chiusura, prima di un bis che ha salutato
insieme sul palco il solista e la Corale su “Tu es Petrus”, la quartina del
poeta Lello Agretti: “Dirigere non solo gli occhi, non un giorno solamente.
L’albero destina al frutto un anno intero tutto obbedienza e pazienza; dunque
il tempo non conta se raccogliamo, poi, leggerezza”.
Next event sabato prossimo, 18 febbraio 2012,
nel Tempio di San Luca Apostolo, a Casapulla, con il concerto per due
pianoforti di Franca Volpicelli e Paolo Vergari.
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