La società italiana Fuda apre in Etiopia il
suo primo stabilimento industriale all’estero e costituisce la joint venture Fuda
Ethiopia Marble
E’ stato avviato in Etiopia il nuovo stabilimento per
la lavorazione e distribuzione del marmo sul mercato etiope della newco Fuda
Ethiopia Marble, società frutto della joint-venture tra l’azienda italiana
Fuda e un partner locale di Addis
Abeba.
Siderno (RC) -
Milano, 26.11.2013. Si
è conclusa positivamente la prima fase del processo di internazionalizzazione
in Etiopia del gruppo italiano Fuda,
operatore primario nel settore della produzione e lavorazione di materiali
lapidei, in particolare marmi di pregio, impiegati nei settori del retail, residenziale,
hotel e luoghi pubblici. Dopo una serie di incontri presso l’Ambasciata Etiope
a Roma e dopo aver individuato l’area più idonea per il nuovo insediamento industriale,
è stata infatti costituita nella capitale Addis Abeba la nuova società Fuda
Ethiopia Marble, frutto della joint venture tra l’azienda
italiana e un operatore locale. L’operazione è stata seguita dallo studio legale e tributario
Spadafora De Rosa con
il founding partner Nicola
Spadafora e gli associates Roberto Parruccini e Laura Dessenes che hanno assistito Fuda dal punto di vista
tecnico e giuridico nella costituzione e nello sviluppo della joint venture. L’intesa è stata ratificata
il 16 novembre scorso anche da Sinkinesh Ejigu, Ministro delle Miniere della Repubblica Democratica
Federale d'Etiopia che
ha espresso soddisfazione per il buon esito dell’operazione.
ll nuovo stabilimento avrà in organico 15
addetti e sotto la supervisione di un manager italiano dello staff di Fuda si occuperà della lavorazione dei blocchi
di marmo estratti nelle cave situate a più di 700 km di distanza dalla capitale e del successivo imballo e spedizione
ai clienti, portando la migliore tecnologia produttiva e tutta l’expertise
maturata dalla società italiana in oltre 50 anni di esperienza sul mercato. Nel
business plan di Fuda
Ethiopia Marble è stata stimata una produzione annua a regime di circa 60.000 metri
quadri, tale da soddisfare la crescente
richiesta sul mercato locale che sta vivendo un boom, soprattutto a livello
edilizio, paragonabile a quello italiano degli anni ’60.
“Il crescente
sviluppo economico del Paese, constatato in occasione delle recenti trasferte -
ha dichiarato Francesco Fuda, CEO di Fuda
- unito alla elevata qualità delle
risorse naturali rinvenute nel territorio, ci hanno indotto ad investire in
Etiopia. Un Paese che, tra l’altro, ha accolto la nostra azienda con grande
interesse ed ammirazione per il nostro know how e la tecnologia che adottiamo.
L’obiettivo é di esportare la nostra unicità nella lavorazione del marmo in una
zona del mondo in continua espansione. Un particolare ringraziamento va a
Spadafora De Rosa, studio all’avanguardia nel segnalarci ed assisterci in
questa nuova importante opportunità di sviluppo”.
“Mai come in questo momento storico -
ha commentato Nicola Spadafora, di
rientro dalla capitale etiope - un
consulente é chiamato a rendersi promotore e testimone di nuove iniziative. Di
quello che funziona, di quanto si può fare e di come si deve fare la
professione. L'obiettivo che Spadafora De Rosa si prefigge, ponendo
l'internazionalizzazione al primo posto, dedicando attenzione ai principali
mercati emergenti e all’Africa in particolare, è di offrire un’attività di
valore per le imprese, affiancate fisicamente nella ricerca commerciale come
nella protezione legale”.
Fonte: comunicato stampa
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