venerdì 29 novembre 2013

Un incontro con il Governo nazionale sulla tabacchicoltura: questo quanto deciso durante il vertice all’Assessorato regionale all’Agricoltura, sollecitato dal vice presidente della Commissione Attività Produttive Angelo Consoli.





“Sono estremamente soddisfatto della sinergia creata con gli assessorati regionali alle Attività produttive, al Lavoro e all’Agricoltura sul problema della tabacchicoltura. Nel corso del vertice, per discutere delle sorti del comparto, è emersa chiaramente la necessità di avviare con urgenza un confronto serio con il governo nazionale attraverso l’azione degli assessorati regionali alle Attività produttive, al Lavoro ed all’Agricoltura e per essi l’intervento del presidente Caldoro, allo scopo di approntare un piano di rilancio della coltivazione del tabacco in Campania per assicurare lavoro alle migliaia di persone interessate al comparto e di offrire alle imprese, attraverso una revisione del rapporto con le multinazionali del tabacco, le occasioni di intervenire di nuovo in una produzione capace di garantire reddito alle imprese”. Così l’onorevole Angelo Consoli, vice presidente della Commissione Attività produttive commenta l’esito dell’incontro, da lui sollecitato, al quale hanno preso parte i rappresentanti degli assessorati alle Attività produttive ed al Lavoro.
“Si è convenuto di intervenire decisamente con il governo nazionale – continua il consigliere regionale - per rivedere il meccanismo del sostegno al reddito per i lavoratori impegnati nelle aziende di trasformazione che vivono una situazione di vera e propria esasperazione non riscuotendo da troppo tempo alcun tipo di compenso.
Occorre, pertanto, trovare una soluzione politica per il rilancio del settore tabacco allo scopo di affrontare con la necessaria efficacia sia l’emergenza occupazionale che quella produttiva collegata al settore della tabacchicoltura che da sola costituisce parte importante del PIL regionale e casertano in particolare dal momento che solo in provincia di Caserta dà lavoro a circa venticinquemila unità.
Come Vice Presidente della commissione attività produttive ritengo che il mio impegno concentratosi nel tempo, per cercare di trovare una soluzione possibile, sarà ancora più forte e puntuale. Stiamo parlando di un settore e di una produzione che richiedono un impegno economico di relativa entità e a basso costo, che possono avere la capacità, per il mercato esistente, di assicurare reddito a migliaia di famiglie.
Per questo motivo mi farò promotore, di concerto con le forze sindacali, di iniziative in seno alla commissione ed al consiglio regionale per realizzare le necessarie sinergie per trovare le giuste soluzioni”.



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