“E’ necessario, e ritengo
sia non più procrastinabile, un intervento da parte dei tecnici dell’Arpac Campania e
dell’Asl di Caserta, che ho prontamente
sollecitato al riguardo”. Dopo aver richiamato l’attenzione delle istituzioni e delle autorità competenti,
principalmente in relazione alla presenza di lastre di eternit, allo stato di abbandono e
di degrado in cui versa l’area dell’ex tabacchificio
di Sparanise, stavolta il vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio
Regionale della Campania, onorevole Angelo Consoli,
fa accendere i riflettori sull’area ex Pozzi (Iplave) in quel di Pignataro Maggiore. E lo fa
all’indomani delle segnalazioni che gli sono pervenute
da parte di associazioni ambientaliste, comitati civici e semplici residenti nei comuni di Sparanise,
Pignataro Maggiore e Calvi Risorta, oltre che
a seguito di una nota a firma del sindaco di Pignataro Maggiore, professor Raimondo Cuccaro. “Mi è
stata segnalata, da più parti - tiene a sottolineare
il vice presidente della Terza Commissione Consiliare - la presenza di grosse quantità di amianto
oltre che di rifiuti di natura tossica all’interno
dell’area ex Pozzi. Pertanto, per iscritto, - aggiunge il consigliere regionale – ho provveduto
ad informare tempestivamente il direttore
dell’Arpac Campania ed i vertici dell’Asl competente territorialmente, chiedendo loro di attivarsi anzitutto
per un sopralluogo da effettuarsi all’interno della zona e, poi, per attivare
le procedure necessarie affinché la
stessa area venga messa in sicurezza e bonificata nel più breve tempo possibile”. L’onorevole Angelo
Consoli, nel ribadire l’urgenza di un intervento in tempi brevi da parte dei tecnici
dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente e dell’Azienda
Sanitaria Locale, non può fare a meno di evidenziare che “nel sito in questione, ovvero l’area ex Pozzi,
si intende costruire una centrale a biomasse
che non poche preoccupazioni sta sollevando tra le popolazioni interessate e sul cui impatto
ambientale - conclude l’onorevole Angelo Consoli – è in atto un dibattito del quale,
ovviamente, non si potrà non tenere conto”.
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